Open the borders

La federazione livornese di Rifondazione Comunista aderisce alla manifestazione “Open the borders” di venerdì 15 aprile!

“BASTA alle morti in mare, BASTA ai muri ed ai fili spinati, BASTA allo sfruttamento economico da parte dei mercanti di morte, BASTA alla ricerca di soluzioni alternative che non tengono conto della disperazione e della dignità dei profughi provenienti dai Paesi in Guerra e dalle dittature… L’Italia e l’Europa hanno il dovere di accogliere tutti coloro che chiedono aiuto per le loro vite, come sancisce la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani: “vi è anche il diritto di chiedere e ottenere in altri paesi asilo dalle persecuzioni…”, e non sono forse “persecuzioni” le bombe, le torture, gli stupri, le violenze, le dittature? L’Europa ha paura dell’ “invasione”, ma quale invasione? Siamo quasi 570 milioni di abitanti in questo Continente a fronte del 4,7 per cento di richiedenti asilo… E’ giunto il momento che l’Italia e l’Europa tutta aprano i CANALI vite perse e ridare dignità alle persone. La Comunità di Sant’Egidio insieme alle Chiese evangeliche e Valdesi hanno iniziato questo percorso, andando a prendere famiglie di siriani in Libano, portandole in Italia, concretizzando l’aiuto vero, ma ci vuole molto di più, non si può delegare ai privati ciò che è un DOVERE dell’Europa!
“OPEN THE BORDERS”, chiedono i migranti ammassati dietro i fili spinati con la polizia in tenuta antisommossa. Noi dobbiamo urlare a gran voce WELCOME EVERYBODY chiedendo l’impegno dei governi europei affinché le vite dei bambini, delle donne e uomini possano essere salvate rispettando la loro richiesta, la loro sicurezza e la nostra accoglienza.”

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12 marzo: no alla guerra, no alle modifiche della costituzione

Sabato 12 marzo promuoviamo due importanti iniziative:
per la giornata nazionale di mobilitazione contro la guerra, partecipiamo al presidio che dalle 11:00 si terrà all’ingresso della base militare USA di Camp Darby;

per le iniziative a difesa della Costituzione contro le modifiche che mortificano la nostra democrazia, dalle 18:00 al Circolo Arci P. Carli di Via di Salviano 542 partecipiamo all’iniziativa del Comitato livornese per il NO nel referendum costituzionale: “modifiche costituzionali – le ragioni del NO”, con l’Avv. Felice Besostri, del Consiglio Direttivo del Comitato nazionale.

12 marzo contro la guerra

21/1/1921, 21/1/2016: La nostra storia, l’attualità del comunismo

Giovedì 21 gennaio abbiamo organizzato a Livorno una passeggiata commemorativa del 95° anniversario della fondazione del PCI, tenutosi nella nostra città, percorrendo il tragitto tra il Teatro Goldoni (dove si svolgeva nel 1921 il Il XVII Congresso del Partito Socialista Italiano) e il Teatro San Marco (dove la frazione comunista del PSI, abbandonato il Goldoni, diede vita al I congresso del Partito Comunista d’Italia).

Terminata la commemorazione abbiamo raggiunto il Palazzo dei Portuali dove si è svolto l’incontro pubblico “La nostra storia, l’attualità del comunismo”. Riportiamo qui sotto l’audio degli interventi, registrati a cura di Radio Radicale:

Francesco Renda – Segretario federazione Livornese PRC (5 min. 58 sec.)

Claudia Candeloro – Portavoce Giovani Comunisti/e (5 min. 22 sec.)

Paolo Favilli – Storico (28 min. 49 sec.)

Andrea Ferroni – Portavoce Giovani Comunisti/e (9 min. 57 sec,)

Dino Greco – Responsabile formazione PRC (29 min. 41 sec.)

Guido Liguori – Presidente della International Gramsci Society / Italia (23 min. 48 sec.)

Lidia Menapace – partigiana e femminista (19 min. 46 sec.)

Paolo Ferrero – Segretario nazionale PRC (53 min. 19 sec.)

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Referendum regionale sulla sanità: da Rossi schiaffi alla democrazia

PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA – SEGRETERIA REGIONALE TOSCANA
tagli_sanitaSulla legge di (contro) riforma della sanità regionale pensavamo di averle viste tutte da parte di Rossi e della sua maggioranza, invece al peggio non c’è fine, continuano infatti con gli schiaffi alla democrazia!

Dopo aver infatti presentato una nuova proposta di legge allo scopo unico di evitare il referendum (richiesto da 55 mila toscani e alla cui raccolta, come PRC toscano, abbiamo fattivamente contribuito). Imposto un approvazione velocissima della proposta di legge con consultazioni fatte per email ed osservazioni in cinque giorni.

Dopo aver più volte palesemente violato le più basilari regole del Consiglio per impedire la discussione degli emendamenti, di merito, delle opposizioni, tra cui la maggior parte di SI Toscana A Sinistra, siamo adesso all’auto mutilazione, da parte del PD, di un terzo della proposta di legge della Giunta, oltre 50 articoli su una legge di 150, pur di vanificare gli emendamenti presentati dalle opposizioni.

Insomma pur di impedire il referendum, terrorizzati dal fatto di perderlo perché è sempre più evidente ai cittadini toscani dove veramente sta andando la sanità toscana: privatizzazioni, ticket altissimi, liste di attese lunghissime, sono pronti a tutto.

Ma oltre allo schiaffo evidente alla democrazia sorge spontanea la domanda: ma che serietà può avere una proposta dalla quale per esigenze di bottega si possono stralciare parti così rilevanti? Insomma in nome a rendere impossibile il pronunciamento popolare e gli emendamenti son pronti a realizzare “aborti” legislativi ancor peggiori dei precedenti!

Segreteria Regionale Toscana di Rifondazione Comunista

Inaugurazione Circolo Porto

Sabato 19 dicembre 2015, ore 17:00, tutte/i invitati al brindisi per l’inaugurazione della nuova sede del Circolo Porto “Eugenio Bellandi” di Rifondazione Comunista! La sede è in p.zza Unità d’Italia 8 (Palazzo del Portuale)

Su AAMPS, comunicato congiunto di Buongiorno Livorno e Rifondazione Comunista

aampsSulla crisi di AAMPS assistiamo da giorni ad uno scambio di accuse tra PD e M5S. Noi pensiamo che tutte e due le parti abbiano delle responsabilità. Il PD è responsabile delle gestioni che hanno portato AAMPS nell’attuale condizione. Il Movimento 5 Stelle è responsabile di non aver saputo affrontare per tempo la situazione, muovendosi in modo tardivo e privo di prospettiva.

Noi però non vogliamo prendere parte a questi scambi di colpi, che servono solo la logica della propaganda. Noi vogliamo parlare delle possibili vie d’uscita dalla situazione. La nostra riflessione su una possibile soluzione del caso AAMPS parte da alcuni punti cardinali:

– I lavoratori, sia di AAMPS che dell’indotto, devono essere tutelati;

– i beni e servizi pubblici devono stare in mani pubbliche, a beneficio della collettività, e non essere gestiti secondo l’ottica del mero profitto privato;

– la gestione del ciclo dei rifiuti deve tendere alla logica “rifiuti zero”, il che per Livorno significa anche essere in condizione di potere arrivare a liberarsi dell’inceneritore.

Muovendo da queste premesse, guardiamo alla situazione di AAMPS nel più ampio scenario del complesso dei servizi di pubblica utilità del nostro territorio. Le partite dell’acqua e del gas potrebbero presto finire in mano ad ACEA e a Toscana Energia, e abbiamo visto con la proposta di Iren subito rilanciata dal Pd come la fragilità della nostra azienda di igiene ambientale possa fare gola a facili appetiti privati. Il rischio più forte a cui siamo di fronte è a un arretramento del Pubblico su tutta la linea. Noi siamo convinti che gli enti locali debbano mantenere voce in capitolo nella gestione dei servizi essenziali per meglio tutelare occupazione, sostenibilità delle tariffe, salute ed economia del territorio. In altre realtà del Centro Nord esistono ottime esperienze pubbliche.

Preso quindi atto della più volte sbandierata volontà del M5S di tenere fuori AAMPS da RetiAmbiente, a questo punto ci chiediamo se si stia ragionando su eventuali aggregazioni di servizi a stretto controllo pubblico. Se qualcuno abbia preso in considerazione l’ipotesi. I tempi adesso sono quelli che sono: troppo tempo è stato perso, specie considerata la pesantezza dell’eredità delle passate amministrazioni. Ma la partita non può ancora dirsi chiusa. Certo, serve una chiara volontà politica di giocarla fino alla fine. C’è?

Buongiorno Livorno e Rifondazione Comunista