Consiglio Comunale di Rosignano, una sola parola: DIMISSIONI!

Quanto accaduto è chiaro.
Alcuni personaggi, sfruttando vigliaccamente il voto segreto, appartenenti alla maggioranza in Consiglio Comunale targato Partito Democratico, hanno scelto (con forza determinante per l’elezione) come vice Presidente del Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo un personaggio dell’estrema destra locale.
Il fatto politico è grave.
I responsabili si dovrebbero semplicemente dimettere dal Consiglio Comunale.
Questo è il minimo.
Il PD faccia analisi interna.
Dove sono coloro che si dichiarano di Sinistra!
Tirate fuori la voce e discutete nel vostro partito.
Se viene permessa una cosa del genere, cosa significa allora essere un partito antifascista?
Antifascisti lo si è sempre, altrimenti non lo si è.
Mantenere una certa ambiguità, rimanere nel grigio, è la peggiore posizione possibile.

Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea
Circolo di Rosignano Marittimo

Sul progetto del nuovo ospedale

Immagine by Lucarelli / CC BY-SA

Livorno ha bisogno di un ospedale che risponda a queste esigenze :
– un maggior numero di posti letto (e conseguentemente personale medico ed infermieristico),
– una collocazione centrale rispetto alla città, dalla quale sono stati dismessi quasi tutti i distretti sanitari,
– mantenimento della specificità di ogni reparto ed incremento delle funzionalità,
Inoltre riteniamo importante anche che l’attuale pista di pattinaggio, skate e bici del Parco Pertini, destinata a scomparire secondo il nuovo progetto, trovi un nuovo collocamento sempre nell’ambito del centro cittadino; e che i reparti già ampiamente ristrutturati dell’attuale nosocomio vengano comunque adibiti a finalità di salute pubblica, come casa della salute o utilizzati per il trasferimento delle RSA cittadine o per la nascita di una nuova RSA.
 La posizione di Rifondazione Comunista di fronte al progetto di costruzione del nuovo ospedale, sarà quindi propositiva e di controllo.
Del resto anche a seguito della pandemia risulta evidente a tutti che il comparto sanitario nella nostra città vada migliorato, e perdere un finanziamento così importante (225 milioni di euro) destinato a migliorare un rilevante settore pubblico, non è pensabile.

Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea
Segreteria della Federazione Livornese

Petizione europea: nessun profitto sulle pandemie!

Right2Cure

In tutta Europa, insieme al Gruppo Parlamentare della Sinistra Europea, GUE-NGL abbiamo lanciato una petizione online #Right2Cure: nessun profitto sulle pandemie. Vaccino e trattamento per tutti. Chiediamo che l’Unione Europea garantisca che i vaccini e i trattamenti anti-pandemia diventino un bene pubblico globale, liberamente accessibile a tutte/i. Di fronte ad una pandemia, tutte/i hanno diritto alla cura e – ricordando la battaglia di Nelson Mandela per l’accesso ai farmaci antiHIV – bisogna contrapporre a Trump un’opzione solidale. Va garantito a tutte/i il libero accesso ai vaccini e ai trattamenti salvavita, contro i profitti scandalosi della grande industria farmaceutica.

Si può sottoscrivere la petizione europea su https://www.right2cure.eu/it

Sistema sanitario eccellente cercasi

Un Ssn supportato da meno del 6,5% del Pil non può essere efficiente: ma questo è il dato reale dell’Italia.
Se prima del periodo della pandemia ai cittadini toscani occcorrevano dalle 5 alle 8 ore per una visita al pronto soccorso, o 4/5 mesi per una prenotazione, adesso che il nostro sistema sanitario eccellente (come qualificato da Conte) dovrebbe essere stato migliorato, la situazione è la stessa.
Con l’ordinanza n 19 del 25/3/2020, in Toscana, si dava l’avvio ad assunzioni a tempo indetermimato e determinato in ambito sanitario, di personale medico ed infermieristico. Sono avvenute queste assunzioni? . Inoltre, denunciano i sidacati,” a febbraio il Governo aveva promesso un aumento di stipendio, diventato un bonus di circa 100 euro ad aprile, per poi scomparire del tutto nel passaggio dalla bozza al Decreto Rilancio.
Rifondazione Comunista denuncia.come ormai da.sempre ha fatto, i tagli alla. Sanità Pubblica che hanno permesso di “alleggerire” il debito pubblico da 10 anni.ad oggi. Vorremmo sapere in che misura questi tagli abbiano inciso sul numero dei decessi e sulla mancanza di cure adeguate alla popolazione colpita dal covid 19 anche in Toscana. L’accorpamento delle Asl in mega-strutture interprovinciali, l’abbandono di una serie di servizi e presidi territoriali, il sovraccarico di lavoro e di pressioni “commerciali” nei confronti dei medici di famiglia (fra i quali molti deceduti nell’adempimento del loro dovere), sono parte delle cause del propagarsi, contenuto FORSE appena in tempo, della pandemia in questa regione e a Livorno. A questo si aggiunge il finanziamento diretto e indiretto alla sanità privata nel suo complesso: ultimo caso i test seriologici lautamente retribuiti dalla regione. Ma potremmo citare anche i molti contratti di lavoro che prevedono forme di assicurazione sanitaria integrativa che DI FATTO sono un finanziamento indiretto a agli istituti e alle cliniche private con i soldi dei lavoratori. LA SALUTE NON È UNA MERCE.

La Segreteria della Federazione Livornese del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea

Appello su situazione drammatica nelle RSA: salviamo i nostri anziani!

come divulgato dai mezzi di informazione, la situazione delle Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA) di fronte all’emergenza sanitaria in atto è drammatica.
In Toscana Rifondazione Comunista si fa promotrice di un appello col quale chiediamo che sia fatto il test e tampone a tutti gli ospiti ed al personale delle RSA e nelle strutture per disabili, chiediamo sia colmata la situazione di disomogeneità territoriale, chiediamo un rafforzamento straordinario del personale dedicato domiciliare (sanitario, socio-sanitario e socio assistenziale) e territoriale per la presa in carico degli anziani soli, e chiediamo la presa in carico dei senza fissa dimora. 
Chi intende sottoscrivere l’appello può farlo comunicando nome, cognome e qualifica tramite una mail a prc.livorno@gmail.com

Di seguito trovate il testo dell’appello.

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COVID-19 #NONSIAMOTUTTIUGUALI!

APPELLO 

“SALVIAMO I NOSTRI ANZIANI, SENZA DI LORO SEREMO TUTTI PIU’ POVERI”

Qualcuno l’ha definita la scomparsa di un’intera generazione. Perché il COVID-19 si è portato via a oggi migliaia di persone, di cui circa il 75% nelle fasce di popolazione ultrasettantenne. Persone. Padri, madri. Nonne, nonni. Vite,legami, affetti, che non sono solo nel ricordo di storie familiari, ma che per molto tempo, nel tempo del dopo coronavirus resteranno nella nostra storia collettiva.

Di queste morti, il COVID-19 né è certamente il responsabile principale, quello che uccide, ma non l’unico esiste una corresponsabilità, di chi in questi anni ha preso decisioni che oggi fanno la differenza, prima fra tutte, sotto dettatura dei poteri forti internazionali, quella di un attacco formidabile, al nostro sistema di Welfare sociale. Seconda scelta, per i soliti motivi economici, quella di non dotarsi di una programmazione per un evento, quello pandemico, largamente previsto e quindi di un piano per affrontarlo. Terza per incapacità gestionale di vertici, grandi cultori del privato è bello, il mercato ci salverà tutti, che oggi dimostrano tutta loro insufficienza, per altro non dire.

Nella nostra Regione erano (ISTAT2017) 940mila gli anziani, il 25% circa della popolazione totale.Gli anziani non autosufficienti circa 114mila di cui 14mila in RSA. Luoghi, le RSA, che dovevano essere immediatamente poste in sicurezza anche in considerazione del fatto che molti ospiti presentano patologie croniche e pluripatologie chepossono determinare un esito infausto del decorso dell’infezione Covid-19. Andavano immediatamente monitorate e andavano forniti, anche a queste strutture, dispositivi di protezione individuale per gli ospiti e il personale.Ma, non è andata così!

Il risultato è che oggi si stanno manifestando casi di positività CODIV-19 in RSA (Bucine, Dicomano, San Godenzo, Pelago, Prato, solo per fare alcuni esempi di cronaca) con anche dei morti, e ci si rende conto che se non si corre ai ripari anche in Toscana rischiamo di trovarci di fronte a una bomba a orologeria, la stessa che purtroppo è deflagrata in Lombardia, con centinaia di vittime.

Ma le RSA sono una parte del problema per i nostri anziani i cui il 16%, del numero totale, vive da solo e una percentuale consistente sfugge alla rete di protezione, per non parlare degli anziani senza fissa dimora. In questi giorni di COVID-19, molti di questi anziani non hanno difese di fronte all’emergenza.

Ci hanno detto che il COVID-19 ha una natura democratica ma non è la verità. Non siamo tutti uguali difronte al COVID 19 e i nostri anziani, costretti a casa o nelle RSA, sono “meno uguali degli altri”. Senza dimenticare la grave situazione che riguarda e potrà riguardare anche le strutture per disabili 

Per questo lanciamo quest’appello,con cui chiediamo di intervenire immediatamente prima che possa diventare strage come da in altre aree del paese. 

Chiediamo adeguati approvvigionamenti per le RSA toscane (e le strutture per disabili) di Dispositivi di Protezione Individuale che garantiscano un’effettiva copertura del fabbisogno per gli ospiti e un’adeguata protezione (mascherine Ffp2 e Ffp3 in particolare per gli operatori che potrebbero dover gestire casi di contagio COVID-19).

Chiediamo che sia fatto il test e tampone a tutti gli ospiti ed il personale delle RSA e nelle strutture per disabili. 

Chiediamo sia colmata la situazione di disomogeneità territoriale,riguardante le RSA e strutture per disabili toscane , nelle tre Aree Vaste, sia per distribuzione di dispositivi di protezione che per effettuazione dei test e tamponi.

Chiediamo un rafforzamento straordinario di personale dedicato domiciliare (sanitario, socio-sanitario e socio assistenziale) e territoriali per la presa in carico degli anziani soli. Chiediamo la presa in carico dei senza fissa dimora. 

Nessuno deve essere dimenticato!

21 gennaio 2020: a Livorno presentazione nuovo libro di Paolo Ferrero

Martedì 21 gennaio alle 17:00, la Federazione livornese di Rifondazione Comunista terrà una commemorazione del 99° anniversario della fondazione del PCI di fronte alla lapide del Teatro San Marco.

Sempre martedì 21 gennaio, alle 18:00, presso la libreria “La Feltrinelli” di Livorno (Via di Franco 12), si terrà la presentazione del nuovo libro di Paolo Ferrero “1969 – Quando gli operai hanno rovesciato il mondo” edito da Derive Approdi.

In una data che segna il 99° anniversario della fondazione del PCI avvenuto proprio a Livorno, a cinquant’anni dal cruciale “autunno caldo” e dalla bomba di piazza Fontana che dette inizio alla strategia della tensione e alla stagione delle “stragi di stato”, Paolo Ferrero, attuale vicepresidente della Sinistra Europea, ci racconterà un periodo cruciale della storia del movimento operaio italiano e del paese intero, collegandolo naturalmente con la disastrosa situazione attuale italiana ed europea sul campo dei diritti del lavoro e delle classi sociali più povere.

Da Battipaglia a Mirafiori, da Porto Marghera alla Pirelli, da Avola a Valdagno il 1969 è stato l’anno della rivolta operaia. Contro lo sfruttamento disumano della catena di montaggio, il paternalismo feudale degli agrari, la repressione della polizia. Non una fiammata isolata ma l’apertura di un lungo processo di liberazione di centinaia di migliaia di lavoratori e lavoratrici, e punto di convergenza di tante storie e memorie: dalle lotte contadine nel Mezzogiorno d’Italia all’esperienza dei quadri sindacali e politici della sinistra di classe, dall’incontro con gli studenti del ’68 alle esperienze di presa di coscienza maturate nell’ambito del mondo cattolico.
Una rivolta che ha radicalmente cambiato volto al paese, contro la volontà delle classi dominanti: non a caso il ’69 si chiude con le bombe di Piazza Fontana a Milano e la nascita della «strategia della tensione», che però non riesce a fermare quel ciclo di lotte. Questo libro vuole essere un contributo per una comprensione dell’«autunno caldo» – il grande rimosso dalla storia del paese – nella convinzione che quel gigantesco processo sociale, politico e culturale di tipo rivoluzionario ci fornisca proprio oggi insegnamenti fondamentali nella lotta contro le destre e il liberismo.

Paolo Ferrero, 59 anni, ex operaio Fiat, ha svolto vari incarichi di direzione politica nell’ambito della Fgci, della Fiom, della Cgil, di Democrazia Proletaria e di Rifondazione Comunista, di cui è stato segretario nazionale. Ministro nel secondo governo Prodi e attualmente vicepresidente del Partito della Sinistra Europea. È autore dei saggi “Quel che il futuro dirà di noi. Idee per uscire dal capitalismo in crisi e dalla Seconda Repubblica” (2010), “Pigs! La crisi spiegata a tutti” (2012), “La truffa del debito pubblico” (2014), “TTIP L’accordo di libero scambio transatlantico. Quando lo conosci lo eviti” (con Elena Mazzoni e Monica Di Sisto, 2016), “Karl Marx e l’attualità del comunismo” (2018).