Mozione presentata al Consiglio Comunale di Livorno dal Gruppo della Federazione delle Sinistra

Testo della mozione:

Preso atto
che il Governo Monti ha chiuso le trattative sul pacchetto lavoro dichiarando che procederà senza l’ accordo del massimo sindacato italiano nella presentazione di un testo che –tra l’ altro- modifica l’ art. 18 dello Statuto dei Lavoratori eliminando una delle massime garanzie democratiche offerta dal nostro ordinamento giuridico;
che tale arrogante posizione, che si traduce in un inaccettabile “prendere o lasciare” dimostra come al Governo stia a cuore solamente la libertà imprenditoriale di licenziare a piacimento;
che vi è altresì il rischio che si voglia eludere anche un’ aperta discussione parlamentare proponendo il pacchetto governativo sotto forma di un decreto legge;
Manifesta
la propria contrarietà per il metodo seguito e, nel merito, alla abrogazione di fatto dell’ art. 18.
Considera
l’art. 18 dello Statuto dei Lavoratori nella sua attuale formulazione un ineliminabile baluardo contro i licenziamenti discrezionali e quindi una insopprimibile garanzia per la vita democratica del Paese.
Esprime
la propria solidarietà alla CGIL condividendone la scelta di mobilitare i lavoratori a difesa dei loro diritti democratici, già ampiamente aggrediti dalla FIAT
Auspica
Che sul problema vi sia un’ampia discussione parlamentare in grado di modificare le decisioni assunte dal Governo
Sostiene il Sindacato nella difesa dei diritti dei lavoratori.
Invita

Chiede
Al Presidente del Consiglio Comunale di inviare la presente mozione al Presidente del Consiglio dei Ministri, alla ministra del lavoro, ai presidenti dei gruppi parlamentari e ai segretari dei sindacati provinciali e nazionali.

I Consiglieri

Tiziana Bartimmo
Lorenzo Cosimi

Agenda impegni della settimana

 

 

  • Giovedì 29 alle ore 17:30 in Piazza Grande ci sarà un presidio organizzato da diverse sigle.

Parteciperemo all’iniziativa pur non aderendo alla piattaforma di convocazione elaborata da questi soggetti; qui ci differenzieremo con nostro materiale e con una postazione fissa dove procederemo alla raccolta delle firme.
Il materiale da distribuire sarà disponibile in piazza e prodotto dalla federazione.

  • Venerdì 30 sono previste in città due assemblee dei lavoratori indette dalla CGIL.

Cercheremo di distribuirci nelle due zone come segue:

– Piazza del Municipio – dalle ore 8 alle ore 10  – Resp. del presidio Eros Conforti –
Partecipazione delle Sezioni lato mare dell’Aurelia ( Borgo – Centro – La rosa – Porto – San Jacopo )

– Circoscrizione 1 Via Saragat 1 – dalle ore 10 alle ore 12 – Resp. del presidio Franco Frediani –
Partecipazione delle Sezioni lato monte dell’Aurelia ( Colline – Salviano – Shangay – Sorgenti – Stagno)

Chiediamo ai compagni per quanto più possibile di attenersi a queste indicazioni, in maniera da avere una partecipazione qualificata ed omogenea ad entrambi i presidi. Saranno previsti i banchetti per la raccolta firme e la diffusione dei volantini, saranno sul posto anche le nostre bandiere. Importante sarà fare riferimento ai compagni che coordineranno la nostra partecipazione ai due presidi.
Già da domani forniremo infomazioni aggiuntive rispetto agli appuntamenti programmati.
Stiamo inoltre lavorando per garantire la nostra partecipazione alle assemblee della CGIL di venerdì che avranno luogo a Rosignano e Cecina.  Il circolo di Rosignano sarà presente con un presidio Venerdì 30 al teatro Solvay – dalle ore 10 alle ore 12 – in concomitanza con l’assemblea dei lavoratori della fabbrica, di INEOS e delle ditte appaltatrici in sciopero.

Invitiamo i compagni e le compagne del Comitato federale di farci sapere rispetto alle disponibilità, chiediamo ai segretari delle sezioni coinvolte di comunicarci l’adesione da parte dei compagni di ogni sezione; possibilmente entro le 20 di mercoledì 28 per il presidio in piazza grande e entro le 16 di giovedì 29 per le assemblee della CGIL.

Niccolò Gherarducci
Resp. Area Organizzazione-Comunicazione

Monti sponsor di se stesso, lancia un monito ai partiti ma “santifica” Berlusconi!

di Franco Frediani*

Il Premier mostra il suo vero volto. Lo fa sparando attraverso le agenzie di stampa, usando la comunicazione per far sapere che è più forte dei partiti. Non riflette però sul fatto che sono stati proprio Loro a chiamarlo a svolgere questo compito.  Inutile che l’ex Preside della Bocconi si mascheri da tecnico quando sta facendo più politica del politico più consumato! Non sembra essere più l’uomo che si era messo a disposizione del Parlamento, quanto Colui il quale mostra spavaldamente un volto deciso che lo aiuta nell’esternare affermazioni che non lasciano dubbi. Dall’altro capo del Mondo giungono le sue dichiarazioni che hanno il chiaro sapore di un monito nei confronti degli stessi partiti che lo hanno fortemente voluto: “Nonostante il calo degli ultimi giorni, a causa delle misure sul mercato del lavoro, il governo gode di un forte consenso nei sondaggi di opinione, ma i partiti no”, afferma infatti lo stesso Premier. Si cautela sottolineando che il compito dell’esecutivo tecnico “è e deve essere un’eccezione, quindi la vita politica tornerà ai partiti”, ma subito riprende lo scettro e lancia in resta, detta il suo duro segnale: “Quando però Questi torneranno al potere saranno un po diversi perché più consapevoli di prima rispetto alla richiesta di governance da parte degli italiani, mentre in passato l’offerta è stata carente”.   Su quali basi poggiano queste riflessioni non è dato saperlo.  Evidentemente Monti non vede, non sente e se c’era dormiva! Da mesi non passa giorno in cui non ci sia una protesta, uno sciopero, una dimostrazione; le trattative con le parti sociali e le Forze politiche sono sempre altalenanti e trovano ampio sconcerto tra i Cittadini che sono stanchi di essere trattati come le ultime ruote del carro. Leggi tutto “Monti sponsor di se stesso, lancia un monito ai partiti ma “santifica” Berlusconi!”

Riforma del lavoro: il governo detta, i partiti si sfaldano. Esiste ancora il Parlamento?

 di Franco Frediani*

da Dazebao.it

Il dato è certo, le problematiche del Lavoro ed in particolare la questione dell’articolo 18, hanno bisogno di una condivisione e di una convergenza ampia, e non di una prova di forza unilaterale.
Il Presidente della Repubblica si è ancora una volta espresso dando più che una semplice impressione di fare sponda a possibili (se non quasi certe) decisioni assunte dal governo. “Quello delle crisi aziendali è il problema più drammatico, le aziende chiudono e i lavoratori rischiano di perdere il posto”, ha spiegato Napolitano. E tutto ciò succede non a causa “dell’articolo 18 ma attraverso il crollo delle attività produttive”. La confusione che si sta generando sembra più che certa. In risposta alla parole del Presidente non sono mancate quelle rilasciate dal capogruppo alla camera Massimo Donadi che non ha mancato di sottolineare l’insensatezza della decisione del governo: “Ha ragione Napolitano quando dice che il problema principale è la crisi che porta migliaia di aziende a chiudere ogni anno. Come dimostrano i 100.000 licenziamenti collettivi l’anno che ci sono stati dall’inizio della crisi ad oggi. Oltre ai 600.000 che stanno per arrivare per le aziende che hanno ormai concluso tutto il periodo di cassa integrazione e di mobilità. Il parlamentare dell’IDV non fa sconti e rilancia affermando che “Questa pseudo-riforma toglierà soltanto diritti e tutele a chi già oggi ne ha poche di fronte alla gravità della crisi e non rafforzerà in nessun modo le aziende italiane. L’eliminazione dell’Art.18, lo abbiamo detto e lo ribadiamo, produrrà soltanto due cose: tensioni sociali e maggiori licenziamenti e, con riferimento a questi ultimi, una generalizzata ‘rottamazione dei cinquantenni”.

Il fronte politico sembra frammentato, ma in realtà, quando si pone la domanda sull’appoggio al governo Monti, rispuntano gli istinti velleitari che hanno mosso a suo tempo gli stessi sponsor della “soluzione tecnica” da affidare a Monti (con il PD ovviamente in testa!).

Crediamo sia necessario che le parole dello stesso Presidente della Repubblica siano analizzate bene e meglio, specialmente quando, rivolgendosi alla stampa, afferma di “Non credere al fatto che noi stiamo per aprire le porte ad una valanga di licenziamenti facili sulla base dell’articolo 18”. Ci chiediamo su quali basi lo stesso Napolitano, di fronte alla preoccupazione dilagante nel Paese, risponde ai giornalisti affermando che “Bisogna sapere a cosa si riferisce l’articolo 18”. C’è una netta discordanza tra Napolitano (che parla di “non conoscenza del significato dell’art.18) e la posizione sia dei sindacati che di storici conoscitori dell’argomento quali Sergio Cofferati che non mostra dubbi in proposito: “Lotta dura e cambiamenti profondi da parte del governo sulla riforma del lavoro. Se non avverranno il PD deve votare contro il testo annunciato. Così com’è non può essere votato dai democratici”. L’europarlamentare del PD rincara la dose affermando che “Aggiustamenti piccoli potrebbero non bastare”. Lo storico ex leader della Cgil spiega che “la discussione sul mercato del lavoro è fuorviante, e che il tema principale è la crescita”, a dimostrazione del fatto che “Monti impegna le sue energie a discutere la riorganizzazione di una cosa che non c’è. Questa cosa che manca è il lavoro”. Leggi tutto “Riforma del lavoro: il governo detta, i partiti si sfaldano. Esiste ancora il Parlamento?”

A difesa e per l’estensione dell’articolo 18 !

La Federazione della Sinistra ha lanciato nei giorni scorsi una petizione popolare per la difesa e l’estensione dell’articolo 18, raccogliendo migliaia di firme. A seguito della rottura delle trattative del Governo Monti con la CGIL intendiamo ribadire ed intensificare la raccolta delle adesioni alla petizione, per questo siamo impegnati in numerosi presidi per la raccolta e anche la diffusione di materiale informativo in merito ai provvedimenti che il Governo intende portare all’approvazione del Parlamento senza il consenso del più grande sindacato italiano, la CGIL, e cercando di stravolgere negativamente il mondo del lavoro, tentando di far pagare ancora una volta la crisi ai lavoratori.
Consideriamo l’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori una norma di civiltà.
L’obbligo della reintegra di chi viene ingiustamente licenziato è garanzia per ogni singolo lavoratore ed è al tempo stesso il fondamento per l’esercizio dei diritti collettivi delle lavoratrici e dei lavoratori, a partire dal diritto a contrattare salario e condizioni di lavoro dignitose.
Se l’articolo 18 fosse manomesso ogni lavoratrice e ogni lavoratore sarebbe posto in una condizione di precarietà e di ricatto permanente, essendo licenziabile arbitrariamente da parte del datore di lavoro. Se l’articolo 18 fosse manomesso verrebbero minate in radice le agibilità e libertà sindacali.
Per questo motivo va respinta ogni ipotesi di manomissione o aggiramento dell’articolo 18. L’articolo 18 va invece esteso a tutte le lavoratrici e i lavoratori nelle aziende di ogni dimensione.
Facciamo per questo a tutte le organizzazioni democratiche e a tutte le lavoratrici ed i lavoratori di sostenere ed impegnarsi a difesa dell’articolo 18.
E’ anche possibile sottoscrivere direttamente online la petizione sul sito della Federazione della Sinistra (http://www.federazionedellasinistra.com/federazione/).

Federazione della Sinistra Livorno

Raccolta firme in difesa dell’articolo 18. I presidi della Federazione della Sinistra.

Venerdì 23 marzo:

Via Grande angolo Via del Giglio – ore 10 – Circolo Centro

Sabato 24 marzo:

Piazza Cavour presso il GAP – ore 9

Quartiere Shangay, P.za F.lli Bandiera – ore 9 – Circolo di Shangay

Conad della Leccia – ore 9 – Circoli La Rosa e Salviano

Rosignano Marittimo P.za Pietro Gori – ore 9 – Circolo di Rosignano

Via Grande angolo Via del Giglio – ore 10 – Circolo Centro

Rotonda dell’Ardenza – ore 15 – Circolo La Rosa

Circolo ARCI del Gabbro – ore 15 – Circolo di Rosignano

Supermercato Coop Rosignano – ore 16 – Circolo di Rosignano

Domenica 25:

Terrazza Mascagni – ore 9 – Circoli Borgo e San Jacopo

Lunedì 26:

Stabilimento Solvay Rosignano – ore 7 – Circolo di Rosignano

Mercato Rosignano – ore 9 – Circolo di Rosignano

Cantiere Orlando – ore 12

Mercoledì 28:

Supermercato Coop Rosignano – ore 16:30 – Circolo di Rosignano

Giovedì 29:

Via Grande angolo Via del Giglio – ore 10 – Circolo Centro

Venerdì 30:

Mercato di Vada – ore 10 – Circolo di Rosignano

Sabato 31:

Via Grande angolo Via del Giglio – ore 10 – Circolo Centro