In materia di sicurezza….

Quanto accaduto ieri in Via dei Mulini non può e non deve essere circoscritto in un  episodio a se, rientra in un problematica più profonda e complessa che investe direttamente la natura della società nella quale viviamo. Ritengo opportuno uscire dai soliti metri di giudizio e dalla retorica di circostanza; infatti occorre fermarsi un attimo e pensare a quanto sta accadendo attorno a noi, poiché la confusione è tanta. Molte volte la sinistra è stata ed è accusata di buonismo o di tolleranza verso chi delinque o infrange la legalità, questo è una versione distorta del nostro agire politico e del nostro pensare. La legge e le regole del vivere civile sono uguali per tutti, noi partiamo da questo presupposto, pertanto  chi delinque che esso abbia un colore della pelle diverso dal nostro  o che creda in una religione  che esso ritiene migliore a seconda del suo spirito o sia di una nazionalità diversa poco importa, ma non si può e non si deve  partire dal presupposto che queste persone siano nel torto a prescindere e che sono portati in modo endemico alla violenza e alla prepotenza. Non occorrono pertanto leggi speciali o super sceriffi di quartiere, tanto meno fenomeni di autogiustizia sommaria , ma serve in maniera forte e decisa l’applicazione delle leggi esistenti poiché non è con la repressione che si estirpa la violenza dalla nostra società ma con la cultura , con la solidarietà e l’educazione; l’idea stessa che abbiamo lanciato come comunisti di feste di quartiere in ogni zona della città rientra in questa ottica, cioè di far vivere i quartieri sotto il profilo socio-culturale e far  riscoprire ai Livornesi e non, gli angoli e le bellezze della nostra città lasciati decadere, basta pensare alla fortezza nuova o alle terme del Corallo , da una idea di sviluppo della nostra città che consideriamo profondamento sbagliato e dannoso perchè i Borghi e il centro cittadino soffrono una desertificazioni strisciante a scapito  di altre zone di Livorno. Sono queste le priorità per far vivere in modo pacifico e positivo le soggettività che abitano a livorno e farla progredire come città, sotto il profilo sociale e culturale.

Lorenzo Cosimi – Segretario federazione PRC Livorno

Sulla discarica del Limoncino

E’ del tutto singolare che siano dovuti passare tre giorni, prima che le amministrazioni che governano il nostro territorio si siano degnate di intervenire in merito alla questione della “discarica del Limoncino”. Ancora una volta ci troviamo di fronte al fatto compiuto, infatti i cittadini e le forze politiche presenti nelle assemblee cittadine e la circoscrizione competente sono state totalmente tenute all’oscuro di tutto, Non è possibile continuare così , anche perché non è solo un problema di cattiva comunicazione  ma anche di programmazione, poiché vorremmo conoscere in modo approfondito la pericolosità  dei detriti che verranno messi nella discarica, anche perché è emerso che vi saranno depositati  rifiuti tossici dopo essere stati bonificati e vorremmo anche conoscere la loro provenienza. Questo territorio possiede un livello di inquinamento non secondario e con le ultime scelte fatte rischiamo che questo aumenti in maniera significativa, perché questa non avvenga occorre che si apra un dibattito franco e aperto tra tutti coloro che credono che ci possa essere un’altra idea per quanto riguarda l’approvvigionamento energetico e per lo smaltimento dei rifiuti in particolare  la politica dei rifiuti zero. Partendo però da un dato di fatto ineluttabile, che queste  siano scelte partecipate e condivise con tutti i soggetti della società civile  e per primi i  cittadini, i quali non possono essere coinvolti solamente ogni 5 anni per la tornata elettorale ma anche e soprattutto per lo sviluppo della città e del territorio.

Lorenzo Cosimi (Segretario federazione Livorno PRC )

Michele Mazzola (Segretario federazione Livorno PDCI)

Commemorazione dell’on. Edda Fagni

Domani sabato 28 agosto alle ore 16,00 presso il Cimitero Comunale dei Lupi – zona Cremazione, la Federazione della Sinistra di Livorno, ha organizzato una cerimonia di ricordo della compagna Edda Fagni.
A quattordici anni dalla scomparsa di una delle figure politiche più significative e apprezzate del dopoguerra livornese, diamo appuntamento a quanti l’hanno amata in vita – e continuano a non dimenticarla – per esprimere tutti insieme questo piccolo, ma importante, atto di testimonianza dell’affetto e della riconoscenza di tante compagne e compagni e della città nei confronti di Edda.
Ogni anno questa giornata rappresenta l’occasione per ricordare, a tutti noi, l’importanza di continuare un impegno convinto nel solco di quei valori e di quelle idee di democrazia, giustizia sociale e liberazione a cui Edda ha speso la sua esistenza di militante e amministratrice comunista.
Pensiamo che sia il modo più bello di rendergli omaggio.
 
p. la Federazione della Sinistra
Alessandro Trotta

STRAGE DI BOLOGNA – FERRERO: “GOVERNO ASSENTE, PRC A FIANCO CITTA’ E FAMIGLIARI”

Roma, 1 ago. 2010 – “Rifondazione comunista domani sarà a Bologna, in piazza a fianco della cittadinanza e dei partenti delle vittime della strage, dove invece sarà scandalosamente assente il governo”. Lo dichiara il segretario nazionale del Prc, Paolo Ferrero, annunciando la propria partecipazione domani alle manifestazioni pubbliche in occasione della ricorrenza della strage del 2 agosto 1980. “E’ una vergogna per l’Italia – afferma Ferrero – che a 30 anni dalla strage di Bologna ancora non si sia fatta piena luce su tutti i livelli di responsabilità e gli effettivi mandanti di quel crimine efferato”.

Federazione della Sinistra: “Garantire gli agenti dall’immobilismo del Governo e dalla destra parolaia”

E’ vero quanto afferma il consigliere Amadio sulle condizioni degli agenti di polizia penitenziaria, sotto organico e sotto stress, con seri rischi per la stessa sicurezza di chi lavora e dei detenuti.
Una delegazione della Federazione della Sinistra ha visitato il 16 marzo u.s. le “Sughere”, incontrando anche i rappresentanti sindacali degli agenti che ci hanno fatto un quadro drammatico della situazione: a fronte degli attuali 211 agenti disponibili, le carenze d’organico arrivano a 94 unità, tra l’altro facendo i conti con una perenne condizione di sovraffollamento della  Casa Circondariale.
Il rappresentante del PDL tuona che ci vorrebbe un garante per gli agenti piuttosto che per i detenuti e non sembra cogliere la contraddizione.
Perché il Garante da chi dovrebbe garantirli se non dal Ministero competente del “suo” Governo che fa orecchie da mercante rispetto a quanto sta accadendo?
Invece, di fare polemiche inutili , sarebbe più proficuo che Amadio ed il resto della “banda” dei parolai inconcludenti dei due gruppi PDL, facessero pressione a Roma per sbloccare questa situazione.
 
Federazione della Sinistra – Livorno
 
Livorno, 29 luglio 2010