IPOTESI DI ACCORDO TENARIS DALMINE: LE LUCI E LE OMBRE

DICHIARAZIONE CONGIUNTA DI EZIO LOCATELLI  (SEGRETARIO PROVINCIALE BERGAMO E DIREZIONE NAZIONALE PRC) E ALESSANDRO FAVILLI (SEGRETARIO PROVINCIALE PIOMBINO E RESPONSABILE NAZIONALE POLITICHE INDUSTRIALI PRC)

“L’ipotesi di accordo intervenuto ieri tra la Tenaris Dalmine spa e le rappresentanze sindacali se da una parte consegue il risultato di attutire le ricadute sul piano occupazionale  rispetto alle previsioni iniziali (gli esuberi passano da 1024 a 741 in tutta Italia e solo sulla base della volontarietà o accompagnamento alla pensione) è e rimane una ipotesi che l’azienda, per parte sua, intende   continuare a rivolgere contro l’occupazione e il lavoro dipendente.
 
Vero che il piano di ristrutturazione della Tenaris non prevede per il momento nessuna chiusura aziendale, vero che diminuisce di un poco la conta degli esuberi, vero che l’accordo prevede esodi volontari e ampio ricorso agli ammortizzatori sociali. Sono certamente alcuni risultati da valorizzare stante una vertenza complessa e difficile. Ma tutto ciò non può nascondere il fatto decisivo – che rimane in tutta la sua portata – di un pesante ridimensionamento dell’organico.
 
L’azienda fonda il suo piano di “ristrutturazione” e di “efficientizzazione” su una strategia rivolta all’abbattimento del costo del lavoro, attraverso il risparmio di forza lavoro o anche attraverso il ricorso alle delocalizzazioni. Manca un piano industriale degno di questo nome.  Il risultato finale è un impoverimento drastico del tessuto occupazionale e, contrariamente a quanto sostenuto,  un indebolimento delle stesse prospettive produttive aziendali.
 
Non è facile fare fronte alla libertà di manovra e al ricatto di una grande azienda multinazionale anche in considerazione di una assenza di supporto e di politica attiva da parte del governo italiano.
Alle lavoratrici e ai lavoratori va dato tutto l’appoggio per continuare una battaglia e una mobilitazione che impedisca il progressivo smantellamento produttivo ed occupazionale  di una delle più importanti aziende italiane”.

 
Bergamo/Piombino 30.12.2009

Federazione Sinistra Livorno PRC-PDCI: Replica alle dichiarazioni di La Russa

Le parole enunciate dal Ministro della Difesa Ignazio La Russa durante la sua ultima visita a Livorno, sono di una gravità senza precedenti, a maggior ragione per un ministro della Repubblica Italiana.
Sappiamo bene qual è la provenienza culturale e politica del Ministro, noto ex-picchiatore fascista, perciò non ne siamo più di tanto sorpresi. Ma non per questo possiamo rimanere indifferenti di fronte a dichiarazioni indegne e lesive di principi della carta costituzionale nata dalla Resistenza.
La natura antifascista della nostra città e il contributo fondamentale che Livorno ha dato alla lotta contro il fascismo (F.lli Gigli, Barontini, Marruci etc etc) ci fa logicamente pensare che tali dichiarazione non sono altro che una infame provocazione, uno schiaffo alla comunità livornese.
Citare la FLOTTIGLIA X MAS come un modello ed esaltare il suo operato rappresenta un oltraggio a tutti quei resistenti che consacrarono la loro vita alla lotta contro il Nazifascismo per restituire l’Italia alla democrazia e alla libertà. Le torture indicibili e gli eccidi di cui si macchiarono i componenti della X MAS, la Guardia Nazionale Repubblicana di Salò e le SS non possono essere dimenticate. Come non possiamo permettere che il revisionismo continui a stravolgere sempre più la verità storica, riabilitando assassini e massacratori. Lanciamo, quindi, un appello a tutte le forze politiche, sociali, alle associazioni antifasciste e a tutti quei cittadini che intendono ripudiare ogni forma vecchia e nuova di fascismo e che vogliano operare per il rispetto e l’attuazione della Costituzione repubblicana, affinché si possano unire le energie per promuovere iniziative comuni che sappiano rispondere con fermezza a parole che in un qualsiasi altro paese democratico non potrebbero avere altra conseguenza che le immediate dimissioni del Ministro La Russa.
 
Livorno, 27 dicembre 2009

Giovani Comuniste/i – Documento Conferenza n° 1 con sottoscrizioni – Una generazione di sogni, conflitti e rivoluzioni

«Potranno tagliare tutti i fiori, ma non fermeranno mai la primavera» (Pablo Neruda)

«Se si sogna da soli è solo un sogno, se si sogna insieme è la realtà che comincia» (Ernesto Guevara)

 

 

•1.      Una generazione in crisi e nella crisi del capitalismo

 

La crisi economica mondiale è il tratto determinante di questa fase. È una crisi «di sistema», che dimostra come il capitalismo sia strutturalmente incapace di diffondere eguaglianza e benessere e come, ciclicamente, esso produca stagnazioni e recessioni che mettono in discussione la sua stessa sopravvivenza. Alla radice di questa crisi ci sono trent’anni di compressione salariale, di crescita scriteriata dei profitti, di lotta di classe contro i lavoratori. Anche l’esplosione della bolla speculativa dei mutui subprime negli Stati Uniti d’America – da più parti propagandata come l’espressione di una semplice crisi finanziaria – ha al fondo una pratica di indebitamento di massa che è il prodotto del clamoroso impoverimento della società nord-americana.

E cosa succede quando il capitalismo va in crisi e, con esso, la globalizzazione del mercato, su cui tanto avevano scommesso i poteri forti di questo pianeta? Cosa accade quando le certezze di presente e futuro scompaiono, per diverse generazioni? Si rischia di precipitare nella barbarie: i ricchi sono sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri; i migranti sono bersaglio del più aspro sfruttamento e delle derive razziste di una guerra tra poveri che appare inarrestabile; per i giovani si aggiunge alla già sperimentata precarietà la disoccupazione cronica che, già presente in alcune aree del Sud, si sta estendendo a tutto il territorio nazionale.

L’intreccio tra la crisi economica, che incide sulle vite a livello materiale, e la crisi della democrazia è fortissimo. Nessuna strategia potrà vincere se non terrà presente quest’intreccio e se non porrà sullo stesso piano l’urgenza democratica con quella materiale.

Il compito delle/dei Giovani Comuniste/i è allora intercettare il dissenso diffuso verso il sistema e trasformarlo in una grande battaglia per il lavoro, la giustizia sociale e i diritti.

  Leggi tutto “Giovani Comuniste/i – Documento Conferenza n° 1 con sottoscrizioni – Una generazione di sogni, conflitti e rivoluzioni”

Bilancio Comunale – Dichiarazione di voto e intervento della capogruppo PRC-PdCI Tiziana Bartimmo

Dichiarazione di voto

Ieri nel mio intervento avevo detto il sistema istituzionale è posto di fronte a una prima emergenza, quella sociale, nella quale emergono a nostro avviso due priorità: il lavoro e la casa.
Questo bilancio, pur essendo in una situazione di crisi economica e di contrazione delle entrate, non tiene conto della crisi e delle sue ricadute sociali, delle emergenze che la crisi ha aperto in città.
Un bilancio si dovrebbe far carico di queste situazioni e dovrebbe individuare progetti e risorse utili a promuovere sviluppo, dovrebbe farsi carico di attivare misure concrete in termini di sviluppo economico e di tenuta sociale sul territorio, questo si ottiene attraverso una oculata scelta di priorità di interventi.
A favore dei lavoratori, con le misure che proponevo ieri, ma anche con interventi di supporto a piccole e medie imprese che dovranno essere indirizzati a sostenere gli investimenti in innovazione, sia a sostegno del credito. Purtroppo da questo bilancio non emerge un segnale di discontinuità con le politiche passate, nessun indirizzo verso qualcosa di nuovo, nessuna risposta alle domande che la crisi ci pone.
A Livorno la crisi colpisce di più rispetto ad altre zone della toscana, secondo il rapporto Irpet sullo stato dell’economia della nostra regione i dati che emergono sono inquietanti. Il fatturato delle imprese livornesi, su base annua è calato del 30%, la produzione industriale del 27% mentre anche l’export segna un meno 25,7 % (niente male per una città che ha anche un sistema portuale). Si tratta di dati da severa recessione economica In questa situazione purtroppo chi perde il reddito e il lavoro rischia anche di perdere la casa, e entro la fine del 2010 saranno circa un migliaio le famiglie con sfratto. Ieri dicevo che a Livorno ci sono troppe case senza famiglia e troppe famiglie senza casa e che giudicavamo la politica nei confronti dell’emergenza abitativa insufficiente rispetto ai bisogni: Non ho sentito, al di là dei soliti discorsi nulla di nuovo nella replica dell’assessore.
Nessuna proposta che riguardi il caro affitti, nessun provvedimento nel modificare le norme per gli sfratti di morosità incolpevole. Nessun piano straordinario di reperimento di strutture vuote da utilizzare per le famiglie che perdono la casa.
Per noi è fondamentale che si trovino le risorse per dare risposte a questi problemi.
Leggi tutto “Bilancio Comunale – Dichiarazione di voto e intervento della capogruppo PRC-PdCI Tiziana Bartimmo”

Comunicato della Federazione della Sinistra di Livorno sulla possibile vendita di Telegate Italia

Livorno, 18 dicembre 2009

Apprendiamo che SEAT Pagine Gialle recentemente ha deciso di mettere in vendita la Telegate Italia Srl, con la formula dell’asta su 3 papabili compratori. Apprendiamo anche che SEAT potrebbe valutare le offerte non sufficienti e quindi decidere di restare socio di maggioranza.
Ancora una volta si pone la necessità di chiedere garanzie sulla consistenza del gruppo che potrebbe acquistare e sul suo piano aziendale.  Condividiamo in pieno la nota dei Sindacati apparso sui giornali.

In questa vicenda apparsa in modo inatteso riteniamo che si debba cercare di impedire che si assista ad uno scorporamento della vendita di Telegate dal servizio 12.40. Questo servizio è nato grazie alle capacità dei lavoratori dello stabilimento di Guasticce ed ha perseguito un alto livello di prestazione. Il rischio è che qualora venisse scorporato il servizio, i lavoratori di Guasticce, conosciuti dagli italiani come quelli del “12.40”, si troverebbero con un pugno di mosche in mano dopo aver lanciato con successo tale servizio leader del settore.
Segnali non buoni erano giunti da SEAT recentemente, interrompendo la pubblicità, e chiedendo ai lavoratori un servizio da loro chiamato di qualità, ma che di qualità aveva ben poco, ma puntava essenzialmente alla quantità a fare cassa! Spremere il limone finché c’è succo.
Intanto, guarda caso, da 1 anno circa è terminato il periodo di start-up che prevedeva agevolazioni per lo stabilimento al fine che scegliesse questo territorio, da parte degli enti locali.

Anche questa vicenda testimonia la necessita di dotarci di misure atte a garantire la stabilità delle aziende sul territorio e impedire facili delocalizzazioni. Dobbiamo fare in modo che i nostri territori abbiano benefici e non siano sfruttati al fine di fare guadagnare in modo veloce qualche imprenditore senza scrupoli. In questa direzione un contributo importante può senz’altro venire dall’approvazione della proposta di Legge presentata alcune settimane fa in Consiglio Regionale dai gruppi della Federazione della Sinistra, che prevede, tra le altre cose, la restituzione dei finanziamenti pubblici eventualmente percepiti da parte di quelle imprese che decidano di abbandonare la Toscana.

Michele Mazzola
Segretario PdCI – Federazione della Sinistra di Livorno
 
Alessandro Trotta
Segretario PRC – Federazione della Sinistra di Livorno