In materia di sicurezza….

Quanto accaduto ieri in Via dei Mulini non può e non deve essere circoscritto in un  episodio a se, rientra in un problematica più profonda e complessa che investe direttamente la natura della società nella quale viviamo. Ritengo opportuno uscire dai soliti metri di giudizio e dalla retorica di circostanza; infatti occorre fermarsi un attimo e pensare a quanto sta accadendo attorno a noi, poiché la confusione è tanta. Molte volte la sinistra è stata ed è accusata di buonismo o di tolleranza verso chi delinque o infrange la legalità, questo è una versione distorta del nostro agire politico e del nostro pensare. La legge e le regole del vivere civile sono uguali per tutti, noi partiamo da questo presupposto, pertanto  chi delinque che esso abbia un colore della pelle diverso dal nostro  o che creda in una religione  che esso ritiene migliore a seconda del suo spirito o sia di una nazionalità diversa poco importa, ma non si può e non si deve  partire dal presupposto che queste persone siano nel torto a prescindere e che sono portati in modo endemico alla violenza e alla prepotenza. Non occorrono pertanto leggi speciali o super sceriffi di quartiere, tanto meno fenomeni di autogiustizia sommaria , ma serve in maniera forte e decisa l’applicazione delle leggi esistenti poiché non è con la repressione che si estirpa la violenza dalla nostra società ma con la cultura , con la solidarietà e l’educazione; l’idea stessa che abbiamo lanciato come comunisti di feste di quartiere in ogni zona della città rientra in questa ottica, cioè di far vivere i quartieri sotto il profilo socio-culturale e far  riscoprire ai Livornesi e non, gli angoli e le bellezze della nostra città lasciati decadere, basta pensare alla fortezza nuova o alle terme del Corallo , da una idea di sviluppo della nostra città che consideriamo profondamento sbagliato e dannoso perchè i Borghi e il centro cittadino soffrono una desertificazioni strisciante a scapito  di altre zone di Livorno. Sono queste le priorità per far vivere in modo pacifico e positivo le soggettività che abitano a livorno e farla progredire come città, sotto il profilo sociale e culturale.

Lorenzo Cosimi – Segretario federazione PRC Livorno