PdCI-PRC: presentata mozione in Provincia su acqua e servizi

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L’intento della mozione è quello di fr sì che il Presidente della Provincia si attivi per sollecitare Martini affinchè la Regione Toscana impugni il DL di cui sopra innanzi alla Corte Costituionale. Su tale mozione stiamo cercando l’appoggio di tutti i gruppi consiliari che si sono dichiarati contrari al Decreto legislativo. La Mozione ricalca il testo presentato al Consiglio regionale dai gruppi PdCI-PRC insieme al Gruppo di Sinistra e Libertà.
 
Impugnare il Dl a nostro avviso è un primo passo necessario per evitare la completa privatizzazione del’acqua come di altri servizi. Ad esso dovrà seguire un’analisi seeria e approfondita dei risultati che la gestione dei servizi conosciuta negli ultimi 20 anni ha comportato.
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Rigassificatore di Rosignano, interviene la Federazione della Sinistra di Livorno

da http://www.greenreport.it/_new/index.php?page=default&id=2753&mod=greentoscana

Alesandro Trotta e Michele Mazzola, in qualità di segretari di federazione dei due partiti (Prc e PdCi) che costituiscono la Federazione della Sinistra

LIVORNO. Comprendiamo la preoccupazioni dei sindacati sul futuro del Parco industriale di Rosignano e sulla possibilità che l’attuale crisi economica abbia sui nostri territori ricadute ancora più pesanti in termini di occupazione di quelle cui abbiamo assistito nel corso del 2009. Proprio per questo siamo convinti che si debba valutare con la dovuta freddezza e razionalità qualsiasi intervento in ambito industriale.
A tal proposito continuiamo a non capire cosa stia accadendo in torno alla vicenda del sì detto rigassificatore di Rosignano. Come hanno più volte sostenuto le nostre sezioni locali condividiamo in pieno la scelta della Regione Toscana e ci sembra che essa sia in perfetta linea con la programmazione regionale su questo settore e con la programmazione provinciale.
Proprio soffermandoci su questo ultimo punto abbiamo ritenuto necessario presentare un’interrogazione al Presidente della Provincia Kutufà perché si chiarisca la posizione della Giunta e si informi il Consiglio se rispetto al PTC della scorsa legislatura si sono fatte strada nuove idee per lo sviluppo dei nostri territori. Nell’interpellanza chiediamo in particolare:
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Intervista a Paolo Ferrero segretario nazionale di Rifondazione Comunista.

da Liberazione, 31 dicembre 2009

“UN FRONTE UNITO DELLE OPPOSIZIONI PER SALVARE LA COSTITUZIONE”

 

Nonostante Berlusconi e il suo governo abbiano fatto di tutto per minimizzarla, per gli italiani è la parola “crisi” che rappresenta il 2009. Sarà così anche il 2010?
 
Quest’anno è stato sicuramente caratterizzato dalla crisi. Che è una vera e propria crisi di sistema: una crisi del capitalismo, tutt’altro che finita. La situazione finanziaria è lungi dall’essere stabilizzata, come dimostra la vicenda recente del Dubai. Sul piano della produzione non si ravvisa nessuna ripresa significativa; né non si capisce dove e come potrebbe realizzarsi, dal momento che la prima ragione della crisi, cioè l’estrema disparità dei redditi è stata accentuata dalla crisi stessa. E dal punto di vista occupazionale la crisi è appena cominciata: il 2010 sarà l’anno in cui precipita. Il 2009 è stato un anno di svolta. Fino al 2008 si era declamata la globalizzazione. Nel 2009, invece, vent’anni dopo il crollo del socialismo reale, c’è stato il crollo del capitalismo globalizzato, che era stato rilanciato proprio dalla fine di quella vicenda. Altro che fine della storia di cui parlava Fukuyama 20 anni fa.
 
Anche perché per effetto della crisi c’è stata anche una ripresa dei conflitti sociali…
 
Una ripresa che vede ampliare le lotte sia quantitativamente che qualitativamente. C’è il classico conflitto per la difesa del posto di lavoro, ma c’è anche la crescita dei conflitti degli studenti e delle professioni legate ai saperi sociali. E poi c’è stata la manifestazione del 5 dicembre. Che non va archiviata troppo in fretta e segnala l’emergere di una nuova generazione di intellettualità precaria che pone in termini molto radicali la questione dell’alternativa.
 
 
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IPOTESI DI ACCORDO TENARIS DALMINE: LE LUCI E LE OMBRE

DICHIARAZIONE CONGIUNTA DI EZIO LOCATELLI  (SEGRETARIO PROVINCIALE BERGAMO E DIREZIONE NAZIONALE PRC) E ALESSANDRO FAVILLI (SEGRETARIO PROVINCIALE PIOMBINO E RESPONSABILE NAZIONALE POLITICHE INDUSTRIALI PRC)

“L’ipotesi di accordo intervenuto ieri tra la Tenaris Dalmine spa e le rappresentanze sindacali se da una parte consegue il risultato di attutire le ricadute sul piano occupazionale  rispetto alle previsioni iniziali (gli esuberi passano da 1024 a 741 in tutta Italia e solo sulla base della volontarietà o accompagnamento alla pensione) è e rimane una ipotesi che l’azienda, per parte sua, intende   continuare a rivolgere contro l’occupazione e il lavoro dipendente.
 
Vero che il piano di ristrutturazione della Tenaris non prevede per il momento nessuna chiusura aziendale, vero che diminuisce di un poco la conta degli esuberi, vero che l’accordo prevede esodi volontari e ampio ricorso agli ammortizzatori sociali. Sono certamente alcuni risultati da valorizzare stante una vertenza complessa e difficile. Ma tutto ciò non può nascondere il fatto decisivo – che rimane in tutta la sua portata – di un pesante ridimensionamento dell’organico.
 
L’azienda fonda il suo piano di “ristrutturazione” e di “efficientizzazione” su una strategia rivolta all’abbattimento del costo del lavoro, attraverso il risparmio di forza lavoro o anche attraverso il ricorso alle delocalizzazioni. Manca un piano industriale degno di questo nome.  Il risultato finale è un impoverimento drastico del tessuto occupazionale e, contrariamente a quanto sostenuto,  un indebolimento delle stesse prospettive produttive aziendali.
 
Non è facile fare fronte alla libertà di manovra e al ricatto di una grande azienda multinazionale anche in considerazione di una assenza di supporto e di politica attiva da parte del governo italiano.
Alle lavoratrici e ai lavoratori va dato tutto l’appoggio per continuare una battaglia e una mobilitazione che impedisca il progressivo smantellamento produttivo ed occupazionale  di una delle più importanti aziende italiane”.

 
Bergamo/Piombino 30.12.2009