Lunedì 7 agosto dalle 19:00, presidio di fronte al Porca Vacca contro i licenziamenti

porca_vacca2 porca_vacca3 porca_vacca4 porca_vaccaLunedì 7 agosto dalle 19:00 ci sarà un presidio di fronte al “Porca Vacca” di Livorno. Invitamo tutta la cittadinanza a farsi sentire!

Assieme a tante e tanti livornesi, noi c’eravamo a febbraio, quando si protestava per una dipendente sospesa per un “like” su un contenuto Facebook sgradito ai padroni. C’eravamo a luglio quando lavoratori e lavoratrici si sono mobilitati contro gli atti discriminatori e intimidatori, i mancati inquadramenti e il mancato riconoscimento degli straordinari.
E ci saremo lunedì, per sostenere le vittime dei licenziamenti ritorsivi!

questo il comunicato degli Ex lavoratori licenziati Porca Vacca:

Noi lavoratori e lavoratrici del fastfood Porca Vacca che siamo stati licenziati il 31 luglio 2017, con questa lettera aperta vogliamo sensibilizzare tutta la nostra città sul vergognoso trattamento che i vertici aziendali ci hanno riservato. Non abbiamo fatto altro che rivendicare il rispetto della dignità e dei diritti di noi lavoratori.

Dallo sciopero di febbraio a oggi l’azienda ha licenziato tutti i lavoratori iscritti al sindacato e le nostre rappresentanze. Per questi motivi abbiamo deciso di indire un’assemblea pubblica dove chiediamo la solidarietà e la partecipazione di tutte le organizzazioni sindacali, delle forze politiche attive sul territorio, e di tutti i lavoratori e cittadini perché vogliamo dire basta alle aziende che sfruttano la crisi occupazionale della nostra città, offrendo lavoro a condizioni inaccettabili. Serve un dibattito vero su cos’è diventata l’offerta lavorativa in una città con una grande emergenza occupazionale, dove molti datori di lavoro, sfruttano la fame di salario offrendo condizioni inaccettabili.

La carenza di lavoro in questa città non può aprire le porte a uno sfruttamento senza regole e senza limiti.

Vi aspettiamo lunedì 7 agosto alle ore 19:00 davanti all’ingresso del Porca Vacca.

Ex lavoratori licenziati Porca Vacca

Raccolta materiali per il Donbass Antifascista

Forenza_donbassL’11 agosto c’è un concerto della Banda Bassotti a Viareggio. Invitano chi partecipa al concerto a portare generi di prima necessità (soprattutto cibo a lunga conservazione e medicine) che verrà poi portato con la Carovana Antifascista alle popolazioni del Donbass.
Per chi sta dalle nostre parti e l’11 agosto non va al concerto, ma volesse comunque contribuire alla raccolta di materiali, può portarli ogni pomeriggio da lunedì 7 a giovedì 10 presso il circolo Sorgenti di Via Modigliani – Livorno; ci occuperemo noi di fare arrivare venerdì alla Banda Bassotti il materiale.
Rifondazione Comunista partecipa con tante e tanti altri antifascisti alla Carovana della Banda Bassotti, ricorderete che per questa partecipazione a maggio il governo Ucraino chiese l’estradizione della nostra europarlamentare Eleonora Forenza accusandola addirittura di “terrorismo” per questa iniziativa concreta di solidarietà internazionalista!

Questo il materiale che invitiamo a portare al circolo Sorgenti, sulla base della lista diffusa dalla Banda Bassotti (e degli spazi a nostra disposizione per immagazzinamento / trasporto):
NO VESTITI!
Medicinali generici come antibiotici e aspirina, olio di semi o di oliva in latta o in plastica. Pappe per i neonati e le vitamine. Caramelle per i cuccioli e dolcetti per i veterani. Cereali, orzo da bere, riso. Latte in polvere. Tè. amuchina, Pasta Fissan. Cibo in scatola a lunga conservazione.

Vicini a Marcella, tacciano gli sciacalli

Rifondazione Comunista esprime la sua vicinanza a Marcella, l’attivista Asia-USB rimasta gravemente ustionata nell’incendio del suo alloggio nella torre della Cigna.
Lascia veramente senza parole che ci sia chi, come il PD, usa l’occasione di questo incidente per sortite sciacallesche contro chi è costretto alle occupazioni di immobili e per polemiche di bassa lega contro l’attuale amministrazione locale – che siamo i primi a chiamare in causa quando è il caso, ma che in questa occasione ci sembra davvero evocata a sproposito; anche se le amministrazioni avrebbero in questa situazione di emergenza abitativa uno strumento che a certe condizioni potrebbe evitare che i cittadini senza casa si pongano fuori legge, e cioè la requisizione. Troppo di sinistra, forse troppo rivoluzionaria?
Il PD, che ha amministrato la città fino al 2014, è come minimo corresponsabile dell’emergenza abitativa. Ha approvato cubature aumentando lo scandaloso rapporto tra case sfitte e famiglie senza un tetto. Non era e non è solo questione di mercato, ma di volontà politica, senza per questo mettere in dubbio il grande “dogma” della proprietà privata.
Ci sono stati e ci saranno i momenti per mettere in luce di chi sono le responsabilità politiche dell’assenza di risposte serie alle piaghe dell’emergenza abitativa, della disoccupazione, del precariato, dell’atrofizzazione delle politiche sociali, e allora chi oggi fa lo sciacallo se ne starà probabilmente con la coda tra le gambe; ma oggi per noi è soprattutto il momento di unire la nostra voce a quella di chi sta esprimendo solidarietà a Marcella e le augura una pronta guarigione.

Inaccettabili i licenziamenti al “Porca Vacca”

La vertenza del “Porca Vacca” è ormai diventata uno dei simboli della resistenza contro lo sfuttamento, la precarizzazione e l’arroganza che sempre di più sono protagoniste nei posti di lavoro ai tempi del job act. L’azienda ha da poco comunicato il licenziamento dei dipendenti che, lo scorso febbraio e luglio, avevano deciso di non restare inermi di fronte alle continue vessazioni che quotidianamente erano costretti a subire. Il motivo? di natura economica naturalmente! Peccato però che, già da un paio di settimane, l’azienda si fosse messa alla ricerca di nuovo personale per il proprio ristorante di Livorno.

Com’è possibile allora che senza vergogna ed alla luce di sole si menta così spuduratamente? Facile, la pura e semplice impunità totale! Impunità avallata dalla legge, Impunità nascosta dietro ai luoghi comuni sui lavoratori fannulloni (specialmente livornesi) Impunità dettata dalla subalternità totale dei diritti del lavoro al puro e semplice profitto. Perché in fin dei conti si sa… c’è la crisi e se non guadagnano gli imprenditori, non guadagnamo nemmeno noi… Peccato che gli imprenditori odierni abbiamo sempre meno a che fare con lo stile dei loro predecessori e che, il più delle volte, riescono ad avere reddito a sufficienza per sopravvivere quando falliscono, al contrario dei loro dipendenti.

Dobbiamo chiedere a gran voce che i lavoratori che oggi hanno licenziato vengano immediatamente reintegrati, non perché lo impone la legge ma perchè è giusto! Perché è inutile che i tanti porca vacca di turno si presentino con la loro pubblicità giovane e dianamica se io, mio fratello, mia figlia o tutti noi, abbiamo le vite distrutte dal nostro lavoro! Ci rimarebbe solo la soddisfazione di mangiare un panino moderno giovane e dimamico a qualsiasi ora del giorno e della notte, ma vuoi mettere quando non c’era il job act (e nemmeno tutti gli altri contratti precarizanti del PD) e ci mangiavamo il panino da Giovanni in via Ricasoli?