1 maggio agli orti urbani

1 maggio

Il Primo Maggio, oltre ad essere la festa dei lavoratori, è sempre di più una giornata di Lotta per la difesa dei diritti e dei beni comuni.

A Livorno esiste ormai da 3 anni, grazie ai compagni dell’Ex Caserma, al Collettivo dei disoccupati e precari e al Collettivo degli Orti Urbani, uno spazio liberato dal cemento che resiste e si offre come bene comune per tutta la città di Livorno.

Oggi questo spazio si trova sotto attacco da parte dell’Amministrazione Livornese.

La sinistra livornese si vuole schierare in modo netto e deciso per la tutela di un’esperienza che ha restituito alla fruizione di tutti una parte della città, contro una cementificazione che non risponde all’emergenza abitativa dei suoi residenti. Il Comune, trincerandosi dietro la scusa della propria impotenza, non fa niente per opporsi allo svuotamento di qualsiasi esperienza non sia ricompresa all’interno del modello di consumo sfrenato e globalizzato. La rilevanza pubblica e sociale dell’esperienza degli Orti Urbani impone invece che venga trovata una soluzione per la sua sopravvivenza.

L’obiettivo della festa è quello di continuare a mantenere accesi i riflettori sugli Orti, in modo che questi non siano smantellati nel silenzio prima che una soluzione per la loro sopravvivenza possa essere trovata. Parte del ricavato sarà inoltre destinato alle spese giudiziarie che il collettivo dovrà sostenere a causa delle inevitabili pendenze giudiziarie future.

Per questo Rifondazione Comunista, Buongiorno Livorno, la Rete degli Studenti Medi, Sinistra Anticapitalista insieme al Collettivo degli Orti Urbani invitano tutti i cittadini a partecipare alla festa del Lavoratori agli Orti Urbani di via Goito.

 L’appuntamento è dalle ore 12,00 con una giornata all’insegna di musica, cibo, dibattiti e convivialità.

Questo il programma:

ore 12,00 pranzo popolare

ore 15,30 Spettacolo: I Burloni in “il primo Maggio nobilita l’uomo”

ore 16,00 Dibattito: Un primo Maggio per la difesa dei beni comuni e dei lavoratori. Partecipano Marco Bruciati (BL) Francesco Renda (PRC) W. Baldo (SA) rappresentanti dei collettivi Orti Urbani e Precari e Disoccupati

ore 17,30 Musica live

Per tutta la giornata sarà possibile partecipare al mercato senza denaro!

Open the borders

La federazione livornese di Rifondazione Comunista aderisce alla manifestazione “Open the borders” di venerdì 15 aprile!

“BASTA alle morti in mare, BASTA ai muri ed ai fili spinati, BASTA allo sfruttamento economico da parte dei mercanti di morte, BASTA alla ricerca di soluzioni alternative che non tengono conto della disperazione e della dignità dei profughi provenienti dai Paesi in Guerra e dalle dittature… L’Italia e l’Europa hanno il dovere di accogliere tutti coloro che chiedono aiuto per le loro vite, come sancisce la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani: “vi è anche il diritto di chiedere e ottenere in altri paesi asilo dalle persecuzioni…”, e non sono forse “persecuzioni” le bombe, le torture, gli stupri, le violenze, le dittature? L’Europa ha paura dell’ “invasione”, ma quale invasione? Siamo quasi 570 milioni di abitanti in questo Continente a fronte del 4,7 per cento di richiedenti asilo… E’ giunto il momento che l’Italia e l’Europa tutta aprano i CANALI vite perse e ridare dignità alle persone. La Comunità di Sant’Egidio insieme alle Chiese evangeliche e Valdesi hanno iniziato questo percorso, andando a prendere famiglie di siriani in Libano, portandole in Italia, concretizzando l’aiuto vero, ma ci vuole molto di più, non si può delegare ai privati ciò che è un DOVERE dell’Europa!
“OPEN THE BORDERS”, chiedono i migranti ammassati dietro i fili spinati con la polizia in tenuta antisommossa. Noi dobbiamo urlare a gran voce WELCOME EVERYBODY chiedendo l’impegno dei governi europei affinché le vite dei bambini, delle donne e uomini possano essere salvate rispettando la loro richiesta, la loro sicurezza e la nostra accoglienza.”

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