Consiglio Comunale di Rosignano, una sola parola: DIMISSIONI!

Quanto accaduto è chiaro.
Alcuni personaggi, sfruttando vigliaccamente il voto segreto, appartenenti alla maggioranza in Consiglio Comunale targato Partito Democratico, hanno scelto (con forza determinante per l’elezione) come vice Presidente del Consiglio Comunale di Rosignano Marittimo un personaggio dell’estrema destra locale.
Il fatto politico è grave.
I responsabili si dovrebbero semplicemente dimettere dal Consiglio Comunale.
Questo è il minimo.
Il PD faccia analisi interna.
Dove sono coloro che si dichiarano di Sinistra!
Tirate fuori la voce e discutete nel vostro partito.
Se viene permessa una cosa del genere, cosa significa allora essere un partito antifascista?
Antifascisti lo si è sempre, altrimenti non lo si è.
Mantenere una certa ambiguità, rimanere nel grigio, è la peggiore posizione possibile.

Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea
Circolo di Rosignano Marittimo

Solidarietà agli studenti vittime dell’aggressione fascista a Firenze

La federazione livornese del partito della Rifondazione Comunista esprime la propria solidarietà ai ragazzi che il 14 giugno, dopo aver partecipato ad un’iniziativa sindacale a Firenze, sono stati vittime di un’aggressione fascista.
E’ un evento che addolora ma purtroppo non stupisce: la presenza in diverse città toscane di sedi di movimenti che si richiamano al fascismo, una ideologia basata su violenza e sopraffazione, e la tolleranza nei loro confronti da parte delle istituzioni, non può che produrre questi frutti avvelenati.
Di fronte all’evidenza dell’insostenibilità globale del capitalismo, forse tra chi vuole mantenere lo status quo c’è chi pensa che la presenza di gruppetti di picchiatori fascisti possa tornare utile per intralciare e minacciare chi vuole costruire un sistema basato su uguaglianza, solidarietà e giustizia sociale; da parte nostra non ci stancheremo mai di mettere in luce il ruolo di “utili idioti” del capitale svolto da fascisti e razzisti di ogni risma.

La segreteria della federazione livornese di Rifondazione Comunista

Solidarietà all’A.N.P.I da parte di Rifondazione di Livorno

 

  • Antonio Parenti *

 

Il dipartimento cultura della Federazione di Rifondazione Comunista di Livorno esprime piena solidarietà all’A.N.P.I. Nazionale in difesa dell’azione compiuta dai G.A.P. in via Rasella e ritiene quell’azione un atto legittimo di “azione di guerra” contro le forze nazifasciste che occupavano il Paese e tiranneggiavano il popolo Italiano.
La risposta alla violenza dei nazisti e dei fascisti non poteva che essere la lotta armata e le  forza partigiane erano inquadrate dentro il C.L.N che traeva la sua legittimità dai partiti antifascisti, dai governi delle forze alleate, Stati Uniti, Unione delle Repubbliche Sovietiche e dalla Gran Bretagna.
Il tentativo di alterare ancora una volta la verità storica, per giunta ribadita in sede giuridica da due sentenze emesse dalla Corte di Cassazione, si inserisce in un contesto in cui gettare discredito sui protagonisti della Liberazione d’Italia che aprì la strada alla Democrazia nel Nostro paese, si rivela strumentale alla manomissione in corso d’opera della Carta Costituzionale scaturita da quella lotta, che trova nella classe politica oggi al potere, pieno consenso.  Per questo un grazie ai Partigiani che morirono a migliaia per cacciare i nazisti dal nostro suolo Italiano e grazie di aver ridato dignità al nostro paese contro la bruttura della dittatura Fascista e dei suoi errori!

DOC. dell’ANPI Nazionale (clicca per scaricare)

 

Antonio Parenti – Resp. dip. cultura PRC Livorno

L’ultimo saluto a Vittorio Cioni

 

  • Comunicato stampa

 

V. CioniBasta dare una breve lettura ai Suoi trascorsi, ai Suoi impegni nel sindacato, nella politica e per ultimo ma non certo per importanza, nell’ANPI, per capire quanto la scomparsa di Vittorio Cioni rappresenti una grave perdita per tutti coloro i quali credono nei valori e nei principi fondanti della democrazia e dell’antifascismo.
Il Partito della Rifondazione Comunista saluta con profondo rispetto il compagno ed il Presidente dell’ANPI che ci ha lasciato prematuramente all’alba di ieri (martedì 25 giugno, ndr.).
Oltre a ricordarlo con immutata stima, vorremo ringraziarlo per aver trasmesso, attraverso l’impegno che lo ha visto alla guida dell’ANPI provinciale, quei principi e quei valori antifascisti che proprio grazie alla sua integrità etica e morale non verranno mai dispersi ma bensì rilanciati con crescente determinazione.

PRC – Federazione di Livorno

Sul mausoleo a Graziani…

 

  • Tiziana Bartimmo *

 

 

E’ veramente inconcepibile che i soldi pubblici siano serviti a costruire un monumento del genere, evidentemente la vigilanza della società civile su questi fenomeni è insufficiente. la lotta al fascismo oggi non deve essere considerata una battaglia di retroguardia, purtroppo sono sempre più frequenti nel nostro paese azioni squadriste di organizzazioni neofasciste, assistiamo al proliferare di Casa Pound e a manifestazioni nazifasciste, anche sabato ce n’è stata una a Roma.
Oggi il fascismo si gioca ad es. sulla pelle dei migranti. Il 13 dicembre 2011 abbiamo visto che in queste degenerazioni non c’è niente di innocuo, due cittadini senegalesi sono stati uccisi da un simpatizzante di casa Pound. Più lo stato nega diritti ai migranti più il fascismo si rafforza, il terreno su cui lavorare per contrastare il fascismo è quello dei diritti. Il fascismo non può essere trattato come qualsiasi altra idea. Non si può applicare la par condicio: i partigiani hanno salvato l’Italia, i repubblichini di Salò la volevano demolire, la storia non è uguale. Dobbiamo schierarci sempre con i valori democratici e con la lotta partigiana e oggi essere partigiani vuol dire anche essere dalla parte dei diritti civili e inviolabili dell’essere umano. Leggi tutto “Sul mausoleo a Graziani…”

Contestazioni sulla celebrazione della battaglia di El Alamein: comunicato stampa

 

  • Comunicato stampa del 29 ott.’12

 

 

I fischi e la contestazione ieri avvenuta durante le celebrazioni della battaglia di El Alamein all’indirizzo del Ministro Di Paola non ci meravigliano ed anzi appaiono condivisibili.
I Giovani Comunisti hanno da sempre, come è noto, contestato detta celebrazione mai contro i singoli militari ma contestando i vertici militari di strumentalizzare tristi pagine della nostra storia e dei nostri morti, confermiamo oggi la posizione, come ribadiamo tutta la nostra contrarietà alla partecipazione alle missioni internazionali patrocinate da NATO e Stati Uniti.
Il punto odierno non è pero, noi crediamo, nel merito della celebrazione  e dei conflitti in atto quanto semmai sul come esse, le celebrazioni di ieri, si sono svolte.
La vicenda dei marò italiani detenuti in India è una triste pagina che pero ci da il senso del nostro Paese.
Per motivi di tempo non staremo a discutere sulla legittimità dell’azione che essi svolgevano sulla nave prima dell’arresto, il punto è che essi sono stati inviati a difesa di una nave commerciale italiana in acque dominate dalla pirateria.
Al momento dell’incidente non doveva essere permesso alla nave di spostarsi dalle acque internazionali a quelle indiane, ciò ha permesso che i due italiani venissero arrestati.
Dopo mesi di carcerazione ancora oggi non siamo in grado di sapere quali saranno gli sviluppi di questa articolata e triste vicenda.
Ci sarebbe stato bisogno di ben altra azione diplomatica, risolutiva, e a monte di ben altra direzione al momento dell’incidente.
Il clima presente nelle forze armate italiane è comprensibile e non può essere sottaciuto come elemento limitato e occasionale, noi crediamo altresì che i fischi di ieri siano il sintomo e la manifestazione pubblica, non isolata, di parte rilevante del nostro esercito e di parte cospicua della nostra società.
Come vediamo bene, anche da questa vicenda, la credibilità e il peso del nostro Paese non sono variati in maniera sostanziale con il Governo Monti che anzi ha amplificato e radicalizzato la crisi economica e la transizione verso condizioni di vita peggiori della nostra società.
Nel manifestare tutta la nostra solidarietà ai lavoratori marò italiani, e nel registrare drammaticamente come periodicamente la lista dei morti tra le fila dei militari impegnati nelle missioni all’estero si allunga, esprimiamo la nostra vicinanza alla famiglie e ai cari che quelle morti hanno subito.
Nel ribadire la nostra contrarietà rispetto alla partecipazione dell’Italia alle missioni militari oggi in essere, ma anche future se non in caso di difesa come sancito dalla Costituzione repubblicana, lavoreremo come di consueto alla costruzione di un Paese equo e giusto, per dare al nostro popolo quel benessere che si merita.

Niccolò Gherarducci
Coordinatore Giovani Comunisti Livorno
Resp. Organizzazione e Comunicazione PRC Livorno