Cassa integrazione alla Solvay – Intervento della Sezione di Rosignano

COMUNICATO STAMPA

di Silvia Gesess – Segretaria PRC Rosignano

Il Partito della Rifondazione Comunista, Sezione di Rosignano, esprime grande sconcerto e preoccupazione per il contenuto del comunicato inviato dalla Società Solvay alla stampa.
L’annuncio è quanto mai allarmante; più della metà degli occupati nell’unità di produzione “Miniera di Ponteginori, per un totale di 25 lavoratori, saranno collocati in cassa integrazione; l’azienda minaccia inoltre drastici tagli, sempre mediante il ricorso alla cassa integrazione, anche nell’intero insediamento industriale di Rosignano.
I provvedimenti elaborati dalla Solvay sono stati causati, a quanto si apprende dal dispaccio, dalla situazione di stallo – per il mancato rinnovo delle concessioni minerarie – in cui versa l’estrazione del salgemma e, in seconda analisi dovuti al blocco dei prelievi nell’approvvigionamento idrico, utile all’estrazione del salgemma, presso il Comune di Montescudaio.
Siamo intervenuti sulla stampa proprio oggi ( giovedì 2 febbraio ), come sezioni dell’Alta e Bassa Val di Cecina, rispetto a questi temi, centrali non solo per la Società Solvay ma anche e soprattutto per i territori e i lavoratori coinvolti.
Provvedimenti simili, qualora venissero confermati, andrebbero ad aggravare ulteriormente la già precaria situazione occupazione in cui versa il nostro territorio, per cui, riteniamo di centrale importanza innanzitutto la salvaguardia dei posti di lavoro.
Compito della Politica è elaborare proposte che vadano, allo stesso tempo, verso la tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini e verso la tutela, e in prospettiva l’incremento, dell’occupazione.
In questo senso crediamo essenziale che sia le Amministrazioni comunali locali, che provinciali e, in ultima istanza, regionale, si dotino di un vero e serio Piano Industriale, ad oggi mancante. Ciò permetterebbe di evitare il verificarsi di situazioni simili a quella odierna e a maggior ragione darebbe l’opportunità di una pianificazione sul medio e lungo periodo, rispetto sia all’occupazione e all’impatto ambientale che al mantenimento di livelli di produzione adeguati.
Rivolgiamo per questo un invito alle Istituzioni affinché possano contrattare soluzioni condivise che vadano a tenere di conto degli elementi necessari al proseguimento della produzione negli impianti della Società Solvay senza per questo dover svendere l’ambiente e la salute dei cittadini.
Da parte nostra impegneremo il Partito nelle Istituzioni che ci vedono presenti, con il primario supporto del nostro gruppo consiliare presso la Regione Toscana. Annunciamo che avvieremo fin da subito delle consultazioni con i rappresentanti dei lavoratori e delle lavoratrici sia dello stabilimento che dell’indotto, poiché non ci potrà essere una vera, seria e duratura soluzione senza il coinvolgimento attivo di chi la fabbrica la vive quotidianamente.