Federazione della Sinistra: “Sosteniamo lo sciopero e la manifestazione delle lavoratrici e dei lavoratori di venerdì 12 marzo”

La giornata del 12 marzo deve rappresentare un momento di svolta: occorre spezzare l’apatia, la rassegnazione e la delusione delle lavoratrici e dei lavoratori proponendo un piattaforma unitaria, semplice, incisiva e avanzata che sia la base per un allargamento della partecipazione di tutti. Tutte le organizzazioni sindacali e politiche, democratiche e di sinistra, devono operare per conseguire questo risultato a partire dal livello locale. 

La nostra Provincia ha pagato e continua a pagare un grosso prezzo alla crisi in atto e deve lanciare una forte richiesta alle Istituzioni locali ma soprattutto al Governo perché smetta di essere assente e proponga politiche attive per il lavoro concordate con Regioni e Enti Locali. Questi ultimi da soli non possono contrastare le continue crisi che si aprono sui territori. Basta pensare alla vicenda ENI, alla vicenda Magna, e a tutte le altre vertenze che si sono susseguite nel 2009 fino all’annunciata vendita dello stabilimento Lucchini. Di fronte a queste crisi che rischiano di cancellare interi settori produttivi che rappresentano l’asse portante dell’economia, serve la capacità di unificare le lotte e le vertenze territoriali, in un quadro nazionale, superando la logica di competizione tra territori e privilegiando quella della collaborazione, nell’ottica della salvaguardia e del rilancio delle strutture produttive esistenti e della tenuta occupazionale. 

Per quanto Regione, Provincia e Comuni si attivino, giustamente, e in certi casi ottenendo risultati, questo impegno non basta se il Governo nazionale resta assente. Un Governo che non muove un dito rispetto ad un emergenza drammatica come quella economica e lavorativa nel nostro Paese, ma che convoca un Consiglio dei Ministri straordinario per risolvere i pasticci dei propri partiti di riferimento, che è pronto a salvare le banche e a preparare l’ennesimo boccone velenoso contro i diritti dei lavoratori (il ddl 1167-B). Questo ultimo Decreto, infatti, mette in atto lo svuotamento dell’art. 18 e l’affondo alla Contrattazione collettiva, per smantellare una volta per tutte quanto di buono costruito in più di mezzo secolo di lotte. Un Governo privo di una politica industriale nazionale. Abbiamo toccato con mano tale assenza in tutte le vertenze che hanno riguardato la provincia di Livorno dall’ultimo caso – quello della Severstal-Lucchini – alla vicenda ENI, a quella Delphi e dell’intero polo della componentistica, l’intervento del Governo è stato tardivo, debole e in alcuni casi del tutto assente. Un governo che non si fa scrupolo di colpire al cuore la scuola pubblica, l’Università e la cultura e che continua ad essere inerte sulle politiche abitative pubbliche, prono come è ai richiami della rendita fondiaria. 

Ci auguriamo che lo sciopero possa rappresentare uno scarto in avanti, la ripresa di partecipazione e di passione dei lavoratori. Sarà una prima, importante, prova di forza per far sentire al governo quanto è determinata e larga l’opposizione alle proprie politiche antipopolari e di classe. 

La Federazione della sinistra (PdCI-PRC) di Livorno, fa appello alle lavoratrici e ai lavoratori perché aderiscano e partecipino alle manifestazioni convocate nelle città di Livorno e Piombino. Tutti i nostri militanti sono impegnati a collaborare per rendere ampia e diffusa la mobilitazione. Venerdì saremo presenti alla Manifestazione di Livorno e Piombino con i nostri iscritti e i nostri candidati. A Livorno parteciperà sia il Capolista Alessandro Trotta sia la candidata Chiara De Cristofaro. Alla Manifestazione di Piombino parteciperà Michele Mazzola, Presidente della Commissione Speciale Anticrisi della Provincia, per dare un segno della grande attenzione posta nella vicenda della vendita Lucchini.

Buona lotta a tutte e a tutti!!! 

 
Livorno, 10 marzo 2010 

 
Michele Mazzola e Alessandro Trotta

Federazione della Sinistra – Livorno