La sinistra replica alle contraddizioni del “solito” Veltroni. PD di fronte al bivio?

di Franco Frediani*

Più che citare “Totem e tabù” di Freud, Walter “Uolter” Veltroni avrebbe dovuto ricorrere all’altrettanto ben conosciuto “Psicopatologia della vita quotidiana”, oltretutto scritto dallo stesso Autore e più attinente all’ossessiva idea di inseguire un percorso politico ormai proposto e iniziato tanti anni fa e altrettante volte sconfessato dall’insuccesso che ha regalato alle destre Nostrane lunghi periodi di agibilità politica. Ciò che in realtà muove “l’ex tutto” del PD, (ex segretario, che insieme a D’Alema ha sempre giocato a contendersi il ruolo di eminenza grigia nello stesso Partito Democratico) è proprio il futuro assetto del suo partito, che sa bene in quali condizioni navighi. Potremo sintetizzare la frenesia Veltroniana, peraltro esternata con affermazioni inaccettabili soprattutto sulle problematiche del Lavoro, prendendo in prestito le parole di Paolo Ferrero: “Veltroni fa la corte a Monti. Altro che riformismo – ha aggiunto il segretario di Rifondazione – qui c’è un asse bipartisan contro i lavoratori”. Come dargli torto?!

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COMUNICATO STAMPA: GORACCI – RIFONDAZIONE COMUNISTA SI COSTITUIRÀ PARTE CIVILE NEL PROCESSO

NOTA DELLA SEGRETERIA NAZIONALE DI RIFONDAZIONE COMUNISTA:
«Rifondazione Comunista ritiene di inaudita gravità i reati che vengono contestati ad Orfeo Goracci e agli altri indagati. L’accertamento sul piano giurisdizionale e delle responsabilità penali spetta alla magistratura, nella quale riponiamo la massima fiducia. Il Prc ritiene, peraltro, che l’espletamento delle responsabilità politiche ed i comportamenti dei rappresentanti istituzionali debbano essere trasparenti e cristallini ben oltre le responsabilità penali. Per questa ragione, quando Goracci ha ricevuto l’avviso di garanzia gli abbiamo chiesto le dimissioni da vice Presidente del Consiglio regionale dell’Umbria. Riteniamo che esista un dovere civico, una questione morale, una responsabilità costituzionale fondativa della rappresentanza. A partire da questi convincimenti il Prc si ritiene parte lesa, di fronte ai propri iscritti e all’opinione pubblica. Decide, pertanto, sin da ora, che si costituirà parte civile, per difendere l’onore e la militanza generosa e cristallina dei propri iscritti, nell’udienza di apertura dell’eventuale processo».

Tagli alla Difesa? Il gioco delle tre carte continua!

da www.dazebaonews.it

di Franco Frediani

Il governo offre al paese un “contentino” per quanto riguarda le spese militari. Notizia ormai diffusa è quella di un ridimensionamento delle spese preventivate per l’acquisto di 131 aerei F35 che viene fissato invece a 90. Tutto ciò che porti risparmio è sicuramente ben visto da tutti, e Monti, da buon “tecnico politicizzato”, ha capito quanto conta l’immagine e la comunicazione, offrendo lo zuccherino agli italiani. Quello che rimane nel dubbio è “l’irrinunciabilità” del ricorso a tecnologie belliche quanto sofisticate. Con i capitali impegnati nell’acquisto di materiale bellico potremo sviluppare settori VITALI, necessari per un cambio di passo qualitativo della Nostra società. Il mondo della ricerca, non solo scientifica, potrebbe essere messo in condizioni di offrire maggiori e più utili risposte al posto di un F35!! La cultura della Pace non è ancora entrata nel Nostro sentire comune. Non ci aspettavamo certamente miracoli da un Generale, un Militare chiamato a ricoprire un ruolo politico nell’Esecutivo di Monti; come avrebbe potuto dimostrarsi soggetto neutro?! Il conflitto d’interessi, anche se di natura diversa da quello generalmente inteso, era e resta evidente. La Gente vuole pace e serenità, e questo non è il percorso che porta a quel traguardo. Le domande potrebbero levarsi numerose. Restiamo senza difesa? Rinunciamo alle armi? Bene, vediamo di dare una risposta sensata. Perché i vari stati e paesi non decidono di puntare alla ricostruzione (dalle fondamenta) di un Organo imparziale e supremo che vigili sulla pace nel Mondo? L’Onu è stato e continua ad essere troppe volte ostaggio di logiche politiche legate alle varie potenze, o superpotenze come vogliamo chiamarle, e questo lo rende solo parzialmente “efficiente”. Spendere molte altre parole non servirebbe a dare maggior senso rispetto a questo breve inciso. La difesa italiana non ha ragione di esistere se non fosse inquadrata (e così oggi è..!) in un piano più generale di alleanze militari. Ecco il motivo e la ragione di dover affrontare l’argomento in un contesto più ampio di quello prettamente nazionale. Comprendiamo benissimo quanto il cammino in questa direzione sia difficile e impervio, ma sacrificare miliardi in materiale bellico quando c’è chi non riesce a vivere (dobbiamo ricordare l’ormai cronica mancanza di lavoro, di prospettive, di un welfare che non include ma esclude, ed altro ancora??) ci resta impossibile da accettare! Leggi tutto “Tagli alla Difesa? Il gioco delle tre carte continua!”

Il Tar del Lazio accoglie il ricorso presentato dalla Federazione della Sinistra

Condannati al pagamento delle spese di giudizio il Comune di Roma e la Presidenza del Consiglio dei ministri. Peduzzi, Nobile e Alberti (Fds): “Con questa pronuncia è stato bloccato il tentativo subdolo della giunta capitolina di reprimere il conflitto sociale”

“Manifestare non è un reato, con buona pace di Alemanno e della Giunta di Roma. Lo ha stabilito stamane il Tar del Lazio, accogliendo il ricorso presentato dalla Federazione della Sinistra” lo rendono noto i consiglieri regionali della Federazione della Sinistra, Ivano Peduzzi e Fabio Nobile e il portavoce romano della Fds, Fabio Alberti.

“Il Tribunale Amministrativo ha annullato l’ordinanza condannando il Comune di Roma e la Presidenza del Consiglio dei ministri al pagamento delle spese di giudizio. E’ una sentenza molto importante – dichiarano in una nota congiunta Peduzzi, Nobile e Alberti – perché stabilisce l’impossibilità per Alemanno e la sua Giunta di porre in essere in futuro atti di analogo contenuto”.

“Grande soddisfazione per la Federazione della Sinistra, perché con questa pronuncia è stato bloccato il tentativo subdolo della giunta capitolina di reprimere il conflitto sociale. In un momento come questo – concludono – in cui i provvedimenti antipopolari sono all’ordine del giorno, è stato ripristinato un diritto fondamentale: quello di manifestare. Da oggi, le strade e le piazze di Roma tornano libere”.

FOIBE: BARBERA (PRC-FDS), QUERELA PER IL GIORNALISTA RAI UNO ALDO FORBICE

“Ho dato mandato ai miei legali di predisporre una querela nei confronti del giornalista di Rai Uno, Aldo Forbice, per le sue gravi affermazioni nei miei confronti rilasciate nel corso della trasmissione “Zapping” di venerdì scorso, in riferimento ad un mio comunicato stampa sulle foibe che aveva l’unica colpa di ricordare le vittime slave infoibate dal regime fascista. Le affermazioni di Forbice, durante l’intervista di Isabella Rauti, sono gravemente lesive della mia dignità e onorabilità in quanto, distorcendo i contenuti di un mio comunicato stampa, erano finalizzate ad attribuirmi, ingiustamente, una posizione ‘negazionista’ nei confronti della vicenda storica delle ‘foibe’. Affermazioni, queste, che sono peraltro in netto contrasto con quanto dichiarato nel mio comunicato in cui si rammentavano, invece, proprio quelle responsabilità che molti, in questi giorni, a causa di pregiudizi ideologici e politici, fanno finta di dimenticare, distorcendo la Storia e gettando discredito sui quei valori di libertà, democrazia e giustizia sociale che animarono la Resistenza e la lotta di Liberazione dal nazi-fascismo in Italia e in Europa. E’ grave che un giornalista della Rai, in una trasmissione pubblica, si permetta di fare certe affermazioni così poco accorte, senza approfondimenti e diritto di replica”.

E’ quanto dichiara Giovanni Barbera, membro del comitato politico romano del Prc-Federazione della Sinistra e presidente del Consiglio del Municipio Roma XVII.

Dichiarazione di Ferrero sull’arresto di Goracci, ex sindaco di Gubbio

da www.dazebaonews.it

di Franco Frediani*

Desta sorpresa l’arresto di Orfeo Goracci, ex sindaco di Gubbio e attuale vicepresidente del Consiglio regionale dell’Umbria. L’accusa, per Goracci ed altri esponenti dell’allora Giunta eugubina, è quella di “associazione a delinquere”. Nello specifico si parla di reati di abuso d’ufficio, concussione, falso in atti pubblici e soppressione di atti pubblici. Insieme a Goracci sono coinvolte altre nove persone, tra le quali otto politici del PRC ed uno dell’IDV.  La notizia non è passata indolore neppure per il Partito della Rifondazione Comunista. Lo stesso segretario nazionale, Paolo Ferrero, intervistato da Il Fatto, ha dichiarato di avere “Piena fiducia nell’azione della magistratura, auspicando che si arrivi rapidamente al processo in modo da fare piena luce sulla vicenda. Per quanto riguarda i rapporti tra Rifondazione comunista e gli indagati, il partito della Rifondazione Comunista ha immediatamente sospeso chi ha ricevuto avvisi di garanzia già nel mese di novembre e abbiamo chiesto pubblicamente a Goracci di dimettersi dalla sua carica di vicepresidente del Consiglio regionale dell’Umbria in quanto chi è indagato non deve, a nostro parere, ricoprire incarichi istituzionali”. Paolo Ferrero sottolinea l’attenzione rivolta già da tempo sulla questione sollevatasi a Gubbio, rilanciando la ferma posizione del PRC in merito: “Lui non si è voluto dimettere e c’è stata una polemica pubblica molto dura a riguardo tra il nostro partito e Goracci. Ora la giustizia faccia il suo corso, ribadiamo la nostra totale fiducia nell’autorità giudiziaria”, conclude lo stesso segretario nazionale di Rifondazione.

*Direzione PRC Livorno