Serve una cultura della sicurezza sul lavoro

di Marco Bazzoni – rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza
su Liberazione del 18/05/2008

Caro direttore, ieri è morto, schiacciato da un carrello sollevatore, un operaio in una centrale Enel a Piombino. Si parla tanto di emergenza della sicurezza pubblica, quando nessuno o pochi dicono, che la più grossa emergenza è la mancanza di sicurezza nei luoghi di lavoro: è un stillicidio, una guerra, una strage quotidiana. Però questa emergenza non si risolve con un decreto legge, ci vogliono i controlli dei tecnici della prevenzione Asl, che però hanno un personale ispettivo ridottissimo e non ce la fanno a controllare tutte le aziende.

Quando io, altri lavoratori, tecnici della prevenzione, abbiamo chiesto lo sblocco di tali assunzioni, non abbiamo ricevuto la benché minima risposta da parte del governo Prodi, e non credo la riceveremo neanche da parte del nuovo governo Berlusconi. Ovviamente da soli i controlli non bastano e l’abbiamo detto più di una volta: ci vuole più cultura della sicurezza sul lavoro sia nei datori di lavoro, che nei lavoratori e per creare questa cultura bisogna iniziare ad insegnare la sicurezza sul lavoro fin dalle scuole elementari, come si fa in Francia, ci vuole più formazione e informazione per i lavoratori, ci vuole la certezza della pena per i datori di lavoro che sono responsabili di infortuni gravi o mortali. Molti parlano del calo degli infortuni mortali nell’anno 2007 (1.260), rispetto al 2006 (1,341), ma è possibile che non ci sia qualcuno che dice che sono dati provvisori, che l’Inail ha aggiornato i dati degli infortuni mortali per l’anno 2006 ben due volte, all’inizio aveva detto 1.250, poi 1.302, e infine 1.341. Si possono intavolare discussioni, dibattiti, interviste su dei dati provvisori? Sarebbe il caso di aspettare i dati definitivi. Concludo con una notizia positiva (almeno per una volta), che è stata riportata da pochissimi mezzi d’informazione: la Regione Toscana assumerà a tempo indeterminato 41 tecnici della prevenzione Asl. E’ una notizia straordinaria, se solo anche le altre Regioni facessero così… A forza di scrivere, però, qualcuno ascolta.