Sulla “riforma” del Palio marinaro

 

  • di Marvin Trinca *

 

 

Alcuni giorni fa abbiamo letto l’articolo di Yari De Filicaia dove si parlava della “riforma del Palio”. Nell’articolo venivano riportate le seguenti parole: “Se si pensa di non coinvolgere i vogatori, come sta accadendo, si commette un errore: hanno voglia di partecipare, devono contare nelle decisioni finali”. Frasi belle da leggere, ma prive di ogni riferimento alle tante riunioni che i vogatori avevano fatto, realizzando anche delle proposte valide e soprattutto alternative all’idea degli accorpamenti paventati, poi consegnate all’ex assessore Claudio Ritorni. Ma  sembra evidente che nulla di tutto questo sia stato ascoltato e preso in considerazione. Quindi dobbiamo ricordare che, come al solito, la giunta comunale non ha intenzionalmente tenuto conto di chi vive con passione  questo mondo, aggiungendo che nel corso di questi anni non è stata fatta nessuna proposta seria per rilanciare e valorizzare questo sport carico di tradizioni culturali e sociali per la stessa Città, anzi si è  lasciato che la situazione arrivasse ad un punto di evidente degrado; basti vedere “l’emorragia ” di pubblico che ogni anno si rende sempre più visibile  in occasione di queste  gare remiere, e la poca promozione che viene fatta. Tutto questo ha portato alla disaffezione della città e dei cittadini verso questa disciplina sportiva che fa parte di una vera e propria cultura cittadina. La soluzione che la  Giunta propone sarebbe quindi rappresentata  da questi accorpamenti, che a parer nostro non risolverebbero alcuno dei veri problemi che da tempo affliggano questo sport. Non è stato tenuto conto neppure del parere di coloro che alla fine sono i protagonisti della stagione: i vogatori. Come scritto sopra, avevano proposto soluzioni alternative, idee che alla fine sono state messe di fronte ad un fatto compiuto. Nonostante abbiamo più volte provato a confrontarci con l’assessore allo sport, le nostre proposte hanno sempre trovato un muro formato da perplessità inspiegabili ed avverse a questo progetto. Un “prendere o lasciare” dal sapore amaro. Quindi ci sembra un po troppo scontato e tardivo ricordarsi ora di dar peso allo stato d’animo ed al pensiero dei vogatori. Perché nessuno ha pensato a questo prima di portare avanti questa “riforma del Palio”?  Le dimissioni di Claudio Ritorni non hanno fermato la volontà di portare avanti questo progetto. Il suo successore, Maurizio Bettini, ha manifestato la volontà e la convinzione di andare avanti seguendo la strada tracciata dallo stesso Ritorni, difendendo l’operato del suo predecessore con queste parole riportate sul Tirreno di Venerdì 22 marzo 2013: “La riforma del remo non sarà la migliore del mondo e come tutte le cose è perfettibile. Di certo era necessaria, e io non ho fatto altro che portare a compimento il progetto messo a punto due anni fa da Claudio Ritorni”. Ci troviamo di fronte ad un panorama estremamente confuso riguardo ad una situazione sulla quale, a nostro avviso, occorrerebbe fare chiarezza affrontandola con la massima trasparenza!  Si tratta di una questione “spinosa” che necessita di un dibattito serio,  e soprattutto con lo sguardo rivolto alla valorizzazione della realtà dei vogatori e delle cantine sociali.

* Capogruppo PRC alla Circ. 2