Maradona: “Bush assassino, Matarrese mafioso”

Antonio Matarrese? Un mafioso.
Bush? Un assassino.
Pelè? Un uomo senza dignità.
E’ lui, è il solito, inimitabile Diego Armando Maradona che, alla presentazione del film-documentario ‘Maradona by Kusturica‘ spara a zero su tutto e tutti, senza peli sulla lingua, davanti ad un divertito Emir Kusturica e una platea di giornalisti impietriti dalle stilettate del Pibe de Oro, giunto oggi al Festival di Cannes.

Si parte con gli americani: “Hanno ordinato il massacro in Afghanistan e questo mi fa arrabbiare. Assistiamo alla morte della gente in TV e sopra ci lucrano la Fox e la Cnn…“.
Si passa poi ai Mondiali del ‘90: “Quando li eliminammo dai Mondiali ingoiarono il rospo più grande della storia, perchè Matarrese, un altro mafioso, il presidente della Federazione italiana, aveva già concordato la finale: Germania e Italia. Fu allora che successe quel che successe. Mi accusarono di doping. Poi fecero lo stesso con Caniggia. Però, dopo, nessun altro nel calcio italiano. A parte Maradona e Caniggia, nessuno ha mai preso un’aspirina“.

Capitolo politica. “Oggi tutti sostengono gli Stati Uniti, io sostengo Cuba. Non mi viene, non ci tengo a far bella figura. Sarebbe facile dire va bene e lasciar stare gli Stati Uniti, ma gli americani hanno lasciato morire gli jugoslavi perchè non c’era petrolio, se no sarebbero intervenuti. Hanno ordinato il massacro in Afghanistan e questo mi fa arrabbiare. Assistiamo alla morte della gente in TV e sopra ci lucrano la Fox e la Cnn…Fidel è un grande. Me lo sono anche tatuato“. E ancora:”Nel mio Paese i politici si arricchiscono e non danno niente al popolo. Mi hanno chiesto tante volte di entrare in politica ma ho rifiutato perchè non riesco a derubare la gente. Nel tempo il divario fra ricchezza e povertà è aumentato. Non solo in Argentina, ma in Brasile, in Venezuela, a Cuba con l’embargo. Sono Paesi schiacciati dagli Stati Uniti e che non ce la fanno a rialzarsi. Se gli fanno un prestito, poi gli chiedono 10 volte di più“.

Non poteva mancare una domanda sulla droga: “Se la cocaina è una droga, io sono un drogato. Non sono morto perchè…lui, lassù non ha voluto, ma ero morto. Era come se avessi dei globuli neri di sangue che non mi facevano aprire gli occhi. Era una brutta sensazione. Erano globuli neri di sangue che non riuscivo a mettere a posto, nelle loro caselle, per risvegliarmi. Dalma mi racconta che Giannina mi diceva: “Papà, non puoi morire. Devi continuare a vivere per stare vicino a me”. Io non sentivo niente. Ero in coma. Ero morto. Il Signore lassù mi disse: “ancora no. Ancora no. Devi continuare a lottare“.
“Pelè mi ha attaccato per la mia dipendenza? Dovrebbe farsi i cavoli suoi, senza guardare in casa d’altri. E’ una persona senza dignità. Dice di essere il numero uno? Se non ero un drogato lui non sarebbe stato neanche il numero due…”.

Maradona è senza dubbio la star del festival di Cannes: “Darei qualunque cosa, anche la mano che fece il gol all’Inghilterra – la celebre mano de Dios ndr – per incontrare Julia Roberts“.