30 ottobre – Presentazione pubblica della Proposta di Legge regionale n.381/2009 presso la sede della CGIL di Livorno

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  

    

   

   

      

   

  

 

    

     

 

  All’attenzione del Presidente del Consiglio Regionale della Toscana 

Proposta di Legge n. 381/2009 

 

 

Misure in materia di salvaguardia occupazionale, delocalizzazione, sostegno al reddito, incentivi alle imprese, sviluppo del Pauto imprenditorialità cooperativa
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Intervento nel dibattito apertosi intorno al c.d. “testamento biologico”

Giorni fa è stata bocciata la legge sull’omofobia; l’Alto Commissariato per i rifugiati dell’ ONU dice all’Italia stop ai respingimenti dei migranti; la Legge 40 sulla procreazione assistita fa migrare le coppie italiane verso altri paesi; si è aperta un indagine sulla pillola abortiva:

in questa Italia, oltre i diritti sociali, siano palesemente sotto attacco anche i diritti civili, e con una violenza tipica dei regimi antidemocratici.

Nello stesso quadro pericolosamente rivolto con la testa all’indietro sta il dibattito che si è scatenato nel paese ed in città sull’istituzione del registro delle dichiarazioni di volontà anticipate sui trattamenti sanitari di fine vita.

Diventa quindi importante, a partire dalle realtà con un forte patrimonio laico e progressista come quelle toscane (l’hanno già fatto Pisa, Calenzano, Firenze, e vi si apprestano Carrara e Pistoia), dare un chiaro segnale di civiltà e di libertà.

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Gruppo consiliare PRC-PDCI: Intervento sul nuovo ospedale

Sulla problematica del nuovo ospedale la questione di metodo, trattandosi di una grande opera che investe un nuovo progetto di città, diventa sicuramente una questione non formale.
E per aprire alla partecipazione dei cittadini non bastano certo gli sms, malgrado la buona volontà di qualche mezzo d’informazione locale.
Ci aspetteremmo che il Comune consentisse di aprire una seria fase di discussione, il più coinvolgente possibile a partire dalle istituzioni (dove i cittadini hanno eletto i loro rappresentanti, fra cui le circoscrizioni). Punto di partenza indispensabile è non discutere su dichiarazioni stampa ma avere gli atti e le proposte nero su bianco.
L’oggetto della discussione dovrebbe essere quale assetto dei servizi sanitari si ha nella testa per garantire il diritto alla salute dei cittadini, per sopperire ai bisogni della città, eliminare le liste di attesa, innalzare la qualità (talvolta deprecabile) dei servizi.
Purtroppo il Sindaco, fin dall’inizio, ha già dato tutto per definito, aree, date di scadenza, ecc.
Eppure nonostante tutta questa sicumera i tempi di consegna della documentazione si sono dilatati, evidentemente la scelta è così debole da temere ogni forma di confronto a partire dai fatti.

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Comunicato stampa sulla decisione dell’ATO in merito alle bollette dell’acqua

Quanto sta accadendo con gli aumenti tariffari dell’acqua è frutto di una concezione privatistica che oramai ha interessato anche la gestione di un bene primario come è l’acqua che non può essere considerato come una merce.
Oltre a quanto denunciato, ne dà testimonianza tutta una serie di problemi che danno il senso di una distanza dalle necessità e dai bisogni dei cittadini. Abbiamo infatti assistito a ripetuti disservizi nei confronti degli utenti; alla chiusura di un numero imprecisato di contatori giustificata da presunti utenti morosi che spesso non si sono rivelati neanche tali. Abbiamo assistito ad una totale chiusura difronte alle richieste dei servizi sociali di evitare la chiusura dei contatori alle famiglie più indigenti. Ci domandiamo e ASA si rende conto che l’acqua non è un bene come un altro ma un bene primario per la vita di tutti. Avere l’acqua in casa è un diritto inalienabile per qualsiasi persona sulla terra non un lusso per pochi.
Tutto questo è successo essenzialmente per un atteggiamento compiacente da parte dei Comuni che oggi è arrivato ad approvare la prassi di aumentare le bollette per spalmare su tutti i cittadini le morosità: un aumento che i quotidiani stimano intorno al 4%. E’ una cosa assolutamente inaccettabile. In un momento di crisi come quello attuale in cui tutti gli enti sono impegnati a mettere in campo risorse a sostegno delle famiglie, gli stessi enti approvano l’aumento delle bollette dell’acqua?
Sarebbe necessario che l’ATO rendesse chiari i criteri con cui vengono determinate le tariffe e, soprattutto, in quale modo riesce a contemperare la copertura dei costi, con la garanzia del diritto per tutti all’accesso all’acqua e con un piano tariffario che premi i bassi redditi e i consumi parsimoniosi di una risorsa preziosa come è l’acqua.
Perchè non si è imposto ad ASA di presentare il “Piano di ricerca e riduzione delle perdite” necessario per evitare di dover incorrere nelle sanzioni prima di occuparsi di aumentare le bollette. Non è il caso che gli errori causati da una gestione inefficiente non siamo più fatti ricadere indiscriminatamente sui cittadini?
Prendiamo atto che l’unico comune ad aver avuto il coraggio di opporsi a questa logica promossa da ASA è stato il Comune di Collesalvetti. Speriamo che sia il capofila di un nuova politica delle risorse idriche da parte di tutte le amministrazioni della provincia.

Michele Mazzola
Federazione PdCI Livorno
 
Alessandro Trotta
Federazione PRC Livorno
 
Alessandro Favilli
Federazione PRC Val di Cornia

Comunicato stampa solidarietà studenti in lotta di GC e FGCI

La Federazione Giovanile dei Comunisti Italiani e i Giovani Comunisti solidarizzano e saranno al fianco degli studenti livornesi che lunedì 26 ottobre scenderanno in piazza per manifestare contro la “controriforma” al sistema dell’istruzione voluta dal Governo Berlusconi.
La crisi economica provocata dalle politiche neoliberiste che governi e padroni di tutto il mondo hanno portato avanti in questi anni prosegue ed i suoi effetti si fanno sempre più evidenti. Di fronte a tutto questo il governo delle destre taglia i fondi alla scuola pubblica e statale, oltreché a tutti i servizi pubblici essenziali. I licenziamenti hanno raggiunto livelli vergognosi, i lavoratori continuano ad essere coloro ai quali si vuole far pagare questa crisi.
Le lotte dello scorso anno hanno dimostrato la reale forza e la decisa volontà degli studenti; le loro rivendicazioni per un’istruzione pubblica, statale, gratuita, universale, democratica e di qualità, sono anche le nostre.
Oggi sono in campo anche i lavoratori, solo portando avanti la lotta in modo unitario, con l’unità  tra gli studenti ed i lavoratori è possibile vincere. Le esperienze italiane ed europee di questi mesi lo stanno dimostrando.
 
Basta con il caro-libri, con i tagli indiscriminati all’istruzione e all’edilizia scolastica. La scuola-azienda che questo modello di sviluppo e questo governo propone porteranno solo al peggioramento della scuola. L’obiettivo è quello di creare una scuola di classe, di serie A per i figli dei ricchi e di serie B per quelli dei poveri. Ci batteremo, insieme a tutti coloro che vorranno, affinché questo non avvenga. Lotteremo per questo anche contro i tagli al personale, 150.000 lavoratori della scuola (tra docenti e personale amministrativo) in tre anni saranno licenziati. Nella sola provincia di Livorno, solo in quest’anno, perderemo oltre 200 posti di lavoro nella scuola.
 
Livorno, 22 ottobre 2009
 
Niccolò Gherarducci – Coordinatore provinciale Giovani Comunisti
Giacomo Serini – Coordinatore provinciale Federazione Giovanile Comunisti Italiani