FESTA COMUNISTA 2009

    Evento:    FESTA COMUNISTA,

Serata iniziale d’apertura con ristorante e karaoke

Inizio: lunedì 24 agosto alle ore 20.00
Termina: lunedì 31 agosto alle ore 24.00
Luogo: Circolo Arci di Coteto, Via Campania 88

“Ferragosto in Piazza”

Bellissima serata in Piazza Garibaldi per “Ferragosto in Piazza”, prima tappa delle feste “nomadi” che PRC-PDCI hanno organizzato per questa seconda metà di agosto.
La scelta dei quartieri popolari, e tra questi quello della zona Garibaldi, per ribadire con i fatti che i quartieri escono dalla paura e dall’isolamento solo se sono vissuti fino al midollo dai propri abitanti e dalla città.
L’iniziativa ha riscosso un successo insperato per presenze, visibilità e valore politico.
Un centinaio di persone hanno partecipato alla braciata popolare, un pienone inaspettato che ha costretto a lasciar andare via decine di persone, attratte dalla simpatica novità e dalla piazza pavesata di falci e martello e bandiere rosse che offriva un colpo d’occhio suggestivo.
Il serpentone dei tavoli, schierato alle spalle protettive dell’Eroe dei Due Mondi, ha ospitato un pezzo autentico di anima popolare del quartiere, della città e non solo.
E la piazza – stupenda al tramonto – è stata generosa regalando uno sguardo nuovo su uno degli angoli più belli di Livorno, quasi facendo dimenticare le ragioni politiche della scelta del luogo.
Poche ore sono bastate a far risbocciare la connessione sentimentale dei presenti con questo pezzo di città e con la sua storia di vivace tradizione comunista e di combattiva anima antifascista.
In questo ha dato indiscutibile una mano la tastiera e la voce di Emanuele Bernardeschi, che ha interpretato con grande passione il meglio del repertorio della canzone popolare passata e presente, raccogliendo l’apprezzamento di molti abitanti e di chi si è trovato a passare di là.
Alla fine commozione e felicità, coscienti di aver passato una serata che ha spezzato una lontananza e che ha ridato una certezza d’acciaio: qui dentro, come nel ‘21-‘22 i fascisti faranno parecchia fatica ad entrare.
Un sentito ringraziamento va ai compagni e alle compagne del “Chico Malo” e del “Refugio” che hanno dato il loro prezioso contributo all’organizzazione della serata.
Da domani – 18 agosto – e fino al 23, l’appuntamento è in Borgo Cappuccini 276, per l’iniziativa “Borgo in Festa” fortemente voluta dal Circolo ARCI Borgo, insieme sempre a PRC e PDCI, per coniugare, ancora una volta, buona cucina, temi importanti di attualità locale e nazionale e la presenza in un altro quartiere popolare importante della città.
 
Livorno, 17 agosto 2009
 
                                                                                                                            Ufficio stampa PRC-PDCI

FESTA REGIONALE DI LIBERAZIONE 5 AGOSTO – 16 AGOSTO 2009 – ROSIGNANO SOLVAY

         programma-festa-2009

MERCOLEDI’ 5 AGOSTO

Ore 19,30 : Apertura della Festa
■ Spazio Dibattiti

Ore 21,30 : “Progettare l’alternativa al declino industriale Italiano”

Partecipano :
Bruno Casati – Comitato Politico Nazionale del PRC
Alessandro Favilli – Capo Dipartimento Politiche Industriali del PRC
Paolo Graziani – Segreteria CGIL Toscana
Alfredo Strambi – Direzione Nazionale PdCI
Coordina : Alessandro Trotta – Segretario della Federazione PRC di Livorno Leggi tutto “FESTA REGIONALE DI LIBERAZIONE 5 AGOSTO – 16 AGOSTO 2009 – ROSIGNANO SOLVAY”

Video: Documento Liberazione 07

Un Sogno lungo una speranza i più bei filmati degli anni 70

Di Sergio Spina

Voce di Alberto Maria Merli

 

LIBERAZIONE

 

Gli anni 70 videro il sogno di un mondo diverso, più giusto, migliore affacciarsi alla realtà fin quasi a conquistarla. Furono quegli anni spettatori di una gigantesca rivoluzione, un movimento grandioso che prese in mano direttamente tutti i temi della politica sconvolgendo schemi tradizionali e portando alla luce le contraddizioni di una società che non voleva accettare le profonde istanze di cambiamento che venivano dalla gente: non solo in Italia, ma soprattutto in Italia dove il movimento di massa autonomo, praticamente forte, fu capace di imporre idee e modelli di società tra i più avanzati che il Novecento abbia conosciuto.

Liberazione 2007

Giovani Comunisti: intervista a Simone Oggionni

di Simone Oggionni*

1.      Partiamo dalla fase politica, dall’evento più caldo: il G8. Spostato all’Aquila per propaganda politica, rischia sempre più di diventare una semplice passerella di leader politici, visto anche le recenti pubblicazioni del Guardian e del resto della stampa estera…
 
Il vertice del G8 dell’Aquila è lo specchio di un mondo che non c’è più. Il mondo è cambiato totalmente dal primo vertice del 1975; è cambiato a tal punto che concordo con quanti sostengono che sia praticamente impossibile assumere decisioni vincolanti in un consesso dal quale risultano estromessi grandi Paesi e grandi potenze come la Cina, l’India, il Brasile, la stessa Unione Europa in quanto tale. Anche per questo è sempre più illegittimo e, nella misura in cui riesce a funzionare, è dannatamente dannoso, perché le linee guida in politica economica (il trend di privatizzazioni e svendita dei diritti e del patrimonio pubblico) e ambientale vengono anche da qui, dalle scelte dei G8.
Per quanto riguarda il Guardian e la polemica con Berlusconi, come dare torto a chi registra che l’Italia è al 55° posto nella lista dei Paesi meno corrotti, dietro Pakistan, Azerbaigian, Senegal e Sierra Leone? Il nostro è un Paese ormai totalmente privo di credibilità internazionale, guidato da un presidente del Consiglio che concepisce la politica soltanto in questi termini: vantaggio personale, difesa degli interessi dei poteri forti, propaganda.
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III. CHE GUEVARA – Inchiesta su un mito: Morte di un guerrigliero

          


CHE GUEVARA – Inchiesta su un mito
PARTE III: Morte di un guerrigliero

di Roberto Savio

Riprese filmate di Franco Lazzaretti e di Giorgio Attenni, Antonio Eguino, Aldo Scarpa.
Hanno collaborato: Danilo Baroncini, Dina Nascetti, Epedocle Maffia.
Montaggio di Luciano Benedetti.

Documentario inedito in tre parti realizzato da Roberto Savio (giornalista, corrispondente della RAI per l’America Latina) nel 1972.

Un’inchiesta sul Che con intervista al soldato che lo uccise.