Il 25 aprile non è un giorno come gli altri

Stando al sito di Unicoop Tirreno, molti punti vendita Coop della città di Livorno e di tutta la provincia il 25 aprile saranno aperti. Presumibilmente non saranno coinvolti solo i lavoratori e le lavoratrici Coop, ma anche gran parte dei fornitori della loro filiera. È inaccettabile che queste lavoratrici e lavoratori non possano festeggiare il giorno della liberazione d’Italia dal nazifascismo. Questo comportamento è figlio della rimozione dei fondamenti antifascisti della Repubblica, portato avanti con solerzia negli ultimi vent’anni.

Il 25 aprile non è un giorno come gli altri, e le cooperative non dovrebbero seguire la logica del profitto a tutti i costi: questo i dirigenti di Unicoop Tirreno dovrebbero saperlo bene. Dovrebbero; ma evidentemente c’è bisogno che qualcuno glielo ricordi. Invitiamo quindi le socie e soci coop, assieme a tutte le cittadine e i cittadini della provincia, ad unirsi a noi e a quanti in queste ore stanno esprimendo pubblicamente l’indignazione per questa “apertura straordinaria”; riservandoci, oltre alla campagna di informazione che abbiamo già iniziato, ulteriori iniziative nel caso in cui questa scelta vergognosa non venga revocata.

La Segreteria della Federazione livornese PRC

Sabato 28 marzo presentazione del libro “Ipotesi di complotto”

complotto
Sabato 28 marzo, alle 17:00, presso il circolo Sorgenti (Via Modigliani 37), gli autori Paola Baiocchi e Andrea Montella presenteranno il libro “Ipotesi di complotto? Le coincidenze significative tra le morti e le malattie dei segretari del PCI e l’attuale stato di salute dell’Italia”. Introduce il responsabile cultura del PRC di Livorno, Antonio Parenti.

Dimissioni Segretario di Federazione, nuova composizione Segreteria

 

 

Il 21 marzo, nel corso della Conferenza di Organizzazione della Federazione livornese di Rifondazione Comunista, il compagno Lorenzo Cosimi ha annunciato le sue dimissioni dalla carica di Segretario di Federazione. Le dimissioni sono causate da motivi strettamente personali e lavorativi. La Segreteria interpreta il sentimento di tutta la Federazione nel ringraziare Lorenzo per l’eccezionale impegno, passione e coerenza con cui ha svolto in questi anni il ruolo di Segretario.
La Segreteria ha assegnato un incarico di coordinamento al compagno Francesco Renda, responsabile questioni internazionali, decidendo in questa fase di mantenere una gestione collegiale dei compiti di direzione politica.
Questa la nuova composizione della segreteria, a seguito anche del recente rinnovamento dei componenti e rafforzamento delle aree di intervento:

Francesco Renda – Coordinamento segreteria, Questioni internazionali

Marco Chiuppesi – Comunicazione
Silvia Gesess – Enti locali
Mauro Grassi – Organizzazione
Silvio Lami – Sanità e sociale
Vladimiro Mannocci – Lavoro

Sabato 21 marzo, Conferenza di Organizzazione della Federazione livornese PRC

“Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza” (A. Gramsci)

La Conferenza di Organizzazione della federazione livornese si svolgerà sabato 21 marzo presso il Circolo Arci Borgo, in Borgo Cappuccini 276, dalle 10:00 alle 17:00.

La Conferenza di Organizzazione è una iniziativa straordinaria (decisa in occasione del nostro IX congresso nazionale) con lo scopo di rilanciare l’attività del PRC adeguando le pratiche politiche, le modalità dell’iniziativa, le strutture, alla fase attuale. È quindi fondamentale che la discussione sia il più ampia possibile, aperta anche al contributo e all’intervento delle realtà esterne, delle associazioni, dei comitati. Le Conferenze di Organizzazione coinvolgono tutto il Partito, dai singoli circoli, alle federazioni, alle regioni, fino al livello nazionale.

Questo l’ordine dei lavori:

  • 10:00 apertura della Conferenza: relazione del Segretario Lorenzo Cosimi sul documento approvato dalla Direzione Nazionale
    elezione della Commissione Politica (incaricata di elaborare il documento finale)
  • dibattito
  • 12:00 pausa pranzo
  • 13:30 ripresa dei lavori
  • dibattito
  • presentazione e votazione di eventuali documenti alternativi, ordini del giorno, modifiche ed integrazioni al documento della Direzione Nazionale ed altri contributi
  • votazione del documento della Direzione Nazionale
  • conclusioni del delegato della Direzione Nazionale
  • 17:00 termine della Conferenza.

Sulla tragica morte sul lavoro al porto di Livorno: il cordoglio non basta

Purtroppo il porto ha fatto una nuova vittima durante il lavoro. La Federazione livornese di Rifondazione Comunista esprime le proprie condoglianze ai colleghi e alla famiglia del marittimo filippino Priscillano Inoc, deceduto la scorsa notte durante le operazioni di sbarco ad un cargo di cellulosa alla Calata “Alti Fondali”.

Sulle cause dell’incidente, gli organi inquirenti svolgeranno le proprie indagini per verificare le dinamiche, le cause e le eventuali colpe.

La Federazione livornese di Rifondazione Comunista intende evidenziare come in questi anni, nonostante gli appelli, le dichiarazioni di intenti, le belle parole, il settore di lavoro marittimo e portuale rimane uno degli ambiti con maggiore incidentalità, nel rapporto con il numero di addetti. A fronte di un tentativo di deregolamentazione del lavoro portuale che l’attuale governo ha intenzione di realizzare, si contrappone una sua inerzia sul necessario aggiornamento della normativa della sicurezza, ed in particolare sui decreti legislativi 271/99 (lavoro marittimo) e 272/99 (lavoro portuale).

Purtroppo dobbiamo anche segnalare come, per atteggiamenti dilatori e ostativi di Confindustria, il protocollo sulla sicurezza nel lavoro portuale dei porti toscani, scaduto da oltre due anni, non sia ancora rinnovato, per garantire le risorse delle attività degli R.L.S di sito. Se oggi nel porto di Livorno gli RLS di Sito continuano la loro attività ( senza risorse), è solo un fatto di volontà ed impegno personale. Questa è una bella vergogna perché nelle altre regioni questi protocolli sono stati rinnovati e gli RLS di sito sono dotati di strumenti per poter intervenire in modo preventivo o quando vengono segnalate anomalie dei lavoratori.

 

La Segreteria della Federazione livornese del PRC

Sul risultato negativo dell’incontro odierno per People Care di Guasticce

Striscione RSU People Care - Foto di Giacomo Bazzi
Striscione RSU People Care – Foto di Giacomo Bazzi
Alla vigilia dell’incontro di oggi pomeriggio, presso il palazzo Granducale a Livorno, avevamo definito incredibili ed inaccettabili le motivazioni per cui non si era riusciti a trovare un accordo tra le due società in questione, per il prolungamento di alcuni mesi per tutti i lavoratori del call center di Guasticce.
Ribadiamo il concetto ed aggiungiamo che vergognosamente sono passati sopra i lavoratori di Guasticce, mettendo sul lastrico 450 lavoratori e lavoratrici e le proprie famiglie, solo per poter delocalizzare ed andare in luoghi stranieri dove il costo del lavoro è inferiore. Se pensiamo poi che stiamo parlando di un call center dove orari di lavoro e retribuzioni, già qui, erano ridotti ai minimi termini, la questione allora prende ancor di più una piega drammatica.
Questo crediamo sia un caso esplicativo del fatto che le politiche di azzeramento dei diritti dei lavoratori/trici portato avanti con caparbietà dal governo Renzi sono inutili, fino ad ora ad attrarre investimenti e sono ancor più inutili per salvaguardare quel poco di lavoro che rimane nella nostra zona. A che serve l’azzeramento dello Statuto dei Lavoratori, a chi giova la cancellazione oramai quasi totale dell’articolo 18 dello SdL, perché dovremmo accettare nuove restrizioni sui diritti, quando poi questi sono i risultati.
Questa Amministrazione Regionale chiude cinque anni di amministrazione lasciandosi alle spalle una scia di chiusure e riduzioni aziendali enorme, che crediamo non abbia precedenti, a nostro avviso crediamo una cosa dovesse aver avuto il coraggio di fare, ovvero una legge regionale anti-delocalizzazione. Invece nulla, silenzio assoluto.
Esprimiamo a questo punto solidarietà a tutte le lavoratrici e i lavoratori nel condividere assieme a loro l’ultima briciola di speranza, ma auspichiamo anche un cambio di passo a livello regionale, sperando in un soggetto unitario della sinistra, alternativa al PD, che si presenti alle prossime elezioni regionali e che sappia intercettare attraverso politiche serie e più coraggiose le necessità dei lavoratori e di cittadini della nostra regione.

 

il Circolo del Partito della Rifondazione Comunista di Collesalvetti