PRC-PDCI: ‘Sulla situazione economica e sociale livornese. Serve un cambio di passo e direzione di marcia’

Si è aperto il dibattito su quanto realizzato o no nei primi 100 giorni di governo del secondo mandato amministrativo del Sindaco Alessandro Cosimi.
Ci sembra che il dato più evidente sia:
la promessa della consegna degli alloggi popolari di Shangay e della Scopaia è stata tradita, insieme alla fiducia di chi attende un alloggio pubblico.
il ritardo sugli strumenti urbanistici, non serve certo all’apertura di un dibattito vero e ad una partecipazione degli abitanti nelle scelte, ma piuttosto serve a scippare la città di ogni decisione, mettendo subito sotto chiave la scelta controversa del Nuovo Ospedale a Montenero, ben prima di affidare l’incarico della revisione delle norme di governo del territorio.
Ma il fatto che emerge con più drammaticità è che questa Amministrazione, come la stessa minoranza di destra, non ha capito o fa finta di non capire quelle che sono e saranno le conseguenze durissime economiche e sociali della crisi sul nostro territorio.
Altrimenti non si continuerebbe a riaffermare una proposta di governo che è sostanzialmente inadeguata a delineare quel cambio di passo e di direzione di marcia necessario a farci affrontare meglio la crisi.
Le nostre proposte sono semplici.
Intanto è indispensabile una Conferenza economica che possa vedere coinvolte tutte le forze politiche, socia-li, economiche ed istituzionali del territorio dell’Area Vasta, per definire nel medio periodo di quale sistema economico e produttivo c’è bisogno per produrre lavoro di qualità e stabile e per costruire un futuro certo.
La Conferenza può individuare subito gli assi strategici per far ripartire l’economia, facendo scelte coraggiose.
Perché non rimettere ad esempio al centro il rilancio delle riparazioni navali e la valorizzazione del patrimonio dei bacini, insieme alle costruzioni e riparazioni di megayacht, rileggendo a fronte di questa priorità la stessa proposta della “Porta a Mare”? Se non scommettiamo sulle vocazioni industriali naturali di questo territorio su cosa intendiamo scommettere con almeno pari possibilità di fortuna?
Perché su portualità e piattaforma logistica costiera, le istituzioni pubbliche non sanno avere una visione di sistema e programmatoria, in grado di superare le miope e contrapposte logiche di bottega, e che qualifichi il territorio in termini di offerta di servizi e di qualità del lavoro?
Perché dopo aver scongiurato l’ipotesi Klesch, non si va all’offensiva di ENI cercando, d’intesa con altre amministrazioni locali e regionali, di modificare l’orientamento liquidatorio sullo stabilimento livornese dentro la richiesta generale di rilancio dell’impegno industriale nazionale di quell’azienda pubblica?
Perché non agire per mettere Fiat con le spalle al muro rispetto agli impegni verso il nostro territorio, sia sulla cessione dell’area Delphi-TRW, sia sulle bonifiche?
Perché non sperimentare forme di convenzione con le aziende che si vogliono insediare nel territorio privilegiando quelle che sono in grado di garantire diritti fondamentali (lavoro stabile, agibilità sindacale ecc.) ed escludendo chi intende praticare la logica del ribasso di costo e dell’aumento dello sfruttamento?
Questo sono alcune delle idee da cui partire, non dimenticando che anche le istituzioni locali devono sentirsi più coinvolte, di quanto successo finora, nel sostegno al reddito dei licenziati, cassaintegrati e lavoratori in mobilità, prevedendo l’accesso gratuito a certi servizi.
L’altro asse d’intervento indispensabile è quello sull’emergenza casa, su cui il ritardo è veramente grave.
Anche qui servono risposte immediate: dalla riconversione di patrimonio demaniale disponibile (caserme dismesse, ecc.) all’uso abitativo, all’acquisto di immobili, rimasti invenduti per la recessione, direttamente dai costruttori, a costi vantaggiosi per l’Amministrazione Pubblica.
Sono alcune idee semplici che potrebbero rappresentare quell’accelerazione e quel cambio di direzione di marcia necessaria a dare risposte reali alle domande fondamentali della società livornese e di cui avvertiamo l’assenza clamorosa nei primi atti della Amministrazione Comunale.
 
Livorno, 9 novembre 2009
 
Alessandro Trotta, segr PRC fed di Livorno
Michele Mazzola, segr PDCI fed di Livorno, capogruppo PDCI Provincia di Livorno
Tiziana Bartimmo, segreteria PRC fed di Livorno, capogruppo PRC-PDCI Comune di Livorno
Lorenzo Cosimi, segreteria PRC fed di Livorno, consigliere PRC-PDCI Comune di Livorno