OCCUPATO il POERIO

2-3-4  OTTOBRE  2009

TROPPE PROMESSE SONO STATE FATTE AL QUARTIERE Di SHANGAY ADESSO DICIAMO BASTA. E’ GIUNTO IL MOMENTO DI RIALZARE LA TESTA ED I PUGNI CHIUSI, OCCUPANDO IL POERIO VOGLIAMO CHE LE ASSOCIAZIONI ED I CIRCOLI A CUI DA TEMPO E’ STATO DESTINATO POSSANO FINALMENTE PRENDERE POSSESSO IN MANIERA PERMANENTE DI QUESTA STRUTTURA. 
 
CON QUESTO GESTO VOGLIAMO CHE TUTTE LE PROMESSE FATTE AL QUARTIERE VENGANO FINALMENTE RISPETTATE (POERIO, CASE, ASFALTATURA STRADE, ETC.).

INVITIAMO PERTANTO TUTTI GLI ABITANTI DI QUESTO BELLISSIMO QUARTIERE A PARTECIPARE ATTIVAMENTE ALLE DISCUSSIONI E ALLE INIZIATIVE DI QUESTI TRE GIORNI, DIMOSTRIAMO A TUTTA LA CITTA’ CHE SHANGAY NON E’ UN QUARTIERE DI SERIE B.

 

CORRIDOIO TIRRENICO: FERMIAMO I LAVORI !!

La SAT inizia i lavori del corridoio tirrenico con un progetto difforme da quello concordato con i territori nel dicembre 2008 e solo per un tratto di Km 4,5 e il resto… si vedrà

DICIAMO NO

Al PROGETTI SPEZZATINO CHE PASSANO SULLA TESTA DEI CITTADINI

CHIEDIAMO

*         Che SAT receda dall’ attuale progetto

*         Che 3′ attuazione del progetto riguardi l’intero tracciato

*         Che venga reso noto il piano finanziario

*         Consigli comunali aperti e congiunti, perché i cittadini siano informati e possano dire la loro.

Coordinamento Comitati NO AUTOSTRADA-ARCI comitato territoriale – AttivArci di Venturina – Wwf Legambiente – PRC federazione di Livorno- PdCI di Castagneto- Lista Civica “L’Alternativa” di Bibbona – Lista civica “La Sinistra per Castagneto- Tirrenica a basso impatto

Per il coordinamento : Giuliana Giuliani tei 0565 776248

 

 

 

PRC-PDCI:”C’è ancora la possibilità di salvare l’attività produttiva ed i posti di lavoro alla Giolfo & Calcagno”

L’incontro delle Istituzioni locali e delle OO.SS. con la rappresentante legale della Giolfo & Calcagno, previsto per mercoledì 23/9, deve tirare fuori, dopo mesi di silenzio e di attesa snervante per le lavoratrici ed i lavoratori, dei risultati positivi.
Sentiremo come le proposte dell’Azienda intendono rispondere alla grave emergenza sociale che essa ha aperto nel nostro territorio.
Per quanto riguarda il ruolo che le Istituzioni locali e gli altri Enti pubblici possono e debbono svolgere in questa vicenda, crediamo sia indispensabile arrivare a quel tavolo con la ferma volontà di salvare un’attività produttiva (ed i relativi posti di lavoro, circa 120 con l’indotto) che può continuare ad essere una risorsa importante per la città.
L’attività potrebbe probabilmente avere ancora sufficienti spazi economici, non del tutto compromessi dalle azioni unilaterali della società genovese. E’ realistico pensare che una parte significativa del processo produttivo della Giolfo abbia ancora margini concreti per essere svolto nel nostro territorio a servizio della rete commerciale toscana e non solo.
Entrando anche in sinergia con altre attività similari legate al Polo Agro-Alimentare, in procinto di partire all’interno del Porto.
In quest’ottica, sarebbe un fatto importante che Enti Pubblici come l’Autorità Portuale e la Camera di Commercio, si facessero promotori di uno studio, per verificare fino in fondo le possibilità di rilancio e di sinergia esistenti.
Ma accanto a questo, occorre che l’Autorità Portuale vincoli la continuazione dell’utilizzo della banchina e delle aree demaniali da parte dell’azienda ed eventuali investimenti strutturali pubblici, al riassorbimento completo di chi si è visto sottrarre il posto di lavoro.
 
Livorno, 21 settembre 2009
 
        Alessandro Trotta                                     Michele Mazzola
(segr. PRC – Fed. di Livorno)                    (segr. PDCI – Fed. di Livorno)

Conferenza Stampa della Federazione della Sinistra d’Alternativa (PRC e PDCI) sulla raffineria Eni di Livorno

Si è tenuta stamani in Borgo dei Cappuccini 278 a Livorno, la conferenza stampa della Federazione della Sinistra d’Alternativa (PRC e PDCI) livornese sulla Raffineria ENI.
Vi hanno partecipato Tiziana Bartimmo, capogruppo della lista comunista al Comune di Livorno, Michele Mazzola, Segretario PDCI Fed. Livorno e capogruppo provinciale, Alessandro Trotta, Segretario PRC Fed. di Livorno.
Tiziana Bartimmo ha espresso un giudizio molto positivo sui risultati delle mobilitazioni di queste settimane da parte dei lavoratori, che insieme all’iniziativa delle Istituzioni locali, ha permesso di riportare il problema del destino della Raffineria al necessario costante rapporto di ENI con il territorio.
L’aspetto che resta un punto interrogativo ancora aperto, è l’ipotesi di vendita al fondo d’investimento Klesch. La preoccupazione è che questa ipotesi non sia del tutto tramontata, nonostante i vincoli stabiliti dal documento sottoscritto al Ministero dello Sviluppo Economico, e che si possa concretizzare quel trasferimento e l’uscita dal nostro territorio di ENI: l’unico soggetto industriale a natura pubblica (per quanto parziale) rimasto nella realtà livornese, dopo le grandi privatizzazioni degli anni ’80-‘90.
Michele Mazzola si è soffermato sull’azione importante svolta, in modo particolare, dal Comune di Collesalvetti e dalla Provincia di Livorno, per bloccare ogni scelta unilaterale da parte di ENI.
Ha sottolineato il contributo proficuo delle Organizzazioni Sindacali in questa vertenza, rispondendo così agli attacchi della destra di questi giorni contro CGIL-CISL-UIL.
Una destra che in queste settimane di lavoro intenso politico, istituzionale e sindacale ha mirato essenzialmente alla visibilità, senza portare nessun contributo positivo ad affrontare le questioni aperte e a rafforzare il fronte territoriale a sostegno di una via d’uscita significativa per la collettività livornese.
In conclusione, Alessandro Trotta ha rilevato come non debba essere data ancora per persa la battaglia contro la vendita della Raffineria ad un altro soggetto, per tutte le garanzie che, nonostante l’atteggiamento tenuto in questa vicenda, ENI può riuscire ancora a dare al profilo industriale della propria presenza a Livorno.
Questa battaglia si può giocare veramente fino in fondo solo se si riesce su base nazionale, unendo tutte le realtà che stanno vivendo il disimpegno di ENI dai propri territori, ad imporre un’inversione di marcia nella strategia del colosso economico-finanziario, che punta chiaramente a dismettere il proprio impegno industriale nel nostro paese, come dimostrano drammaticamente i dati sugli investimenti di ENI.
Nel 2007-2008 su un monte investimenti complessivo di 25 miliardi di Euro, il settore raffinazione ha visto destinate risorse per circa 600 milioni di Euro annui.
 
Livorno, 19 settembre 2009