Segretario del Partito o Partito del Segretario?

di Enzo Jorfida

E’ questo l’interrogativo che sorge quando si assiste alla personalizzazione della politica. E mentre nel primo caso la Politica si scrive con la “P”,nel secondo caso la scrivo con la“p”. L’americanizzazione del modo di fare politica sta anche in queste modalità. Tutto dipende dal “capo”,anche il Partito, che così non cresce, diventa solo un”ripetitore” del verbo del “capo”.
Si vuol far passare l’idea, già presente nel corpo elettorale sia di destra che di centro, che quando il “popolo” vota. si tratti di un Comune, di una Regione o Provincia, dello Stato o di un Partito, non ha importanza il “collettivo” (consiglio comunale, provinciale o regionale, del Parlamento o di un organismo di Partito) ma bensì l’individuo che sarà posto al vertice di quell’organismo collettivo, che nei fatti viene depauperato dei suoi compiti, prerogative, piccole o grandi che siano.
Il “comune” scompare e prevale, solo e in solitudine,“l’io”.
No, non è questo quello che abbiamo deciso al momento di costituire il PRC, prima Movimento per la Rifondazione Comunista e poi Partito della Rifondazione Comunista.

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