Quello di cui vogliamo parlare l’8 giugno.

di Lorenzo Cosimi *

In una Italia turbata dal dramma dell’Emilia e dalla tragedia in gran parte operaia, che lì si è consumata, il Senato ha cancellato l’art.18; adesso toccherà alla Camera.
Dobbiamo augurarci che qualcuno dei Senatori che ha votato a favore, lo abbia fatto con qualche sentimento di vergogna; se non ci sono le condizioni per pensare ad un “ ravvedimento operoso” di tutti coloro che hanno deciso che si potrà licenziare senza giusta causa, sarà dura davvero…
Da un terremoto un paese sano può rialzarsi, dal cinismo e dall’ incompetenza di una classe dirigente lo si potrà fare solo con grandi difficoltà. Assicuratosi il risultato di una legge che rende precario il futuro di un lavoratore quaranta- cinquantenne che ovviamente costa di più di un apprendista (il licenziamento per motivi economici è questo!) e non garantisce nulla ai giovani di più del poco che hanno oggi, il Presidente Monti e la Fornero hanno avuto il coraggio di dire che da oggi siamo più europei; lo stesso “coraggio” che ha fatto dire alla stessa Fornero di fronte al dramma degli esodati, che “abbiamo creato un problema, ma non possiamo farci nulla”.
Sono messaggi laceranti questi che si mandano al paese; nei momenti di crisi un paese ha bisogno di punti di riferimento, di avere fiducia in chi  lo guida, sapere che è guidato da criteri di giustizia ancora di più quando  è chiamato a sacrifici.
La crisi economica è diventata crisi morale.
Il collegamento lo facciamo spinti dalla cronaca. Non siamo così assuefatti al peggio, per non provare sdegno e preoccupazione di fronte all’immagine che ci offre il governo cittadino. E’ uno spettacolo inaudito quello che  ci viene offerto; siamo di fronte ad una maggioranza che non c’è più e da vita a teatrini inaccettabili: “sono in maggioranza! …no! tu sei fuori!… il  sindaco non ha più la nostra fiducia ….bisogna aprire un nuovo percorso..però votiamo il Bilancio…”.
Basta!!! Basta!!”
Se il Pd non è in condizione di garantire la governabilità si torni al voto.
Vogliamo rimettere al centro i problemi.
Chiederemo che le Assemblee elettive siano investite di una discussione sui rischi sismici sul nostro territorio. Non possiamo pensare di essere fuori da questi rischi, bisogna prevenire nei limiti del possibile. I cittadini chiedono sicurezza da parte di chi li rappresenta.
Abbiamo convocato questa conferenza stampa perché vogliamo presentare una iniziativa programmata per la prossima settimana (l’8 giugno) “Livorno è una comunità fondata sul lavoro”.
Parteciperanno l’assessore al Lavoro della Regione Toscana, Gianfranco Simoncini, i Sindaci di Livorno, di Collesalvetti, il Presidente della Provincia, il Segretario della Camera del Lavoro, il Coordinatore della lega Coop, il Presidente della CPL, il Presidente della Commissione Lavoro del Consiglio Regionale.
Noi sappiamo che Livorno da sola non ce la farà ad uscire dalla crisi; che la situazione del lavoro e dei giovani è drammatica. Ma se non si parte da noi non si va da nessuna parte e bisogna partire in un rapporto con la Regione Toscana come minimo, per questo abbiamo insistito per la presenza di Simoncini.
Abbiamo bisogno di governo, di programmazione; non è tempo di scemenze ideologiche: la dura realtà dei fatti ci dimostra che il mercato da solo non risolve nulla, il mercato ha bisogno di indirizzi. Si parla di marketing territoriale, di capacità di attrazione di capitali; il primo marketing di un territorio è l’idea che un territorio ha di sé, è questo gli è dato dalla sua progettualità.
Abbiamo cattedrali nel deserto: Azimut, i Bacini, il Crocierismo che invece di costituire fattori di crescita diventano fattori di destabilizzazione economica e sociale, le vicende di queste settimane sono significative.
La vicenda della Concordia invece di farla diventare occasione di attenzione su Livorno per risolvere problemi strutturali (i fondali) è stata occasione di battibecchi sconvenienti.
Il porto diventa luogo di scontro sociale; c’è un problema di regole nel porto.
Piano regolatore generale del porto e Piano strutturale della città devono andare di pari passo. Emergono dicotomie tra Comune-Autorità Portuale- Comune di Collesalvetti-Regione che dimostrano i limiti di governo presenti.
Di questo e di altro vogliamo parlare l’ 8 giugno prossimo.

* Segretario PRC Livorno
Membro Coordinamento Federazione della Sinistra Livorno