Uniti resistiamo, divisi cadiamo…

 

  • di Franco Frediani

 

Non mi capita molto spesso di rimanere a corto di argomenti, di scrivere e cancellare più volte ciò che vorrei scrivere tanto è forte il coinvolgimento che avverto… E’ uno di quei momenti in cui si dovrebbe “star zitti” ed ascoltare, o meglio leggere; magari cogliendo per intero l’essenza ed il significato che una semplice mail può portare con sé.  Voglio condividere “a cielo aperto”, con tutti coloro che leggeranno questo articolo, la profondità che si sprigiona dal contenuto di questa.

Non voglio aggiungere altro, non è il mio commento che da valore a ciò che leggerete…
(…Grazie Alessandro!)

Non ho avuto modo di dirvelo prima. Ma domenica mattina siete state/i grandissime/i. Ottimi interventi, interventi veri, sentiti, concreti, variegati: meglio di così non si poteva rappresentare quello che siamo e possiamo dare in questo passaggio difficile. Altro che pilotati! E chi ci pilota a noi? Non basterebbe il miglior Schumacher …   Abbiamo dato collettivamente una “lezione” di politica.  E vi devo ringraziare, perché mi avete fatto tornare la voglia – ultimamente un po’ sopita – di Crederci fino in fondo e di spendere ogni stilla di tempo e forza disponibile per provare a cambiare questa società “di merda”.
Vi ringrazio perché oggi stare in un partito come il nostro, è una scelta che sfiora l’eroico. Abbiamo passato anni veramente terribili che ci trovano ancora in piedi grazie alla vostra Determinazione ed al vostro entusiasmo. Ma anche all’unità che abbiamo saputo rafforzare tra noi. E a questo “eroismo” si deve rispetto. Bisogna togliersi tanto di cappello. Perché – si può dire quello che si vuole – ma noi in trincea ci siamo sempre stati.  Oggi poi subiamo incolpevoli parte dell’odio che la gente nutre nei confronti dei politicanti che hanno devastato il ns. paese (con la loro complicità perché qualcuno deve averli pur votati!!!!)
Ed in più – altro che casta!!! – qui siamo costretti a fare i salti mortali per mantenere in piedi la baracca, pagare bollette e mutui, a dare un sempre più grosso sostegno economico oltre che di tempo e di impegno… Uno sforzo che non ha eguali, anche a fronte del ritorno motivazionale che ad oggi non è stato – per usare un eufemismo – eccelso…  E nonostante tutto ciò. La sorpresa: l’altra mattina abbiamo dimostrato di essere un gruppo compatto, coeso, forte e determinato.  Penso che tutti l’abbiano percepito. A qualcuno non è piaciuto, magari si aspettava qualcos’altro.  Si dovranno abituare…  Ora bisogna gestire questo vantaggio psicologico che abbiamo acquisito.  Lo possiamo fare se sapremo essere generosi e al servizio di questo progetto che sta avendo la fortuna – insperata – di trovare qualche autorevole compagno di cammino.  La generosità non ci è mai mancata, e non mancherà – ne sono convinto – neanche stavolta.  Al servizio, non vuol dire ferire la dignità nostra, vuol dire essere noi – con le compagne e compagni protagonisti domenica – ad interpretare il bisogno di rinnovamento che sentono tante persone.  Vuol dire essere noi capaci di dare una direzione coerente con i valori di cui siamo custodi a questa nuova avventura.  L’impresa è bella ed intrigante. Lo abbiamo fatto, in condizioni drammaticamente peggiori, che quelle che ci aspettano appaiono una festa…
Stasera (mercoledì 19 dicembre, ndr) c’è questa importante riunione in preparazione del 22 dicembre.  E’ importante esserci e dimostrare ancora una volta la ns. unità e forza.  Come dice una bella canzone “United we stand, divided we fall” (uniti resistiamo, divisi cadiamo).

Un abbraccio.

Alessandro