Sul rinnovo del contratto nella grande distribuzione e il licenziamento della sindacalista USB:

Il settore della grande distribuzione organizzata è l’ennesimo comparto a risentire pesantemente degli attacchi ai lavoratori portati avanti dal capitale per mano delle associazioni padronali e del governo Renzi.
Nel silenzio che sempre più spesso copre questi attacchi, lo scorso sabato 7 novembre i lavoratori di categoria hanno scioperato per il mancato rinnovo del loro contratto nazionale per il quale sono in trattativa da oltre 22 mesi.
I padroni dei supermercati vogliono ottenere una riduzione dei salari, l’eliminazione di 32 ore di permesso retribuito, la sterilizzazione di 13esima e 14esima ai fini del calcolo del TRF e ritorno a 40 ore di lavoro a fronte di un aumento della flessibilità gestita unilateralmente dalla aziende.
Senza entrare nel merito dei fatti è evidente che il licenziamento di Sara Catola, delegata sindacale USB di Unicoop Tirreno, nient’altro è che la conseguenza pratica di un clima radicalmente mutato a sfavore dei dipendenti all’interno di tutti i luoghi di lavoro. In questo contesto, i lavoratori e le lavoratrici più esposti a causa della loro attività politica e sindacale sono solo la punta di un iceberg di ben più vaste proporzioni. Quotidianamente vittime di soprusi, ingiustizie e provvedimenti disciplinari assolutamente sproporzionati rispetto all’entità dei fatti contestati, viviamo sulla nostra pelle il modello di società individualistica che i capitalisti hanno cucito per noi.
Rifondazione Comunista lancerà nei prossimi giorni una mobilitazione nazionale a sostegno del rinnovo contrattuale dei dipendenti della GDO, un passo per ricreare le condizioni culturali affinché i livornesi, invece di aspirare a scegliere tra Coop ed Esselunga, possano tornare a coalizzarsi contro chi li affama ogni giorno di più.

Francesco Renda
Segretario federazione livornese Partito della Rifondazione Comunista

FUORI TUTTI!

Consegnate in regione le firme per il referendum

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I Toscani hanno alzato la loro voce contro la trasformazione della Sanità Pubblica voluta da Rossi-Saccardi e dal PD per darla in mano ai privati!

Stamani in Regione le oltre 55.000 firme raccolte per il Referendum sulla legge Regionale n°28 del 2015 sono state consegnate al Presidente del Consiglio Regionale dopo i reiterati ostacoli burocratici ma non solo frapposti dal PD.

Anche i Livornesi lo hanno fatto con oltre 4.000 firme e il Comitato Livornese per la Difesa della Sanità Pubblica, che in questo mese ha organizzato la raccolta delle firme, esprime la propria soddisfazione e invita i Livornesi a partecipare alla campagna referendaria che si aprirà in vista del voto in primavera

per il Comitato Livornese per la Difesa della Sanità Pubblica,
Marcello Lenzi

Livorno, 4 novembre 2015

Rossi e il PD giocano sporco contro il referendum. Fermiamoli!

tagli_sanitaNon vi è dubbio che aver messo radicalmente in discussione per la prima volta le politiche sanitarie del partito di Rossi abbia suscitato nel PD un vero e proprio stato di supponenza.

Non vi è dubbio che le oltre 50 mila firme di cittadini e cittadine che informati e sollecitati da comitati, partiti, sindacati, associazioni che hanno costituito le premesse per l’indizione del Referendum per cancellare la contro-riforma della sanità regionale abbiano mandato su tutte le furie la nomenclatura regionale del partito democratico.

Già alcuni sintomi erano stati registrati durante l’applicazione delle norme che portano alla presentazione del referendum con interpretazioni al limite della legittimità da parte degli staff del presidente ed ora, a poche ore dalla consegna delle 50 mila firme, ecco lo stratagemma insopportabile: rinviare il ritiro delle firme ad una data che farà slittare il referendum nel 2017.
Infatti il comitato referendario avrebbe dovuto consegnare le firme domani mattina, 4 novembre alle ore 11 ed invece a meno di 24 ore viene comunicato dagli uffici della Regione che ciò dovrà avvenire l’11 novembre, data che non consentirà di poter svolgere il referendum nel prossimo anno e dando cosi a Rossi la possibilità di effettuare lievi modifiche alla legge invalidando là volontà dei cittadini toscani che non credono nella nuova sanità.

Gli attivisti del comitato però non si danno per vinti e domani mattina alle ore 10 saranno comunque in via cavour e non lasceranno la sede della Regione Toscana sino a quando non saranno presi in consegna tutti i plichi contenenti i moduli che migliaia di toscani hanno sottoscritto per cancellare la legge regionale sulla sanità.

Convinti che questa prepotenza non sia degna della democrazia il nostro partito, Rifondazione Comunista, dopo aver contribuito significativamente alla raccolta delle firme, ha mobilitato immediatamente le proprie strutture e sarà a fianco dei militanti del Comitato referendario affinché non sia perpetrato questo insopportabile boicottaggio.

Appuntamento alle ore 10 di mercoledì 4 novembre in via Cavour a Firenze!

Sabato 17 ottobre, presidio in difesa della Costituzione

costituzionePRESIDIO IN DIFESA DELLA COSTITUZIONE

Sabato 17 ottobre, a Livorno ritroviamoci alle ore 11:00 in Piazza dell’Unita’ d’Italia (di fronte alla prefettura)!

Il PD di Renzi sta mettendo mano alla Costituzione, “riformando” Senato e Titolo V. E’ evidente il progetto di spianare la strada a forme di governo ancora più oligarchiche; vogliono una politica sempre più asservita agli interessi economici dei soliti poteri forti. Contro questo indegno tentativo invitiamo tutte le cittadine e cittadini, tutte le forze politiche e sociali democratiche e antifasciste a partecipare ad un presidio in difesa dei valori costituzionali e contro i tentativi di stravolgere la Costituzione da parte del PD e dei suoi alleati.

Martedi 13 ottobre si è definitivamente chiusa la prima lettura, da parte delle Camere, della modifica della nostra Costituzione. Il testo approvato modifica radicalmente l’impianto della Carta così come fu concepito dai costituenti, alterando in maniera radicale i delicati meccanismi di pesi e contrappesi che contraddistinguono le democrazie parlamentari, alterandone il funzionamento a danno delle minoranze, dell’incisività del dibattito politico e della partecipazione. Con la scusa del superamento del bicameralismo perfetto e la trasformazione del Senato in una camera delle autonomie con limitati poteri legislativi, si accentua ancora di più l’esautoramento delle Camere come luogo di elaborazione normativa, a tutto vantaggio della facoltà di indirizzo e contingentamento dei lavori voluti dall’esecutivo. Questa cosiddetta “riforma” ci allarma nel metodo e nel merito perchè riteniamo che, fin dal prossimo futuro, assisteremo ad una considerevole restrizione delle possibilità di dibattito ed indirizzo in capo alla Camera a tutto vantaggio di una dittatura della maggioranza nelle forme e nei contenuti.

Noi comunisti crediamo che non ci sia nulla da riformare nella nostra Costituzione e che piegare quest’ultima sull’altare della governabilità del paese non sia solo delirio, ma bensì il compimento finale del piano di rinascita nazionale della loggia massonica P2. Ovvero l’assorbimento degli apparati democratici della società italiana all’interno di un autoritarismo legalizzato ed incardinato sulla manipolazione ed il controllo dell’informazione. Scrosci di applausi stanno salutando lo smantellamento delle nostre libertà e della nostra partecipazione alla vita democratica, perchè molti nemici sono stati creati ad arte affinchè si raggiungesse il consenso necessario a questa operazione, “casta” politica compresa. Rabbia, indolenza e sconforto degli italiani ne sono sintomo e conseguenza.

Tre mesi ci separano adesso dall’inizio del secondo e definitivo passaggio parlamentare per l’approvazione finale del testo. Lanciamo un appello a tutte le forze della nostra città che ancora si riconoscono nei valori fondativi della Repubblica, nati dalla lotta di resistenza partigiana, al fine di sensibilizzare e mobilitare la cittadinanza contro lo smantellamento delle proprie prerogative costituzionali. Vi aspettiamo sabato 17 ottobre dalle 11,00 in Piazza Unità d’Italia per il primo presidio informativo e di protesta. Resistiamo!

Quarta giornata nazionale “Sfratti Zero”

sfratti_zero_PRCLa federazione livornese di Rifondazione Comunista aderisce alla 4ª giornata nazionale “Sfratti Zero”, promossa da Unione Inquilini: per la città di Livorno l’appuntamento per tutti/e coloro che vogliono partecipare al presidio è sabato 10 ottobre 2015, alle ore 10:00, presso piazza Grande.

In oltre 50 città italiane ci saranno iniziative per sostenere politiche pubbliche di contrasto agli sfratti, per il passaggio da casa a casa e per chiedere l’aumento dell’offerta di alloggi a canone sociale anche attraverso l’uso dell’immenso patrimonio immobiliare pubblico, demaniale civile e militare, oggi inutilizzato.

Le politiche abitative del governo Renzi, col piano casa Lupi, sono fallimentari e le amministrazioni locali si mostrano incapaci di interventi significativi. In un territorio in crisi come quello livornese la cosa è ancora più drammaticamente evidente: Livorno è una delle città più colpite da sfratti.

Per questo parteciperemo al presidio di sabato, e invitiamo tutta la cittadinanza a fare altrettanto.

La Marcia delle Donne e degli Uomini Scalzi

Il PRC Livornese aderisce alla “Marcia delle Donne e degli Uomini Scalzi“, iniziativa nazionale che chiede un cambiamento delle politi­che euro­pee e globali rispetto al tema delle migrazioni e dei rifugiati.
In particolare aderiamo alla marcia organizzata a Livorno VENERDÌ 11 SETTEMBRE, a partire dalle 18:00, da piazza della Repubblica e con arrivo al Molo Mediceo. Ci saremo, assieme a tutte le soggettività e le persone che si riconoscono nell’appello, affinché il NOI di chi vuole camminare insieme per riaffermare questi valori sia un NOI sempre più ampio.