Sui traffici di rifiuti pericolosi a Livorno

Ci siamo, finalmente il bubbone è scoppiato. Tutta la città aveva il sospetto che qualcosa non andasse alla Lonzi Metalli. Una parte, naturalmente inascoltata, da anni cercava di far luce sulla vicenda, un’altra sapeva ma ha taciuto, un’altra ancora è responsabile. La giustizia farà il suo corso e speriamo possa farlo fino in fondo, analizzando anche tutti gli intrecci che, da aamps e Lonzi e dalla REA alla discarica di Scapigliato, passando per l’inceneritore, hanno reso i rifiuti una fonte illegittima di profitto.
In primo luogo sollecitiamo ed esigiamo immediatamente una valutazione di danno ambientale causato dal conferimento dei rifiuti pericolosi non trattati oggetto dell’inchiesta. Troppe volte la collettività è rimasta all’oscuro della pericolosità del proprio territorio e tutti noi abbiamo il diritto di sapere.
In secondo luogo occorre, da subito, agire sulla tutela dei lavoratori. La propaganda metterà in conflitto il diritto alla salute con quello al lavoro, un ricatto che chi ha in mano il potere non farà che riproporre nel solco del “lavoro ad ogni costo” che ci rende quotidianamente schiavi. Perché lavoro e salute sono in conflitto solo per l’arroganza di chi pretende il profitto ad ogni costo, anche contro la salute di tutti. Infine, ci rivolgiamo a chi, ricoprendo posizioni di responsabilità, resta sordo alle richieste ed alle sollecitazioni di quanti denunciano ed hanno denunciato questi giri di malaffare, affinché vengano ascoltati e non snobbati.
Nel frattempo è davvero deprimente leggere le considerazioni di chi, come il PD, ha voluto le privatizzazioni e messo il piedi la struttura attuale di gestione dei rifiuti, stracciarsi le vesti inorriditi. Ma lo sanno che i privati cercano profitto e non fanno beneficenza? Altrettanto deprimente è stata la reazione dell’attuale giunta. Se sono bastati 5 minuti per fare a meno di Lonzi Metalli e Rari, Nogarin non poteva intervenire prima? Invece di cercare trasparenza nella So.Crem, dove già c’era, come ha fatto a non attivarsi laddove trasparenza non sembra esserci mai stata?
Caro sindaco, a Livorno un’emergenza rifiuti esiste eccome! Perché i cittadini non vogliono essere rassicurati solo sullo spazzamento delle strade, ma anche sul conferimento dei rifiuti ed è proprio in questo secondo segmento che deve intervenire la mano pubblica. Se i rifiuti sono una risorsa lo siano per l’intera comunità e non per il pascolo di privati inseriti bene e con i giusti agganci.
 
Francesco Renda
Segretario Federazione Livornese Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea