Premio “Giacomo Bazzi” 2019 – I bambini: futuro di pace


++IMPORTANTE: la scadenza per la presentazione delle opere partecipanti è stata prorogata al 10 luglio! ++

Appuntamento con la seconda edizione del premio di fotografia dedicato al compagno Giacomo Bazzi!
Per partecipare al Premio di fotografia “Giacomo Bazzi” 2019 c’è tempo fino alla mezzanotte del 5 luglio alla mezzanotte del 10 luglio. Il tema di quest’anno è “I BAMBINI: FUTURO DI PACE”. La premiazione sarà il 21 luglio presso il circolo ARCI Arena Astra di Livorno, durante la festa estiva di Rifondazione Comunista.
Spedire non più di due fotografie in formato jpg o tiff a premionazionalegiacomobazzi@gmail.com assieme alla scheda di iscrizione al concorso con i propri dati anagrafici, la propria residenza, il n. di telefono-cellulare e l’indirizzo e-mail, con breve descrizione delle foto; inviare la quota di partecipazione secondo le istruzioni che trovate nel regolamento.
Tutte le opere dovranno essere originali e completamente inedite fino alla premiazione.
In palio:
250€ per il primo classificato secondo la giuria tecnica,
200€ per il primo classificato secondo la giuria popolare,
100€ (sotto forma di buono acquisto libri o cartoleria) per il primo classificato studenti fino a 18 anni, secondo la giuria popolare.

Qui il regolamento con la proroga della data di scadenza!

Qui la scheda di iscrizione al concorso per maggiorenni

Qui la scheda di iscrizione al concorso per minorenni

Qui l’informativa privacy

Respinte le dimissioni del Segretario, aggiornata la Segreteria

Ringrazio i compagni e le compagne che, durate il comitato politico federale di venerdi 7 giugno, hanno deciso di respingere le mie dimissioni e rinnovare la loro fiducia alla mia persona ed alla segreteria per la guida del Partito. Dalla prima analisi del voto è emersa, tra le altre, anche la nostra inadeguatezza organizzativa nella gestione di campagne elettorali che ormai sono radicalmente diverse da quelle che siamo abituati a portare avanti ed alle quali dobbiamo in prospettiva organizzarci adeguatamente modificando anche la nostra struttura locale, valuteremo al riguardo le azioni necessarie da proporre a breve.
L’assemblea ha anche accolto una prima proposta di rinnovo della segreteria stessa, giunta oggi a metà del suo mandato. A nome di tutti faccio i migliori auguri di buon lavoro al compagno Luca Mazzinghi che entra con la delega ai giovani comunisti, ai diritti civili ed all’organizzazione e ringrazio il compagno Kery Grimaldi per il contributo apportato finora, non ultimo il suo impegno da candidato nella lista la Sinistra.
Il nostro lavoro di opposizione sarà fondamentale nei prossimi anni in tutti i comuni della federazione e fondamentali saranno le elezioni regionali del prossimo anno. Occorre fin da subito lavorare alla costruzione di un proposta alternativa a sinistra e cercheremo di proporre quante più occasioni possibili di discussione tese allo scopo. Diamo appuntamento a tutti alla nostra festa estiva presso il circolo Arena Astra dal 18 al 21 luglio.
Francesco Renda
Segretario Federazione livornese Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea

Dichiarazione di voto per il ballottaggio del 9 giugno

Dichiarazione de ‘la Sinistra’ per il ballottaggio del 9 giugno a Livorno:

La lista “la Sinistra” ringrazia tutte le persone che hanno creduto nel suo progetto e che, nonostante il deludente risultato elettorale, vogliono continuare il loro percorso unitario e rafforzarlo.

La nostra città il 9 giugno dovrà affrontare un ballottaggio dove, per la prima volta nella storia di Livorno, si vedranno contrapposte una coalizione di centrosinistra ed una di centrodestra. Consapevoli e forti delle nostre differenze, affermiamo che le politiche votate al neoliberismo portate avanti fino ad ora dal PD a Livorno, come nel resto del paese, sono la causa predominante dello sviluppo e del radicamento delle forze più retrive con le quali abbiamo mai avuto a che fare e con le quali qualsiasi forma di dialogo è per noi escluso. Non ci dimentichiamo chi ha gestito la deindustrializzazione della città affamandola di lavoro e gettandola nella braccia della più buia crisi sociale ed economica dal dopoguerra ad oggi. Non ci illudiamo quindi che il PD abbia cambiato corso e crediamo che il candidato del centrosinistra, se è vero ciò che afferma, avrà molto da lottare con la maggioranza che eventualmente lo sosterrà. Siamo però consapevoli che l’alternativa sarebbe ancora più disastrosa perché, in caso di vittoria del candidato del centrodestra, la grave crisi democratica che il paese sta attraversando investirebbe direttamente Livorno ed il tessuto sociale, già sfiancato, della città semplicemente non reggerebbe. Vogliamo essere però critici sugli appelli al voto antifascista, non perché noi lo siamo più degli altri, ma perché l’antifascismo non può essere un valore attivato a intermittenza ed il chiamarlo sempre in causa potrebbe renderci i protagonisti della famosa favola di “al lupo al lupo!” quando arriverà davvero, non ci crederà più nessuno. Ci rifiutiamo poi di credere che la metà del paese sia diventata fascista.

Non vogliamo però sottrarci alle nostre responsabilità lasciando libertà di voto perché schierarsi non è mai stato così importante in tempi recenti come lo è oggi. Chiediamo quindi ai nostri iscritti, simpatizzanti ed a chiunque si riconosca nei nostri valori un voto di coscienza e responsabilità nei confronti della città e della sua gente andando a votare al ballottaggio in favore del candidato di centrosinistra.

Lo facciamo con la consapevolezza che saremo comunque all’opposizione, tenendo il punto del governo della città con proposte che prenderanno corpo in base ai seguenti punti:

-Un piano per il lavoro, la sua sicurezza e la reindustrializzazione della città con un ufficio dedicato che si occupi anche delle necessità infrastrutturali delle aree portuali e retroportuali.

-La ripubblicizzazione dei servizi, in particolar modo dell’acqua e quindi di ASA.

-La riorganizzazione del servizio porta a porta, dove occorre differenziare la raccolta in base alle caratteristiche urbane dei quartieri, differenziando la raccolta con isole ecologiche e cassonetti intelligenti dove c’è più bisogno, segnatamente nel quartiere Venezia.

-Un percorso serio che porti alla chiusura dell’inceneritore o, almeno, allo stop della sua implementazione, se non tecnologica.

-La revisione totale degli stalli blu con nuovo piano di sosta e della mobilità che privilegi il mezzo pubblico e la sua accessibilità.

-La costruzione del nuovo ospedale entro il perimetro di Viale Alfieri ed il riutilizzo dei padiglioni per finalità sociali ed assistenziali, senza lasciare alcuno spazio alla speculazione immobiliare, impegno da rispettarsi anche nell’ implementazione delle case della salute

-Chiediamo un censimento dei beni immobiliari pubblici e la loro riconversione parziale ai fini dell’emergenza abitativa, secondo graduatorie pubbliche per requisiti reali, e la realizzazione nelle restanti strutture di spazi sociali ed aggreganti dove poter restituire spazio alla partecipazione con la creazione dei nuovi consigli di quartiere.

-Chiediamo giustizia ed equità fiscale con l’abbassamento di tasse ed oneri alle fasce di reddito medio basso da compensare con un aumento di gettito da parte di quelle agiate. Non solo circa l’addizionale IRPEF, attualmente applicata indistintamente, ma anche come principio generale circa la rimodulazione di qualsiasi onere o imposta per la quale è richiesto un esborso

-Chiediamo di avviare a livello istituzionale un percorso che porti nella città delle leggi livornine all’individuazione di un garante dei diritti contro ogni forma di discriminazione, che sia figura di riferimento per la lotta contro ogni ingiustizia contro i diritti delle donne, della comunità GLBTQI* e delle minoranze etniche e religiose e di qualsiasi altra differenza rappresenti uno stigma sociale. Una figura che lotti per l’inclusione e l’accettazione sociale e non per la mera tolleranza.

Questi punti saranno la nostra guida e non intendiamo derogare nemmeno ad uno di questi, non solo perché fanno parte del nostro bagaglio culturale e politico ma soprattutto perché riteniamo che le istituzioni debbano agire nel rispetto ed a protezione dei cittadini, nessuno escluso, garantendone l’uguaglianza non solo formale ma sostanziale come enunciato nella nostra Costituzione.

Coordinamento ‘la Sinistra Livorno”

Presentata la lista “la sinistra per Cannito Sindaco”

Simbolo la sinistra per Cannito Sindaco“Mentre l’ultima bandiera rossa s’ammainava in fiamme in via del Corallo, io lungo via dei Riseccoli e viale Emilio Zola, pieno di ghiande e di polvere, in carrozza me ne andai per sempre alla ferrovia. E da quel giorno Livorno non la rividi più […]”

Questo scriveva Giorgio Caproni in un suo brano dedicato a Livorno, la nostra città. Siamo andati oltre ogni ostacolo che ci ha diviso nella storia degli ultimi venti anni, e per questo siamo ancora qui.

Una parte della Sinistra oggi si ritrova insieme ed è quella fatta dalle persone comuni che hanno visto in Rifondazione Comunista e Sinistra Italiana una risorsa e non un impedimento al dialogo. insieme ci siamo messi a disposizione per offrire alla città un contributo di rinascita attraverso la partecipazione e la condivisione di un obiettivo.

E’ un punto di partenza, aperto a chi vorrà condividere un percorso che nasce dopo molti mesi di incontri e condivisioni, non per opportunità, ma per salvare una città e tutelare i suoi cittadini.

La Sinistra questo ha sempre avuto il compito di fare, non per velleitaria testimonianza, ma per riportare al centro un’idea di comunità basata sull’uguaglianza e sulla centralità del lavoro.

E’ importante andare oltre noi stessi, pensare al plurale e non al singolare, guardare fuori, leggere i problemi della città per essere credibili, servono onestà e trasparenza per curare i mali profondi di un territorio che soffre, così come per farne crescere le eccellenze.

Abbiamo fatto un passo congiunto con umiltà ed era inevitabile che la visione comune rispetto a questa città si sovrapponesse ad un’idea altrettanto forte e congiunta che guardasse oltre i nostri confini, a quell’Europa che noi vogliamo cambiare perché ora pervasa da regole ingiuste che hanno cancellato diritti e speranze di futuro per i suoi cittadini, a partire dai più esposti, i più deboli.

Andava fatta una scelta forte da sviluppare su più piani, dal microcosmo di una città che deve trasformarsi per sopravvivere a se stessa, al macrocosmo di un contesto europeo e mondiale,

completamente condizionato dall’idea che finanza e regole di mercato siano più importanti della vita
delle persone.

L’onda nera della Lega e di una destra ringhiosa non sono sufficienti denominatori comuni a garantire l’unità che occorrerebbe, così come non basta ripristinare l’idea del passato, rappresentata dal ritorno del centro sinistra praticata da un PD sempre identico a se stesso, che ci offre un
pericoloso revival fondato sulle clientele e sugli interessi di pochi.

Il cambio di governo voluto e sofferto col voto del 2014 che ha consegnato la città al M5s, è stato altrettanto una inefficace prova che ha portato pochi frutti e non ha allentato l’emergenza.

Noi siamo guidati dai principi della nostra Costituzione e dalla certezza che la questione morale non possa essere relegata ai manuali di storia politica, ma vada praticata.

L’idea di municipalismo ‘di rottura’ che proponiamo parte dal lavoro come chiave di volta per la protezione e la garanzia di vita dignitosa per ogni cittadino.

Per raggiungere l’obiettivo che ci siamo dati, servono competenze e conoscenza della macchina amministrativa e il profilo personale e pubblico del candidato Sindaco che abbiamo scelto, soddisfa questo bisogno perché possiede uno spiccato senso civico, non solo enunciato ma vissuto, la preparazione necessaria e un messaggio di speranza attraverso la pratica della responsabilità.

Serve avere fiducia nelle Istituzioni per poterle cambiare, così come serve il coraggio di forzarle quando non garantiscono parità di diritti a tutti i cittadini.

Noi siamo qui per questo”.

La Sinistra per Cannito sindaco

Sulla chiusura del Cara di Castelnuovo di Porto

Il nostro dovere di civiltà è quello di dare umanità, accoglienza, inclusione. Noi di Rifondazione Comunista abbiamo scelto di stare dalla parte della civiltà.
Uno stato di diritto deve garantire accoglienza adeguata e rispetto della dignità di ciascuno dei nostri richiedenti asilo, politico e umanitario.
Da due giorni per colpa di questo governo leghista-grillino si è arrivati allo sgombero di uno dei CARA più numerosi insieme a quello di Mineo esistenti in Italia. Uno sgombero forzato, senza alcun preavviso, una deportazione di massa. Ragazzini e ragazzine costretti ad abbandonare un percorso scolastico, donne che andavano al liceo, ragazzi e uomini, che avevano iniziato corsi professionali e lavorativi. Numeri, non persone, via dal CARA, e per quelli con permesso umanitario scaduto ci sono solo due possibilità: per chi ha ottenuto l’umanitario prima del decreto Salvini potranno  essere convertiti in casi speciali (ma molto speciali) e potranno usufruire per altri due anni, dopo il decreto, solo 1 anno come caso speciale (ma sempre molto speciale). A Livorno, non ci sono, almeno per ora, situazioni di sgomberi forzati, al momento la situazione è stabile e il richiedente asilo rimane ancora in accoglienza.
Noi stiamo dalla parte dei cittadini che hanno salvato la vita ai 51 profughi, noi siamo dalla parte della civiltà e contro un decreto “sicurezza” che  lascerà in strada centinaia di esseri umani, senza ausilio alcuno, dalla casa, ad un lavoro, ad un corso di inserimento sociale,  aumentando  paure, insicurezze, maggior razzismo.
NON DIMENTICHIAMOCI DI ESSERE UN PAESE CIVILE
Mariella Valenti
Responsabile immigrazione federazione livornese Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea

18 gennaio – presentazione “Marx oltre i luoghi comuni” con Paolo Ferrero

Venerdì 18 gennaio dalle 17:00 all’Osteria Melafumo (Via Mentana 78, Livorno) Paolo Ferrero presenta il libro “Marx oltre i luoghi comuni”.
Nel duecentesimo anniversario della nascita di Marx, l’alternativa tra socialismo o barbarie si presenta in tutta la sua evidenza. Sfruttamento generalizzato, distruzione di diritti, razzismo, guerre, devastazione della natura: il capitalismo ha esaurito la sua spinta propulsiva, ora si tratta di superarlo. A partire dalla stridente contraddizione tra capitalismo e umanità, il libro offre un contributo alla conoscenza della figura e del pensiero di Marx. Il libro è diviso in tre parti: la prima offre un profilo della vita di Marx e introduce alcuni elementi della sua opera. La seconda delinea una sintesi del suo pensiero. La terza si confronta con una serie di fraintendimenti che sono cresciuti nell’ambito dei marxismi.

Gli autori:

Paolo Ferrero è nato a Pomaretto (To) nel 1960. Operaio e poi cassaintegrato Fiat, valdese, è stato Ministro della Solidarietà sociale nel secondo governo Prodi e segretario nazionale di Rifondazione comunista. Oggi è vicepresidente del Partito della Sinistra europea.
Bruno Morandi è nato a Roma nel 1930. Ha militato a lungo nel Partito comunista, poi nell’area del Manifesto. Ha lavorato con la Federazione lavoratori metalmeccanici e con la sinistra sindacale. È stato responsabile nazionale della formazione di Rifondazione comunista.

Incontro organizzato dalla Federazione livornese del Partito della Rifondazione Comunista.