Che accade in Libia?

di Domenico Moro – Economista PdCI

Moisés Naim sulla prima pagina del Sole24ore ha definito “asse dei confusi” il gruppo, composto da Hugo Chavez, Daniel Hortega e Fidel Castro, che si rifiuta di denunciare il dittatore Gheddafi per il massacro di civili innocenti. Naim ha, però, scordato di includere un altri due “confusi” nella sua lista. Si tratta di Mike Mullen e Robert Gates, rispettivamente capo degli Stati Maggiori Riuniti e ministro della Difesa statunitensi. I due, come riportato da Rampini il 3 marzo, hanno “persino negato che esistano prove sul fatto che Gheddafi abbia usato aerei ed elicotteri contro la popolazione”.
Eppure, il 24 febbraio il Sole24ore aveva titolato: “Fosse comuni a Tripoli, paese spaccato”, Per l’emittente al-Arabiya i morti sarebbero già10mila, secondo altre fonti un migliaio”, e il 27 febbraio: “Bombe su tripoli, 250 morti, l’aviazione colpisce i manifestanti – Il vice ambasciatore all’Onu: genocidio”. Quella che doveva essere la prova provata, il video del cimitero delle fosse comuni mostrato per giorni a mezzo mondo, si è rivelato essere vecchio e inerente ai lavori di ristrutturazione del cimitero, come precisato dall’inviato della Stampa il 26 febbraio.

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Se non Ora Quando?

   
Care compagne e compagni,
come vi avevo anticipato le associazioni  e i partiti che avevano dato vita alla giornata del 13 febbraio (la grande manifestazione alla Terrazza Mascagni) hanno deciso di costituirsi, in seguito all’appello nazionale, in un comitato permanente al quale come Federazione della Sinistra abbiamo aderito.

E’ nato così anche a Livorno il comitato “Se non ora quando”. Non dimentichiamoci che l’obiettivo è quello della difesa dei diritti delle donne (ma non solo), prima come persone per la loro dignità, contro una cultura che ha come parole d’ordine “mercificazione” e “consumismo”,  ma anche in difesa del lavoro e della libertà di informazione.


La vera sfida è quella di promuovere una nuova cultura e una nuova mentalità affinchè essere donna e essere uomo significhi crescere nella nostra società secondo percorsi differenti, ma con pari dignità.
Il percorso è confluito nella costruzione di un momento che vuole essere anche di festa, ci ritroveremo infatti l’otto marzo  dalle ore 20.00 al teatro di Villa Corridi, ora The Cage Theatre, per stare insieme, riflettere e …..divertirci.
Cerchiamo noi della Federazione della Sinistra di essere numerosi.
Vi allego la locandina.

Saluti comunisti

Tiziana Bartimmo

 

GIOACCHINO GENCHI

SABATO 26 FEBBRAIO APPUNTAMENTO
GIOACCHINO GENCHI PRESENTERA’ IL SUO LIBRO ” IL CASO GENCHI. Storia di un uomo in balia dello Stato”
alle ore 17.30 a Livorno – Centro artistico “Il Grattacielo” Via del Platano

Problema Porto: caso Piccini

Ormai appare definitivamente superata l’ipotesi Piccini, anzi ipotesi alternative appaiono più o meno concrete e si rincorrono notizie che ci danno per certe concertazioni fra Rossi e Matteoli che passano per Livorno.

Resta un dato di fatto: Roberto Piccini non farà i due mandati che la legge prevede e che normalmente vengono fatti salvo che non vi siano atti gravissimi, il Ministro ha superato la legge 84 e si è inventato il criterio della rotazione degli incarichi, ha addotto motivazioni carenti, quindi l’esclusione appare illegittima…ma nemmeno più la città, o meglio tutti quelli che la destra voleva fortemente legati a un sistema di rendite di posizioni, è riuscita difendere questa nomina.

Si volta pagina: quel che deve restare è che la compagnia Portuali in questi anni è riuscita nella tenuta dell’occupazione e nel reinvestire gli utili che derivavano dal lavoro….non so se le grandi famiglie economiche che operano sul porto che tanto hanno avuto dal territorio hanno restituito a questo territorio..

A questo punto se il porto rappresenta il 21% del PIL di questa città bisognerà che il progetto di innovazione e rinnovamento partito anche con la discussione in Consiglio Comunale, e che porta la firma di Piccini, vada avanti : strutture, infrastrutture, il rapporto della città con il porto, quindi anche strumenti urbanistici e siccome è alto livello di coinvolgimento del rapporto della città con la regione sarà bene che Rossi torni a fare gli interessi della città.

La realizzazione del progetto, gli stati di avanzamento dei lavori saranno l’unica cartina di tornasole con cui giudicare chi dovrà solo fare gli interessi del porto e della città e dimostrare una capacità di governo e soprattutto una difesa dei livelli occupazionali.

Non riduciamo la questione a una guerra di potere, facciamo chiarezza sulle posizioni, non lasciamo angoli oscuri che sottolineano livelli sotterranei di decisioni……altrimenti ci resta solo da sperare nella statua della madonna e chissà che non abbiano pensato di metterla lì apposta.

Per la Federazione della Sinistra Tiziana Bartimmo