FDS: “Stop al colpo di mano in Darsena Toscana. Ripristinare le regole sancite dalla legge!”

Coordinamento Federazione della Sinistra di Livorno

 

La commissione consultiva dell’Autorità portuale pochi giorni fa ha dato il via libera ad un provvedimento che affida a Seatrag, in modo esclusivo, gli accosti 14 E, F e G, aggirando l’obbligo, previsto dalla legge, di utilizzare l’unico soggetto che in quel comparto ha titolo ad operare su quegli accosti: Unicoop Servizi.
Con questo colpo di mano in programma per mercoledì alla prossima riunione del Comitato Portuale, 40 lavoratori Unicoop vanno a casa.
Nel contempo, si dà un nuovo affondo a quell’ormai precario quadro di regole che governa l’attività portuale e che è garanzia – per tutti – di diritti e pace sociale.
Inutile dire che l’esito di questa scelta scellerata è la consegna a pochi grandi gruppi privati del potere di fare profitti sulla pelle dei lavoratori portuali.
Di fronte a questa situazione, la Filt-Cgil ha comunicato la proclamazione dello stato di agitazione da parte del personale Unicoop e Seatrag.
E’ una scelta giusta che condividiamo e che deve trovare il sostegno di ogni forza politica e sociale che ha a cuore le ragioni di chi lavora.
Per questo motivo, la Federazione della Sinistra si schiera, in modo aperto e netto, dalla parte dei lavoratori, nel rivendicare:

  • lo stop a qualsiasi decisione da parte del Comitato Portuale che intenda confermare l’esito della commissione consultiva;

 

  •  il ripristino della condizione di legalità, imponendo il rispetto della normativa vigente e del ruolo dei singoli operatori portuali (art. 16 e 18 della L. 84/94);
  •  la piena chiarezza sugli assetti futuri del Porto.

Le istituzioni locali livornesi sono chiamate a far rispettare questi punti di buon senso.
Viceversa, si assumeranno la responsabilità per le conseguenze negative che questa scelta determinerà per la vita del nostro Porto.

“Livorno ed il suo Territorio costituiscono comunità fondate sul lavoro”: relazione introduttiva.

Iniziativa 8 giugno – Vittorio Vittori *

 

In una Italia turbata dal dramma dell’Emilia e dalla tragedia, in gran parte operaia, che là si è consumata, il Senato ha cancellato l’art.18; adesso toccherà alla Camera.
Il testo uscito dal Senato, liquidata praticamente la giusta causa nei licenziamenti,ha levato l’obbligo della  causale per i tempi determinati,non fanno lavoro subordinato quelle partite IVA che guadagnano meno di 700 euro al mese, per il lavoro a chiamata basta un sms, è abolita la responsabilità in solido della ditta appaltatrice sulla mancanza di rispetto di leggi contratti da parte della ditta in appalto;si da una mazzata al sistema degli ammortizzatori sociali esistenti (ed in una situazione di crisi perdurante, possiamo cogliere appieno l’angoscia dei lavoratori, di cui si è fatta interprete la FIOM livornese) ecc.. ecc.
Degna di apprezzamento la sensibilità politica dimostrata dall’Assessore Simoncini in risposta di cui abbiamo letto oggi sulla stampa.  Dobbiamo augurarci che qualcuno dei Senatori che ha votato a favore,lo abbia fatto con qualche sentimento di vergogna; se non ci sono le condizioni per pensare ad un “ravvedimento operoso” di nessuno di coloro che hanno deciso queste cose, sarà dura davvero…
Da un terremoto un paese sano può rialzarsi, dal cinismo e dalla incompetenza di una classe dirigente lo  potrà fare solo con grandi difficoltà. Assicuratosi il risultato di una legge che rende precario il futuro di un lavoratore quaranta- cinquantenne che ovviamente costa di più di un apprendista (il licenziamento per motivi economici è questo !) e non garantisce nulla ai giovani,di più del poco che hanno oggi, il Presidente Monti e la Fornero hanno avuto il coraggio di dire che da oggi siamo più europei; lo stesso coraggio che ha fatto dire alla Fornero  di fronte al dramma degli esodati, “ Abbiamo creato un problema, ma non possiamo farci nulla”; il parrossismo licenzaiolo (,o licenzioso ?), della Fornero l’ha portata addirittura ad un braccio di ferro con il Ministro della Funzione pubblica per garantire che anche nel Pubblico Impiego si abolisca la giusta causa. Leggi tutto ““Livorno ed il suo Territorio costituiscono comunità fondate sul lavoro”: relazione introduttiva.”

Bidoni tossici: attualità delle considerazioni espresse da Tiziana Bartimmo

Art. pubblicato da IlTirreno, il 30 aprile scorso

La drammatica lentezza con cui la vicenda del recupero dei bidoni tossici in mare viene gestita dalle autorità competenti e la ormai chiara inadeguatezza dei piani di recupero della società Grimaldi, hanno spinto la Federazione della Sinistra a presentare una mozione in Consiglio Comunale affinchè sia richiesto l’intervento dei sofisticati mezzi in possesso dell’Esercito e della Marina.
il Ministero della Difesa sarebbe così veramente a “difesa” dei territori, della salute dei cittadini, e la gestione del recupero sarebbe fatta dal “pubblico”, con il costo a carico della Grimaldi, perché è strano che il piano antinquinamento  fin ora sia stato gestito da chi ha inquinato. In questo momento non serve più fare polemiche con l’amministrazione, ma le Istituzioni devono operare affinchè questa vicenda non finisca nel dimenticatoio come altre, e devono finalmente riflettere su quanto la questione ambientale sia di fondamentale importanza per il nostro futuro, a partire dalla salvaguardia di quello che abbiamo, ma anche per delineare sul nostro territorio un percorso futuro che veda la consapevolezza che le risorse non sono infinite e che vanno risparmiate e rispettate (anche da attentati alla loro sopravvivenza), e che bisogna iniziare a investire in energie rinnovabili, tutela del territorio, e prodigarsi per il cambiamento degli stili di vita, che farebbe bene all’ambiente, ma anche all’occupazione. Leggi tutto “Bidoni tossici: attualità delle considerazioni espresse da Tiziana Bartimmo”

“Sui bidoni tante gufate..?”

di Redazione

 

Di seguito l’articolo di stampa dove viene riportata la risposta del Consigliere comunale del PDL,
Bruno Tamburini, sulla vicenda dei bidoni tossici.
Rimandiamo ogni tipo di valutazione e/o considerazione alla lettura dello stesso.

                                                  [Clicca sull’immagine per ingrandire]

 

Rosignano farà centro?!

di Silvia Gesess – Giacomo Luppichini *

 

“Rosignano fa centro”, ecco il titolo che l’amministrazione comunale ha elaborato per il percorso partecipativo creato ad hoc dalla nota società fiorentina Sociolab per coinvolgere i cittadini del comune di Rosignano Marittimo rispetto alla proposta di sviluppo urbanistico dell’area denominata “h5 sotto”, progetto, questo, elaborato da Unicoop Tirreno, che, vale la pena ricordarlo è al tempo stesso la proprietaria dell’area, la committente del progetto e la finanziatrice del percorso partecipativo.
Partecipazione, è una bella parola, inclusiva e democratica. Tanto bella quanto dissonante, purtroppo, in un comune, come il nostro, dove sono stati cancellati i consigli di frazione da oltre due anni e dove ancora non si è riusciti a costruire una reale possibilità di partecipazione, non preconfezionata, della cittadinanza.
Partecipazione negata anche ai consiglieri comunali che, dopo aver palesato l’esigenza di un consiglio comunale dove confrontarsi sul progetto di sviluppo dell’area H5, si sono visti convocare invece per discutere esclusivamente del percorso partecipativo targato Unicoop e questo  quando già il gazebo era impiantato ed operativo. Leggi tutto “Rosignano farà centro?!”