Presidio per il lavoro pubblico

Francesco Renda (segretario del PRC livornese) parla con Fulvia Damiani (segreteria della Funzione Pubblica CGIL Provincia di Livorno) di lavoro pubblico, in questi giorni argomento particolarmente importante. L’occasione è un presidio organizzato da Rifondazione di fronte all’ospedale di Livorno per chiedere il potenziamento dei servizi pubblici tramite assunzioni, contratti a tempo indeterminato, internalizzazione dei servizi dati ai privati con assorbimento dei lavoratori, miglioramenti salariali; parte di una campagna nazionale del nostro partito sul tema. Pochi giorni fa la CGIL assieme a CISL e UIL ha messo in campo uno sciopero nazionale del pubblico impiego chiedendo assunzioni, lotta al precariato, sicurezza e rinnovi dei contratti, e Fulvia Damiani spiega i motivi della mobilitazione e il quadro della situazione.

Sulla bagarre in Senato durante la modifica ai decreti Salvini

Si discutevano in Senato modifiche agli ignobili decreti salviniani quando un esponente del governo ha chiesto che si ponesse la fiducia, constatando che con i numerosissimi emendamenti presentati dalla destra razzista non si andava avanti. A quel punto la destra ha inscenato la solita bagarre, vomitando parole come quelle secondo cui la “cancellazione” dei decreti “sicurezza” va contro l”identità italiana” e il nuovo disegno di legge è per spacciatori, clandestini e terroristi. Una ennesima prova di quanto la destra fascista sta portando avanti il suo disegno razzista e di emarginazione totale, una lotta ai poveri.

…La Russa, presidente di turno al Senato, ha sospeso la seduta, abbandonando lo scranno della presidenza e rimandando così a nuovi lidi la possibilità di processare i decreti già passati alla Camera. E’ intollerabile che dalla prima legge Martelli, passando dalla Turco-Napolitano alla Bossi-Fini, si sia sempre portato avanti la disumanità, l’emarginazione, leggi sempre più lesive dei diritti umani , non tenendo mai conto che quei “clandestini” erano e sono bambini, donne e uomini costretti ogni anno che passa ad abbandonare le loro terre, le loro case, la loro storia a causa delle bombe, delle dittature, della povertà.

C’è bisogno di un cambio di passo sostanziale e duraturo, consapevoli che le migrazioni sono un fatto strutturale e che nessuno, nemmeno i fascisti di prima, seconda e terza generazione potranno fermarle, per quanto chiuderanno i porti, continueranno a produrre leggi inique, costruiranno nuovi campi per rinchiudere esseri umani, regaleranno ai vari dittatori sanguinari milioni di euro per bloccare i profughi, ma il desiderio di vita e di libertà sarà sempre più forte di tutti i muri ed i fili spinati. La sinistra “democratica” deve ribellarsi ai diktat della destra ma anche alle perplessità, all’interno del governo, dei 5stelle, (ricordiamoci cosa pensava Di Maio sulle ONG salvapersone , per lui erano i “taxi del mare”), cominciare a ricostruire il tessuto umanitario di accoglienza, di attenzione sanitaria, di percorsi inclusivi.

Noi continueremo a portare l’attenzione sui corridoi umanitari, unica possibilità per evitare morti in mare o ai confini balcanici, a chiedere il ripristino degli SPRAR, la cancellazione della Bossi-Fini, ultima legge contro esseri umani in gravissima difficoltà; continueremo a chiedere che i governi lottino contro la povertà e non contro i poveri!

Mariella Valenti
Responsabile immigrazione federazione livornese Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea

C’è bisogno di più pubblico, subito!

Presidio a Livorno sabato 19/12 dalle 11:00 di fronte all’ingresso principale dell’ospedale (Viale Alfieri)!

La pandemia ha rivelato gli effetti devastanti del ridimensionamento del pubblico sulla vita delle persone e sul sistema paese.

Se il naufragio non è stato totale lo si deve a ciò che di servizio pubblico è rimasto e all’abnegazione dei lavoratori e lavoratrici che con il loro impegno hanno sopperito alle grandi carenze strutturali e di organico prodotte da trent’anni di neoliberismo: tagli, ridimensionamenti, privatizzazioni, riduzione di personale e stipendi, svilimento delle professionalità, delegittimazione e svalorizzazione del ruolo sociale delle lavoratrici e dei lavoratori pubblici.
Ciò che è stato non si deve ripetere!
Occorre un grande potenziamento della sanità, della scuola, dei trasporti e dei servizi alla persona utilizzando a tal fine la gran parte delle risorse del recovery fund.

Le lavoratrici e i lavoratori hanno mostrato di essere il pilastro del sistema e di poterlo essere ancora di più in un pubblico rafforzato e rinnovato. Per questo sono necessari:

# Assunzione di 500 mila lavoratrici e lavoratori stabili e consistenti aumenti salariali in tutti i settori della pubblica amministrazione per avvicinare l’Italia agli standard europei
# Reinternalizzazione dei servizi esternalizzati e ritorno nel Pubblico dei servizi dati in appalto con riassorbimento del Personale coinvolto
# Cancellazione di tutte le forme di precarietà e ripristino del contratto a tempo pieno e indeterminato come norma in tutti i comparti della P.A.
# Rigetto dei tentativi di rendere strutturale la “didattica a distanza” con la sua assimilazione allo smart working e al tele-lavoro.
# Eliminazione nella P. A. di tutti gli ostacoli occupazionali, professionali e salariali alla piena parità di genere
# Partecipazione dei lavoratori e delle lavoratrici all’organizzazione di uffici e servizi, prevedendo forme certe di partecipazione degli utenti.

+ LAVORO PUBBLICO = + DIRITTI

Lettera aperta di Rifondazione al Prefetto di Livorno sulle RSA

In questi giorni il Partito della Rifondazione Comunista – Federazione di Livorno ha inviato una lettera al Prefetto, nella sua veste di Commissario Territoriale di Governo, riguardante la tragedia delle Residenze Sanitarie Assistite colpite gravemente nella regione dalla pandemia di coronavirus, anche in previsione di una terza ondata.
L’iniziativa è parte di una campagna regionale del PRC sulla questione sanità, solamente agli inizi, che ha visto la stessa lettera inviata anche al Presidente della Regione, all’Assessore alla Sanità e all’Assessora alle Politiche Sociali, oltre ad una serie di conferenze e comunicati stampa in ogni provincia.
Nella gestione di questa seconda ondata pandemica sono venuti al pettine nodi irrisolti dopo la prima: in particolare la mancanza di un adeguato reclutamento del personale necessario e la mancata realizzazione di una seria programmazione dopo la prima, già devastante, ondata.
Come noto la Toscana è una regione in cui è forte la presenza di anziani (25% della popolazione), dei quali 114.000 sono non autosufficienti e 14.000 sono in RSA. La diffusione del virus nelle RSA toscane e livornesi dimostra che è fallito il modello attuale di privatizzazione di queste strutture.
Riteniamo che nel piano regionale di spesa delle risorse del recovery fund si debbano prevedere:
– l’avvio di una riqualificazione dei servizi di cura territoriali con un potenziamento dei servizi di cura e di assistenza domiciliari integrati con una vera “ospedalizzazione” a casa, con le risorse umane necessarie
– la revisione del sistema di accreditamento regionale per le RSA e RSD e adeguate misure di verifica e controllo sulle stesse; – un diverso modello di gestione delle strutture sociosanitarie territoriali prevedendo un processo di ripubblicizzazione e nuove forme di tutela per i lavoratori del settore.
Il tutto con un indirizzo che punti alla residenzialità delle persone fragili, disabili e anziane ove possibile. Si deve cambiare rotta rispetto alle politiche sanitarie degli ultimi decenni, strutture adeguate alle esigenze dei cittadini con la dovuta strumentazione, più personale medico e paramedico affinché tali tragedie non si ripetano.



Partito della Rifondazione Comunista – Federazione di Livorno

Più pubblico = più diritti!

Stamane, a portare il nostro supporto ai lavoratori pubblici in sciopero per lavoro in sicurezza, stabilizzazione del precariato, rinnovo del contratto nazionale. Per noi è essenziale una reinternalizzazione dei servizi pubblici.
Più pubblico = più diritti… Rifondazione c’è!

Rifondazione Comunista a sostegno dello sciopero dei dipendenti pubblici

Rifondazione Comunista sostiene con forza lo sciopero dei dipendenti pubblici indetto da Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl per mercoledì 9 dicembre contro gli attacchi dei soliti soloni che dall’alto di “cattedre” ben remunerate contrappongono, falsando i dati sugli aumenti proposti dal governo, i dipendenti pubblici ai privati, gli stabili ai precari.

E’ la solfa riproposta da anni il cui risultato reale non è togliere a chi sta un po’ meglio per dare a chi sta peggio, ma peggiorare le condizioni e ridurre i diritti di tutte/i.
I problemi veri del lavoro autonomo lasciato solo e dei precari con retribuzioni e diritti indegni di un paese civile non si risolvono colpendo ancora lavoratrici e lavoratori con stipendi quasi fermi da 13 anni.

Togliere qualcosa ad un dipendente pubblico che guadagna poco più di mille euro non aiuta il precario che ne guadagna un po’ meno.

Il problema è assumere i precari, garantire salari dignitosi a tutti, pubblici e privati, far ripartire l’economia e contrastare l’emergenza sanitaria con più sicurezza.

La lotta dei dipendenti pubblici è sacrosanta perché sono i meno pagati d’Europa, lavorano con organici ridotti, con mezzi e strutture inadeguate e, nel mezzo dell’epidemia mancano ancora delle condizioni di sicurezza per svolgere funzioni fondamentali per la tutela dei cittadini.
La loro lotta parla di un’emergenza che riguarda tutto il paese reso fragile da anni di tagli di tutto il sistema pubblico, dalla sanità alla scuola, dai vigili del fuoco ai Comuni, dalle amministrazioni centrali a quelle periferiche.
E’ ora di abbandonare le ubriacature mercatiste e il primato dei profitti insensibili alla vita delle persone e investire la maggior parte delle risorse disponibili per ricostruire un pubblico all’altezza dei bisogni del paese.
E per disporre del massimo di risorse necessarie e invertire la tendenza all’aumento delle disuguaglianze si tassino finalmente le grandi ricchezze a partire da un milione di euro in su.

Restituire valore e dignità ai pubblici dipendenti e incoraggiare in loro un forte senso del ruolo pubblico è fondamentale per il miglioramento della qualità dei servizi e dei diritti dei cittadini.

Per questi motivi saremo presenti in tutte le iniziative promosse nella giornata di sciopero con le nostre proposte:

  • consistenti aumenti salariali per tutti i dipendenti pubblici,
  • assunzioni di almeno 500 mila lavoratrici e lavoratori;
  • stabilizzazione di tutti i precari con contratti a tempo pieno e indeterminato;
  • reinternalizzazione di tutti i servizi affidati a privati.
    Il governo cambi rotta e ascolti le lavoratrici e i lavoratori!

Segreteria della Federazione Livornese
Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea