Terminata la festa 2018 del PRC Livornese: grazie a tutte e tutti!

La festa livornese 2018 di Rifondazione Comunista è finita domenica sera: grazie a tutte e tutti voi che siete venuti ad assistere a un dibattito, a vedere un film, a mangiare al nostro ristorante, a ricordare Giacomo e le sue fotografie. Grazie agli ospiti che hanno partecipato alle nostre iniziative animandole, grazie al Circolo Arci Arena Astra che ci ha ospitato, e un enorme grazie a pugno chiuso a tutte le compagne e i compagni che col loro lavoro volontario e generoso in cucina ed al servizio ai tavoli, negli stand, nell’organizzazione, montando e smontando, attaccando casse e proiettori, partecipando alle riunioni e dedicando il loro impegno, il loro tempo e le loro idee alla festa hanno reso possibile tutto questo. Un altro mondo è possibile, c’è bisogno di rivoluzione, c’è bisogno di Rifondazione!

Festa livornese di Rifondazione 2018

26-29 luglio 2018 Festa livornese di Rifondazione Comunista

 

 

 

 

 

Dal 26 al 29 luglio presso il Circolo Arci Arena Astra ( Via L. Orlando, 39) si svolgerà la festa livornese di Rifondazione Comunista!
Tutte le sere ristorante e stand di associazioni.
Giovedì 26 21:30 – dibattito “Quale scuola, quale lavoro” Con Fiorigia Beverelli (insegnante, gruppo scuola Potere al Popolo), Carlotta Caciagli (ricercatrice Scuola Normale Superiore),  Anna Della Ragione (Il Sindacato è un’altra cosa – Opposizione in CGIL), Sabrina Navarra (Campagna Bastalternanza), Aurora Trotta (studentessa)
Venerdì 27 21:30 – premiazione del Premio nazionale di fotografia “Giacomo Bazzi”
Sabato 28 21:15 presentazione del libro “Il PCI in Toscana” con Alessandro Bocchero
21:30 – Proiezione del film “Comunismo futuro” col regista Andrea Gropplero di Tropperburg e Franco Bifo Berardi
Domenica 29 21:30 – Dibattito “Immigrazione e lavoro” con Stefano Galieni (PRC), Cinzia Simoni (Arci solidarietà), Adam Klei (Asia USB), Erika Vivaldi (avvocato), Bakari Jobe (testimonianza di un viaggio dall’Africa); coordina Mariella Valenti (PRC)

Premio Nazionale di fotografia “Giacomo Bazzi” – 2018

Per anni il nostro compagno Giacomo Bazzi ha svolto una importante documentazione fotografica della vita politica e sociale di Livorno. Con la sua passione ha testimoniato delle proteste, delle lotte, delle manifestazioni in favore dei diritti dei lavoratori e anche dei momenti ludici, della fraternità, della solidarietà tra le persone e della speranza in un mondo migliore.
Per noi di Rifondazione il modo migliore di commemorare la scomparsa del compagno Giacomo Bazzi, avvenuta nel gennaio di quest’anno, è organizzare un premio nazionale di fotografia che porti il suo nome e che abbia come soggetto i temi politici e sociali che erano al centro della sua attività fotografica e non solo: il mondo del lavoro, dei diritti e della lotta per un mondo migliore.
Per questo motivo organizziamo il PREMIO FOTOGRAFICO NAZIONALE GIACOMO BAZZI 2018, con tema
“L’ITALIA E’ UNA REPUBBLICA FONDATA SUL LAVORO – IMMAGINI DI LOTTE, SFRUTTAMENTO ED EMANCIPAZIONE DI LAVORATORI E LAVORATRICI”.
Qui il regolamento del Premio Giacomo Bazzi 2018,
qui la scheda di iscrizione al Concorso,
qui l’informativa sulla privacy.

Sull’incidente mortale al porto industriale

Due lavoratori non sono tornati a casa perché il lavoro li ha portati via. Sono morti dentro una cisterna, la stessa occupazione che in meno di 3 mesi ha già portato via 5 operai in Italia. Vogliamo porgere le nostre più sentite condoglianze alle famiglie ed ai colleghi delle vittime e pretendere con loro che venga fatta luce al più presto sulle cause e sulle responsabilità di questa perdita ingiustificata. Da troppi anni ci raccontano che le morti sul lavoro sono in calo: non è vero. Se escludiamo le morti su strada connesse all’attività lavorativa, i dati parlano di una realtà ben diversa. Solo lo scorso anno, quello della ripresa, i decessi sono aumentati del 5% – ben oltre la crescita del PIL, ferma all’1,5%. La verità è che di lavoro non solo si continua a morire, ma che le generali condizioni di sicurezza non sembrano essere migliorate. Questi dati scontano la sempre più scarsa capacità di controllo dello Stato sul rispetto delle norme di sicurezza sui luoghi di lavoro. Inoltre il perenne ricatto del lavoro a tutti i costi porta i lavoratori a denunciare sempre meno il mancato rispetto delle norme di sicurezza per evitare di perdere la propria fonte di sostentamento. Questo è  il paese del “jobs act”, dove i lavoratori sono sempre più deboli di fronte ai datori di lavoro, dove però i primi muoiono ed i secondi, nonostante tutto, si lamentano.

Francesco Renda
Segretario Federazione Livornese Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea