I soldi della parata del 2 giugno ai terremotati: scriviamo al Presidente della Repubblica

da web.rifondazione.it

 

Egregio Presidente Giorgio Napolitano

Lei ha chiesto ai giovani di aprire porte e finestre, anche qualora le trovassero chiuse.
Le chiediamo con tutto il rispetto di dare l’esempio: apra porte e finestre alla solidarietà; trasformi il 2 giugno da festa della Repubblica militare a festa della Repubblica solidale.
Annulli la parata, che l’anno scorso era costata 4,4 milioni di euro e che secondo il ministero della Difesa quest’anno costerà quasi 3 milioni di euro.
Quei denari siano investiti in opere di solidarietà con la popolazione stremata dal terremoto e quei contingenti chiamati a sfilare vengano utilizzati nelle zone bisognose di aiuti.

# Si può fare: nel 1976 la parata fu sospesa in occasione del terremoto del Friuli.

Inviamo una mail a:

presidenza.repubblica@quirinale.it

Quirinale.it: https://servizi.quirinale.it/webmail/

 

Manifestazione del 12 maggio a Roma: momenti indelebili…

di Redazione

 

Vogliamo ancora una volta ritornare sulla riuscitissima Manifestazione che la Federazione della Sinistra ha svolto il 12 maggio scorso. Lo facciamo proponendo un video girato dai compagni del Dipartimento della Comunicazione presenti a Roma in quell’occasione.

Immagini che non lasciano ombra di dubbio sull’entusiasmo che anima questo progetto!

 

 

“Cittadini a metà”: presentazione del libro di Chiara Saraceno

Federazione della Sinistra

 

Il Comitato “Se non ora quando” di Livorno, al quale aderisce la Federazione della Sinistra, invita Cittadini e sostenitori alla presentazione del libro “Cittadini a metà”, alla quale presenzierà la stessa autrice, Chiara Saraceno.
L’evento si terrà Martedì 29 maggio 2012 alle ore 17,00 Presso il Teatro C – Via G. M. Terreni 5 – LIVORNO.
Di seguito la locandina della presentazione sopra citata.

 

             [clicca sull’immagine per ingrandire]

 

 

Governare il commercio, oltre il liberismo. Iniziativa FDS alla Circ. 4

di Franco Frediani *

Si è svolta venerdì 25 maggio nei locali della Circoscrizione 4 di Via Menasci, l’iniziativa sul commercio, a partire dall’ambito Cittadino. Sono intervenuti Paolo Marini, Presidente della Commissione Lavoro al Consiglio regionale toscano; Massimo marini, Coordinatore sindacale della Confesercenti di Livorno, e Marco Ghezzani della segreteria FILCAMS CGIL di Livorno. Al centro del dibattito, al quale ha fatto seguito l’intervento di diversi esponenti della Federazione della Sinistra Locale, l’ormai famigerata politica improntata sulle liberalizzazioni e partorita dal governo Monti. La netta contrarietà a questo decreto ha raccolto l’espressione unanime di presenti. Nella disamina fatta non è stata trovata traccia della minima utilità o di tratti positivi riguardanti questo provvedimento; l’ennesimo pescato dal cilindro magico del governo presieduto dall’ex Rettore della Bocconi.
Massimo Marini ricordava che il terreno delle liberalizzazioni era stato già “dissodato” con i primi interventi fatti dall’allora ministro Bersani; ma quello attuale ha sicuramente inasprito una situazione che tocca molti aspetti della vita dei Cittadini.  “Cambieranno i modelli inter-relazionali tra gli stessi paesi europei; così come sta cambiando lo stile di vita degli stessi Cittadini”. Ma l’aspetto più preoccupante, come sottolineava Marco Ghezzani, è quello della condizione dei lavoratori del settore. Lo stesso sindacato non nasconde le difficoltà nell’arginare la forza d’urto che l’imprenditoria che sostiene la grande distribuzione ha potuto mettere in campo senza lasciare scelta o adeguati incentivi ai lavoratori. Basta pensare alla ridicola percentuale di maggiorazione economica riconosciuta per una giornata di straordinario domenicale che non supera il 30% rispetto a quella ordinaria. Probabilmente l’aspetto più inquinato e meno riconosciuto, come è stato poi ripreso anche negli interventi esterni, riguarda l’ambito culturale. Lo spazio concesso alla grande distribuzione sta cambiando radicalmente le abitudini di vita dei Cittadini.  Leggi tutto “Governare il commercio, oltre il liberismo. Iniziativa FDS alla Circ. 4”

Vicenda Solvay: interrogazione di Monica Sgherri

CONSIGLIO REGIONALE DELLA TOSCANA
GRUPPO CONSILIARE “FEDERAZIONE DELLA SINISTRA – VERDI”

 

Vicenda Solvay. Interrogazione di Monica Sgherri in Regione. Sgherri: “tutelare sia l’ambiente che l’occupazione. Necessario massimo impegno nel prossimo accordo di programma per adeguati interventi  compensativi dell’utilizzo della risorsa idrica e soprattutto per ridurne l’utilizzo con appositi interventi migliorativi”.

Firenze, 24 maggio. Vicenda Solvay. Interrogazione di Monica Sgherri in Regione. Partendo dal presupposto che vadano tutelati nel contempo gli aspetti ambientali e occupazionali legati all’attività dell’azienda sul territorio toscano, l’interrogazione – spiega la capogruppo di “Federazione della Sinistra – Verdi” si focalizza – in merito ai numerosi risvolti che l’attività industriale di Solvay ha – sulla necessità che – in vista del prossimo accordo di programma – sia posto il massimo dell’impegno affinché vi siano certo adeguati interventi compensativi in merito all’utilizzo della risorsa idrica per scopi industriali ma soprattutto che si punti ad interventi tesi a ridurne l’utilizzo. Riduzione da ottenersi prendendo in considerazione interventi che ottimizzino il suo utilizzo nell’ambito del processo produttivo di Solvay. Ed inoltre si compia ogni sforzo – ovviamente per quanto di  competenza – per far sì che quanto corrisposto in particolare da Solvay per lo sfruttamento minerario sia effettivamente impiegato sul territorio. Un percorso di definizione – conclude Sgherri – dell’accordo di programma che deve vedere adeguato coinvolgimento delle istituzioni e delle comunità locali.

Atti dell’interrogazione in ordine di pagina (1-4, da sinistra verso destra)
[clicca sulle immagini per ingrandire ]

Il grande assente al casinò della finanza

di Guido Rossi *

 

Esistono oggi alcuni “credo”, a matrice quasi religiosa, che governano il mondo e che hanno i loro devoti sacerdoti, i quali anche di fronte alle evidenze contrarie dell’attuale depressione economica, continuano a predicarne le virtù.
Tra questi quello più fallimentare, come ormai è noto, è il credo del libero mercato che si autoregola, e della selvaggia deregolamentazione della finanza collegata alla speculazione.
La teologia degli economisti, che ben tollera i paradossi, va ora coniugando austerità e crescita, pur dopo aver incautamente sostenuto che anche dalla sola austerità e dal rigore può nascere la crescita. Mi perdonerà il lettore se, annoiato da queste teologie, mi prendo la libertà di definire i due ultimi termini, che paradossalmente si vogliono accomunare, chiamando in causa il divino Nicolò Cusano, come un caso tipico di «coincidentia oppositorum», cioè la coincidenza degli opposti. Questa in sé e per sé si rivela ben lungi dal risolvere i problemi economici, politici e sociali che travagliano il mondo. E rischia invero di peggiorare ulteriormente la situazione attuale che continua ad avvitarsi su se stessa.
Non è allora il caso di continuare ad attribuire la colpa ad altri, come si fa in Europa con la Grecia ed ora anche Barack Obama con l’Europa, laddove quel che succede nel mondo è dovuto soprattutto alla speculazione finanziaria, le cui istituzioni portanti non sono ancora state messe in discussione e continuano ad essere protette coi denari dei contribuenti dal «nuovo capitalismo di Stato», come l’ha definito Eric Hobsbawm. Preliminare ad ogni programma di crescita è allora una seria riforma del capitalismo finanziario, così come fece il New Deal dopo la grande depressione del 1929. Ma purtroppo di F.D. Roosevelt non mi pare di riscontrarne nessuno fra i leader politici mondiali. Mi basterà allora un esempio, fra i tanti che si potrebbero fare, che riguarda il cuore e la natura intima della globalizzazione finanziaria, all’origine delle sempre più gravi diseguaglianze mondiali. Leggi tutto “Il grande assente al casinò della finanza”