Vivevano meglio nella DDR

A giugno 2009 uscì questo sondaggio:
Berlino, 26 giugno 2009 – A 20 anni dalla caduta del Muro di Berlino la maggioranza dei tedeschi dell’est continua ad essere in preda alla ‘Ostalgià e rimpiange le condizioni di vita nella DDR. La clamorosa rivelazione emerge da un sondaggio Emnid commissionato dal governo tedesco, di cui il quotidiano ‘Berliner Zeitung’ rivela oggi i risultati.
Il 49 per cento degli intervistati è convinto che «la Ddr aveva più lati positivi che negativi. C’era qualche problema, ma si viveva bene». Un altro 8 per cento va ancora oltre ed afferma che «la Ddr aveva soprattutto aspetti positivi. Si viveva più felici e meglio di quanto si fa oggi nella Germania riunificata».

Il risultato del sondaggio allarma il ministro federale dei Trasporti, Wolfgang Tiefensee (Spd), con delega per la ricostruzione dei 5 laender tedesco-orientali, il quale annuncia iniziative di informazione soprattutto nelle scuole.
Il ministro dichiara al giornale che «non possiamo ridurre gli sforzi nel fare i conti con la storia della Ddr» e chiede che le scuole dedichino maggiore spazio allo studio della vita quotidiana nella Germania Est e agli eventi che il 9 novembre 1989 condussero al crollo del Muro di Berlino.
Tiefensee ha nel frattempo già inviato una circolare a tutti i ministri dell’Istruzione dei 16 laender tedeschi per adattare alle nuove necessità l’insegnamento della storia nelle scuole. Il ‘Berliner Zeitung’ sottolinea che il risultato del sondaggio è tanto più sorprendente in quanto dai precedenti sondaggi era emerso che, pur non amando troppo la Germania riunificata, i tedeschi dell’est non auspicavano tuttavia in maniera così massiccia una rinascita della Ddr, sognata solo da un «Ossi» su nove.
Dal sondaggio Emnid emerge anche che poco più di un terzo dei tedeschi dell’est (37%) ritiene che i cittadini siano in grado di esercitare un’influenza sul mondo politico. Di tutt’altro avviso sono invece i «Wessis», i tedeschi dell’ovest, il 78 per cento dei quali loda lo stato di diritto, con una percentuale di poco superiore al 50 per cento che crede nel potere di influenza dei cittadini sui politici. Il 52 per cento dei Wessis considera poi che la Ddr aveva più lati negativi che positivi.
fonte: quotidiano.net

E’ di qualche giorno fa la pubblicazione di questo studio sulla mortalità nei paesi dell’Est dopo il passaggio all’economia di mercato e capitalista.
La cosa interessante è l’approccio del ministro dell’SPD che, allarmato, ritiene lui di dover fare una corretta informazione nelle scuole per convincere (probabilmente) i figli che i padri conducevano una vita di merda (a proposito di egemonia culturale).
La domanda che ci sovviene è: ma riuscirà un barbone di Mosca a notare la differenza con il precedente regime ed a sorridere come un barbone di New York?