ENI continua il Blocco

Eni e il fondo a un passo dalla firma

Gary Klesch guida la trattativa a Stagno, la vendita è quasi fatta ?????

 

Seconda giornata di blocco alla raffineria ENI di Stagno.
L’iniziativa forte e determinata dei lavoratori sta mettendo in seria difficoltà l’operatività della raffineria che si sta avviando allo spengimento.
Si era sparsa la voce oggi del tentativo di forzare il blocco con alcuni camion scortati dalla polizia, la cosa poi è sfumata ed al presidio si parla di un contatto del ministro Scajola con il Prefetto per aver elementi sulla situazione.
I blocchi stanno ricevendo la solidarietà di tutta la città, ora occorre far crescere l’incisività delle lotte, allargando l’iniziativa per ottenere il blocco di ogni vendita da parte di ENI, depennando qualsiasi ipotesi di subentro del fondo d’investimento Klesh.
I 1000 lavoratori della raffineria tra diretti e indotto hanno bisogno di un serio piano industriale che garantisca il futuro produttivo degli impianti e, insieme, quello occupazionale di chi ci lavora.
Bisogna che la città, le forze politiche e sociali, le istituzioni, mettano da parte eventuali tentennamenti, e facciano cemento intorno alla lotta degli operai ENI, non è solo in gioco la vita di tanti uomini e donne e delle loro famiglie, ma le stesse prospettive economiche dell’intera area livornese e non solo.
Dobbiamo costringere il governo ad aprire un tavolo sulla situazione di crisi del nostro territorio, dobbiamo costruire relazioni con altre realtà che vivono la stessa nostra condizione di difficoltà, dobbiamo mettere insieme le idee per definire un progetto per l’uscita complessiva della città dalla crisi.
 
Sentiamo anche l’esigenza di dare voce alle tante lavoratrici e lavoratori di tante piccole aziende in crisi, ai precari ed ai disoccupati che oggi non hanno la forza di imporre l’attenzione generale sul loro dramma di un lavoro perso, di una cassa-integrazione senza prospettive, di un’aspettativa di futuro che si allontana.
 
Uniamo le vertenze di tutti i lavoratori, costruiamo una mobilitazione generale del territorio a sostegno del lavoro e del futuro per tutte e per tutti.