1 maggio: solo politiche nuove e radicali restituiranno centralità al lavoro!

Coumunicato e videomessaggio del Segretario della Federazione livornese del PRC Francesco Renda sul 1 maggio.

Solo politiche nuove e radicali restituiranno centralità al lavoro!

Sembra impossibile credere che la crisi della città e della provincia di Livorno non trovi un fondo. Ad ogni primo maggio siamo condannati a ripetere che la situazione è peggiore dell’anno precedente. Lo sprezzante atteggiamento padronale ottocentesco della vertenza Grandi Molini Italiani è l’ennesima novità della quale non sentivamo assolutamente il bisogno. Cosa dovremmo festeggiare questo primo maggio? La rilevanza costituzionale del lavoro sembra parola vuota, la dignità umana e sociale che dal lavoro deriva e che è riconosciuta dal primo articolo della nostra Costituzione, è ormai lettera morta di fronte alla realtà che le politiche del PD e delle altre destre hanno creato.

Questo primo maggio non dobbiamo interrogarci sul lavoro che non c’è, ma dobbiamo trovare il coraggio di ammettere che dalla nostra crisi economica, diventata crisi sociale, usciremo solo con politiche nuove e radicali. Riequilibrando la disparità di reddito da lavoro e capitale, andando a prendere i soldi laddove si trovano, dal profitto, senza paura che questo possa scoraggiare gli imprenditori, una storiella che ha arricchito pochi e distrutto la vita di molti. Riequilibrare il potere contrattuale dei lavoratori rispetto alla parte datoriale con un reddito universale, affinché il lavoro non diventi schiavitù. Infine, invertire la privatizzazione dei servizi pubblici.

Primo maggio significa che non ci sono privilegi, ma solo diritti non ancora riconosciuti. Buon primo maggio a tutt*!

Francesco Renda
Segretario Federazione livornese Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea

Solidarietà ai lavoratori della Grandi Molini

La nostra solidarietà ai lavoratori della Grandi Molini e dell’indotto che hanno saputo far fronte al peggior atteggiamento padronale da parte dell’azienda, il cui esercizio è ormai libero perché strutturale all’economia che il PD e le altre destre hanno costruito. I lavoratori hanno purtroppo subito un ricatto del quale purtroppo pagheranno il prezzo salato. Il nostro obiettivo è fare in modo che le aziende non possano derogare ai, già magri, strumenti di sostegno al reddito disponibili. Siamo tornati ad una contrattazione ottocentesca che distruggerà completamente il nostro tessuto sociale ed alla quale ci potremmo sottrarre solo con misure radicali per riequilibrare un potere contrattuale dominato dal datore di lavoro. Non è più derogabile l’istituzione di un reddito universale da finanziare con il profitti del capitale.

Materiale su prospettive dell’economia portuale

Mercoledì 5 aprile si è svolto a Livorno il “2° Forum Nazionale sulla Portualità e la Logistica – Portualità, trasporto marittimo, logistica: l’Italia che cambia nel mondo che cambia”. Mettiamo a disposizione dei lettori del sito del materiale che pensiamo sia utile per chi vuole contribuire ad una riflessione sulle prospettive dell’economia portuale:

Aggiungiamo inoltre, sempre sul tema:

Queste alcune delle presentazioni che sono state discusse durante il Forum:

Forum_logistica

Osservatorio sul Lavoro a Livorno: 12/4 primo incontro pubblico

portoSabato 08 aprile alle 12:00 presso il presidio dei lavoratori “Grandi Mulini” sarà presentato in conferenza stampa l’avvio delle attività dell'”Osservatorio sul lavoro a Livorno”.

Mercoledì 12 aprile dalle 18:00 presso la Sala ex Circoscrizione 1 di Via Gobetti si terrà il primo incontro pubblico dell’Osservatorio.

L’iniziativa è promossa a Livorno da:

BUONGIORNO LIVORNO – ALBA – PCI – RIFONDAZIONE – SINISTRA ITALIANA –SINISTRA ANTICAPITALISTA– EX LAVORATORI TRW E PISCINE – OLTRE PERLIVORNO – ARTICOLO UNO MDP – FUTURO

ALL’INCONTRO SONO INVITATE LE ISTITUZIONI, TUTTI I SINDACATI ED I LAVORATORI

Dopo l’esperienza maturata nell’affrontare il tema dei Bacini e dopo l’allargamento del tavolo, il gruppo politico di lavoro, come annunciato, invita ad un confronto sulle effettive emergenze chiedendo la disponibilità di Sindacati Lavoratori ed Istituzioni.

L’Osservatorio vuole offrire un luogo dove possano essere ascoltate e condivise le mozioni sui grandi e piccoli temi del lavoro inaugurando un modo di procedere dove da un coordinamento responsabile delle maggiori criticità del territorio Livornese ne scaturiscano momenti di coesione per favorire azioni più incisive della politica in una sinistra dove la diversità diventa confronto e ricchezza di vedute.

Ci è sembrato opportuno costruire uno spazio dedicato a questo argomento. Prendendo con coraggio atto dei limiti che la politica ha su questo tema, vogliamo favorire una crescita condivisa per poter mettere in campo azioni davvero efficaci che partano dalla competenza.

Livorno è l’avamposto di tante realtà sia per la sensibilità che per storia della città. Candidiamo Livorno ad un nuovo modo di fare politica su questo tema. Vista la gravità della situazione vale la pena almeno fare un tentativo per dare le gambe ad una politica fattiva a difesa del lavoro.

Al tavolo saranno invitati i sindacati il cui compito è e deve rimanere ben distinto rispetto al gruppo di lavoro permanente. Il lavoro prende avvio dai temi sollevati durante l’analisi delle criticità associate alla chiusura della cantieristica in porto. Qualità degli appalti e sicurezza per i lavoratori nella nuova gara per i bacini sono elementi per cui si è ritenuto necessario avviare una vigilanza attiva. Il metodo proposto sarà quello sperimentato nel percorso di elaborazione dei bacini.
Invece di proclami, vogliamo fare un lavoro che trovi il suo sbocco in azioni concrete. Più saranno le teste e le competenze e le differenze, più sarà efficace il risultato. Indispensabile è il rapporto diretto con i lavoratori o con i non lavoratori di cui al tavolo sono presenti alcuni rappresentanti.Diamo una mano e semplifichiamo il percorso di chi vuole costruire un nuovo sviluppo per la città.

L’Economia circolare per l’Osservatorio deve essere un punto di partenza primario ma lo sono anche gli effetti della pianificazione dello sviluppo portuale nella nostra città. Chiediamo di conoscere ed enfatizzare le necessità delle persone. L’innovazione non è un Tweet di Renzi, è il miglioramento della vita delle persone. Va presa di petto la globalizzazione. Siamo una sinistra che non deve fare una battaglia contro le macchine. La ricchezza delle macchine invece che indirizzata a singole persone va ridistribuita. I soldi ci sono, anche se sono diminuiti, è la forbice sociale che si è ampliata a dismisura. Per noi il lavoro, anche il più duro, se stabilizzato, crea una identità di gruppo e singola. Oggi il lavoro significa troppo spesso non avere alcuna certezza, vuol dire accettare tutto in una condizione di totale ricattabilità. Dobbiamo fare scelte forti perché la mancanza di welfare e di sviluppo economico porta a dover assumere forme più decise di sostegno alla popolazione. E questo deve essere una responsabilità primaria delle forze di sinistra.I temi di avvio:

  • Cantieristica, completiamo il quadro delle effettive possibilità di sviluppo stante l’attuale pianificazione, partiamo dalle risposte istituzionali ai temi sollevati.
  • La questione appalti ed ammortizzatori sociali.
  • La sicurezza in porto.
  • Analizziamo come dare forza alle varie lotte dando risposte di elaborazione politica in modo da unire i lavoratori contro un lavoro sempre più’ alienante.
  • Riguardo alla riqualificazione industriale non possiamo continuare ad aspettare con fiducia. Se i finanziamenti arrivano in modo inconcludente o non innescano la ripresa, dobbiamo dirlo subito. Non possiamo andare avanti nel silenzio.

Il primo incontro sarà utile per definire tavoli e le priorità condivise, ma sarà sempre aperto ad integrazioni per dare modo a tutti di contribuire.