APPELLO PER NON ESSERE PIU’ SOLI DENTRO LA CRISI

APPELLO PER NON ESSERE PIU’ SOLI DENTRO LA CRISI

 

Ai partiti della Sinistra Alternativa, alla Fiom, All’Unicobas, Cobas, Sincobas, Cnl, ai delegati delle fabbriche in crisi, alla Caritas, Arci, ai comitati No al rigassificatore, Rifiuti Zero, comitato lotta lavoro, al Gozdilla, Refugio, alle Giovani Comuniste/i, al Centro Donna,  al WWF , alla rete cittadina autoregolamentata, agli operatori dell’informazione e della cultura, a Senza Sosta, il Grattacielo………

Invito a tutti e tutte per costruire un’iniziativa in città per una piattaforma di lotta per il:

DIRITTO ALLA CASA    DIRITTO AL LAVORO

UN’UNICA LOTTA

La Crisi colpisce tutti, ma soprattutto le generazioni di giovani lavoratori e le fasce più deboli, ed è resa più pericolosa dalla somma di fattori pesantemente negativi: la perdita di posti di lavoro, la lunga e silenziosa erosione dei salari e stipendi con l’introduzione dell’euro, l’eliminazione degli ammortizzatori sociali (negati al 75% dei lavoratori), la speculazione immobiliare e il caro affitti. La situazione è difficile e la frammentazione della sinistra non aiuta. Non abbiamo la capacità, isolati, di costruire un’opposizione alle politiche liberiste del mercato capitalista.

Intanto la Crisi la stanno pagando per intero le famiglie che vivono di lavoro dipendente, dalla badante al metalmeccanico, o di partite Iva senza profitti (prestazioni individuali o per piccole attività familiari) e i pensionati. Bisogna coalizzare le forze per fermare la deriva che riduce le lotte alla disperata difesa di sopravvivenza, presidiando le fabbriche o le case per fronteggiare licenziamenti e sfratti.

Padronato e mafia hanno appena ottenuto dal governo due importanti regali: decreto legge sull’immigrazione (che aumenta l’esercito di forza lavoro clandestino) dando il pieno controllo di esseri umani alle mafie, e il pieno controllo di salari agli industriali.

Il secondo regalo è quello di far rientrare i capitali illegali fuggiti all’estero ai tempi di tangentopoli e della seconda repubblica, che saranno investiti  per nuove devastazione ambientale e sociali.

Dobbiamo essere consapevoli che partiamo da posizioni di estrema debolezza, e per rimanere in vita dobbiamo riusare e riaprire il confitto sul salario sociale generalizzato per coprire il tempo di inoccupazione, ottenere la sospensione dell’affitto libero, che la crisi rende insostenibile, e il sostegno agli sfratti di morosità, incolpevoli come è incolpevole la perdita del lavoro, recuperare le derrate alimentari inviate al macero dai supermercati.

Per preparare, insieme, una piattaforma di richieste: dalle esenzioni sulle tariffe sui servizi per i lavoratori in crisi da presentare alle istituzioni, a nuovi misure per difendere e sviluppare il lavoro. Per organizzare in città una risposta comune alla difesa del posto di lavoro e della casa, per avviare una piattaforma comune sulla quale far convergere tutte le forze politiche, sindacali e sociali della sinistra che c’è.

 

l’Unione Inquilini ti invita a partecipare

ad un primo incontro per il giorno

venerdì 13 novembre ore 17, 30

presso la sede del Comitato No OFFSHORE in

Via Verdi, 149