La Corte di Appello si pronuncia sui fatti di Pistoia

 

  • dal Comitato Genitori e Amici Arrestati a Pistoia

 

imagesLa Corte di Appello di Firenze impone allo Stato 15000 euro di risarcimento perché la Procura e i giudici di Pistoia ordinarono la detenzione senza indizi di colpevolezza e ribadisce l’inattendibilità dei testimoni dell’accusa
L’11 ottobre 2009 durante una riunione regionale per contrastare il decreto sicurezza del Governo Berlusconi (che introdusse CIE e tentò di istituire le «ronde») la polizia di Pistoia fece irruzione nell’ex circolo Arci 1° maggio con il pretesto di effettuare indagini su danneggiamenti avvenuti alla sede pistoiese di Casa Pound. La perquisizione, che diede esito negativo, si concluse comunque con la traduzione in carcere di tre persone e con l’arresto di altre quattro nei giorni successivi oltre a un minorenne. Con l’uso strumentale del reato di “devastazione e saccheggio” (accusa per cui tutti gli imputati sono stati assolti in primo grado) gli imputati furono detenuti per quattro mesi agli arresti domiciliari e soggetti ad altre misure cautelari per altri sei, per un totale di 10 mesi di privazione della libertà. Leggi tutto “La Corte di Appello si pronuncia sui fatti di Pistoia”

Rinnovamento, alternativa alla “riserva indiana”

 

 

 

22157_19544_IXCONGRESSOPRC_ImageBisogna dire le cose come stanno. Per farlo, è quanto mai necessario capire che siamo di fronte al congresso più importante della Nostra storia. La maggior parte delle forze politiche punite dai risultati elettorali, hanno da tempo chiarito le loro idee in ambito congressuale; al contrario del Nostro partito dove si è preferito congelare la discussione rischiando la disaffezione e l’allontanamento di molti. Ad un serio momento di riflessione è stata anteposta una chiave di lettura alquanto approssimativa. Si è cercato di addossare la colpa al “correntismo”, quando in ballo c’è ben altro. In gioco c’è il destino del maggior partito comunista italiano, che da troppo tempo non riesce a intravedere la luce in fondo al tunnel. Insuccessi, emorragia di iscritti e perdita di consensi. Alzi la mano chi può affermare il contrario! Possiamo ancora ritenerci “unti dal Signore”, esternalizzando le responsabilità sugli avversari, o sulla stessa società? Suvvia, conosciamo bene la verità, tanto da sapere che non basta sentirsi nel giusto per non cambiare le cose. E’ come chiudersi in una riserva indiana. Sarebbe egoistico, presuntuoso e irrispettoso nei confronti di milioni di persone, uomini, donne, lavoratori, che vivono oggi una vita impossibile sotto la scure delle politiche neo liberiste. Siamo diventati autoreferenziali, tanto da non essere più riconosciuti dalle stesse classi sociali per le quali una volta eravamo un saldo punto di riferimento. Rifondazione Comunista è la casa di tutti noi, e nessuno si sogna di metterlo in forse. Leggi tutto “Rinnovamento, alternativa alla “riserva indiana””

IX° Congresso PRC Livorno: documento politico

 

  • Documento Politico

 

Logo congresso Livorno.bIl IX° congresso della federazione livornese del PRC, preso atto della drammatica situazione in cui versa il nostro paese sotto il profilo economico, sociale e politico, causato dalla crisi del sistema capitalistico e dalle nefaste politiche messe in atto dal governo Letta nei confronti del mondo del lavoro, della cultura, e del sociale, ritiene indispensabile e quanto mai necessario avviare la formazione di una massa critica che sappia costruire una vasta mobilitazione di tutti coloro che si oppongono all’attuale compagine governativa. Tale risposta non può non vedere la presenza di forze politiche e di aggregazioni di cittadini uniti nel portare avanti un reale progetto di cambiamento nelle scelte di governo. In questo percorso Rifondazione Comunista vuole essere uno degli attori principali. Oltremodo drammatica è la situazione della nostra provincia e della nostra città.
La perdita di potenzialità e di sviluppo nel campo economico e produttivo testimonia la negatività del momento, e ad oggi la totale assenza di progetti che possano invertire la rotte per ridare al nostro territorio il ruolo che per natura gli compete. Per quanto concerne la realtà livornese, l’arretramento dell’economia è vittima non solo di una situazione di criticità, ma anche di una sclerotizzazione della sua progettualità politica. La città è ripiegata su se stessa e vive sulle proprie spalle scelte politicamente sbagliate degli ultimi venti anni dovute ad una imbarazzante mancanza di programmazione. Occorre una rinascita della città dal punto di vista economico, sociale e politico. Questo deve essere un punto imprescindibile per una sinistra che riconosca nel conflitto sociale una spinta dinamica per mutare l’esistente, nonché la capacità di unificare le lotte in corso da parte di tutto il mondo del lavoro per raggiungere l’obbiettivo di una “vertenza livornese” che veda la presenza viva della città per rivendicare la funzione di Livorno a livello regionale, nazionale, europeo e mediterraneo; nonché il ruolo primario dei lavoratori nelle spinte al cambiamento. Leggi tutto “IX° Congresso PRC Livorno: documento politico”

Se mi intercetti non vale….

 

  • di Frida Nacinovich

 

640x334-vendolaSe mi lasci non vale, non ti sembra un po’ caro il prezzo che adesso io sto per pagare. Quando Julio Igelsias cantava quello che sarebbe diventato un ever green pop, Nichi Vendola era un ragazzo, il Torino vinceva il suo ultimo scudetto, le intercettazioni telefoniche erano più complicate di oggi, anche se non impossibili perché i telefoni erano solo quelli fissi. Quasi quarant’anni dopo chi non viene intercettato è uno qualunque, che non ha la vita sentimentale di Bobo Vieri, che non conosce nessuno di quelli che contano. Da questo punto di vista arriva la conferma che Nichi Vendola è un personaggio importante. Perché è presidente regionale della Puglia ed è il leader di Sinistra ecologia e libertà. Una cosa è certa: Vendola è fra i pochi leader della frammentata sinistra italiana che ancora hanno l’attenzioni dei media. Così lo ascoltiamo mentre – parlando al telefono con il responsabile relazioni esterne dell’Ilva di Taranto – ride della scena avvenuta in una conferenza stampa della famiglia Riva, padrona dell’Ilva. Leggi tutto “Se mi intercetti non vale….”

E alla fine Berlusconi fu’ espulso dal Parlamento

 

  • da Reds *

 

 

Silvio Berlusconi esce dal Parlamento dopo vent’anni con un ultimo colpo di teatro. Il comizio del Cavaliere sotto la sua casa romana fotografa al meglio il personaggio. Una Evita Peron del nuovo secolo, è mancato solo che cantasse “non piangere per me, Italia”. Alle donne in nero contro la guerra, la nuova Forza Italia ha risposto con le parlamentari vestite a lutto per l’espulsione del caro leader dall’assemblea di palazzo Madama. Tant’è. Lo scontro interno al Pdl fra falchi e colombe si è chiuso con la nascita di due distinte forze politiche. Da un lato i fedelissimi di Berlusconi, sotto le bandiere della resuscitata Forza Italia, dall’altro i cosiddetti governativi” guidati da Angelino Alfano, che hanno votato contro la decadenza di Berlusconi ma non hanno obbedito al diktat del Cavaliere di far cadere il governo Letta. Lo avevano già manifestato a inizio ottobre, e la forza dei loro numeri aveva consigliato a Berlusconi maggior prudenza.  Allora l’ex premier tornò sui suoi passi con un’imbarazzante giravolta. A questo punto invece la rottura è consumata. Un’altra creatura politica si aggira per le aule parlamentari. Si chiama Nuovo centro destra, somiglia molto alla montiana Scelta civica, dovrà dimostrare con la sua azione politica di saper conquistare i voti di una destra italiana, che per vent’anni si è facilmente identificata nel padrone di Arcore. Riusciranno nell’impresa Alfano, Lupi e Quagliariello? Leggi tutto “E alla fine Berlusconi fu’ espulso dal Parlamento”