Uno dei congressi che non vorremmo vedere

di Valentina Steri

Osservazioni sul congresso del Circolo di San Basilio (24 – 25 e 26 Giugno, Roma)

L ‘ art. 2 dello Statuto del nostro Partito recita: “La compagna/il compagno iscritta/o ha diritto a ricevere la tessera per gli anni successivi alla prima iscrizione; in tal caso la consegna della tessera è atto dovuto”. Al Congresso del circolo di S.Basilio a Roma, tuttavia, abbiamo constatato che tale articolo è stato completamente cancellato. La quasi totalità delle tessere 2008 ritirate dal circlolo, 118 su 150, sono state utilizzate, infatti, non per procedere ai rinnovi dei tesserati 2007, ma unicamente per fare nuovi iscritti. L’utilizzo distorto del Regolamento congressuale ha trasformato, dunque, in regola quella che doveva essere un’eccezione: la possibilità, cioè, per gli/le iscritti/e 2007 di votare senza tessera 2008. Il circolo di S. Basilio ha pertanto registrato un aumento del tesseramento del 113%. Cambiando la composizione dei votanti, si è creata, di fatto, una nuova platea congressuale. Ciò è risultato tanto più chiaro in quanto il giorno del Congresso, dei 104 iscritti/e 2007, hanno votato solo in 62; dei nuovi, invece, hanno votato ben 91 su 118.
Ciò che , tuttavia, è risultato più incredibile, in sede congressuale, è stato verificare che:
A) I compagni e le compagne iscritti/e 2007, che hanno partecipato al voto, non solo, come già detto, non erano in possesso della tessera 2008, ma si presentavano alla Presidenza con un cedolino di sottoscrizione, preparato nei giorni precedenti, che avrebbe dovuto esimere dal versamento della quota tessera minima di 10 euro: in palese violazione del Regolamento congressuale. Solo dopo molteplici richiami, in un clima di grande tensione, si è riusciti a imporre il versamento della quota;
B) La quasi totalità dei compagni e delle compagne neo iscritti/e (91 votanti), votavano presentando, alla Presidenza del congresso, una tessera 2008 sulla quale veniva aggiunta sul momento, all’ingresso del circolo, prima del voto, la relativa quota, con penna visibilmente diversa.
Ciascun compagno e ciascuna compagna facciano le proprie considerazioni su quanto descritto.