Sinistra Unita per il Lavoro aderisce al corteo di Sabato 15 novembre

Corteo Cittadino 15/11Sinistra Unita per il Lavoro aderisce al corteo cittadino indetto per sabato 15 novembre alle ore 16 dal Coordinamento Lavoratori e Lavoratrici Livornesi in Lotta.

Siamo convinti che la crisi occupazionale del nostro territorio non riguardi solo le lavoratrici ed i lavoratori direttamente coinvolti. La perdita di posti di lavoro corrisponde ad un impoverimento, non solo economico, di tutta la città: ed è tutta la cittadinanza che deve reagire, chiedendo soluzioni durature e non palliativi di corto respiro, unendo in una vertenza cittadina le diverse situazioni di crisi. Tutte e tutti – studenti, pensionati, commercianti, disoccupati, lavoratori del pubblico e del privato, persone in cerca del primo impiego, precari, lavoratori atipici, partite IVA e liberi professionisti… Tutti dobbiamo contribuire a dare forza e voce a questo movimento!

Sosteniamo le lotte dei lavoratori, non rassegniamoci alla crisi, uniamo le vertenze!

Sinistra Unita per il Lavoro – Livorno

ELEZIONI PROVINCIALI – DISCONTINUITÀ, ALTERNATIVA, SENSO DEMOCRATICO

Sinistra Unita per il LavoroComunicato congiunto del Direttivo e Gruppo consiliare di Buongiorno Livorno e di Sinistra Unita per il Lavoro:

ELEZIONI PROVINCIALI – DISCONTINUITÀ, ALTERNATIVA, SENSO DEMOCRATICO

Un po’ dappertutto, in Toscana, abbiamo assistito alla nascita di esperimenti politici nuovi, talvolta – non di rado – con risultati elettorali soddisfacenti. Negli ultimi anni molti movimenti sono nati nella galassia mutevole del civismo, di un civismo che è sempre meno sinonimo di localismo, di mancanza di visione, ed è invece sempre più orientano alla costruzione di un soggetto politico nuovo: un soggetto politico policentrico, federativo, diffuso. Un civismo che non è né anti né impolitico, ma che della politica vuole anzi recuperare il senso autentico, vero: etimologico. Un civismo con le idee chiare sui valori non negoziabili su cui ricostruire la nostra comunità. Oltre alla messa in bilico di migliaia di posti di lavoro a livello nazionale, l’opera di smantellamento delle Province ha prodotto solo un risultato: quello di eliminare la possibilità per i cittadini di scegliere i propri rappresentanti per la gestione di importanti servizi ed uffici pubblici.

La situazione presenta delle peculiarità che nel nostro territorio vanno valutate attentamente: si assiste infatti a una diminuzione di democraticità e a uno svuotamento di poteri su molti settori, ma non per esempio in campo ambientale, visto che la Provincia continuerà a detenere le competenze e i poteri di rilascio delle più significative autorizzazioni ambientali, come quelle sulla costruzione di impianti industriali e di smaltimento rifiuti, sulle discariche, sugli scarichi e le emissioni, sulle VIA di interesse provinciale e forse anche sulle concessioni che riguardano l’acqua. Le criticità che interessano il nostro territorio sono tali in questo campo che questi aspetti andranno ponderati sempre più attentamente.

Per il rinnovo degli organi politici, è stata introdotta la cosiddetta elezione di secondo livello degli organi della “nuova” Provincia. Ovvero il Presidente ed il Consiglio Provinciale sono scelti dai grandi elettori: i consiglieri dei Comuni che fanno parte del territorio provinciale.

Al tempo stesso, sono state introdotte delle soglie di firme per la presentazione delle candidature estremamente alte. Soprattutto per le candidature alla Presidenza (ne servono 44), cosa che rende praticamente impossibile ai raggruppamenti più piccoli, ma comunque largamente rappresentativi come i nostri, di poter partecipare alla competizione sia per avere una rappresentanza sia per rendere la sfida sulla Presidenza più adeguata alla geografia politica esistente nella Provincia di Livorno.

C’è comunque la possibilità e la volontà da parte nostra di essere della partita,attraverso la presentazione della candidatura di Giuliano Parodi, Sindaco di Suvereto eletto a maggio con la lista civica Assemblea popolare che potrebbe essere la vera novità di queste strane elezioni.

I numeri per la presentazione di questa candidatura però non sono ancora sufficienti.

Per queste ragioni, lanciamo un appello a tutte le forze politiche del territorio provinciale, affinché sostengano questa proposta andando così a garantire almeno la presenza di una vera alternativa di discontinuità rispetto al passato, conferendo a queste elezioni provinciali un minimo senso democratico.

Direttivo e Gruppo consiliare di Buongiorno Livorno
Sinistra Unita per il Lavoro

Risultati delle amministrative e rischi per Livorno

Vladimiro Mannocci, membro della Segreteria di Rifondazione Comunista – Federazione di Livorno, sul risultato delle amministrative livornesi ed i rischi che corre la portualità della nostra città senza interventi concreti:

Vladimiro Mannocci

“Il voto alle amministrative chiude la discussione sui motivi che hanno portato la nostra città nelle difficili condizioni in cui si trova. Livorno ha una nuova maggioranza alla guida dell’Amministrazione Comunale. La sconfitta del PD e la vittoria del M5S, con l’elezione di Filippo Nogarin a Sindaco di Livorno, segnano indubbiamente un quadro di discontinuità che comunque lascia aperte molte incognite. L’esperienza di Sinistra Unita per il Lavoro non finisce con le elezioni, né tantomeno con la perdita del seggio in Consiglio Comunale dovuta a questo nuovo assetto. Nei prossimi giorni vedremo se la coalizione di Sinistra che ha candidato a Sindaco Andrea Raspanti, raggiungendo il 16.5%, è un’esperienza transeunte oppure se sarà confermata nell’azione politica e istituzionale di prospettiva. In questi anni, Rifondazione Comunista, nell’attività del Consiglio Comunale e nelle iniziative politiche che ha svolto sui temi del lavoro e dell’economia, sistematicamente snobbate (ahi loro!) dal P.D. e dall’ex Sindaco Alessandro Cosimi, ha tracciato alcuni indirizzi che hanno fatto parte del programma della coalizione. Uno dei punti più significativi riguarda il porto, la sua particolare criticità al netto della crisi, le sue prospettive di crescita e il ruolo che potrà svolgere nel sistema portuale nazionale, non solo in termini commerciali, ma anche in termini politici. Il Sindaco Nogarin che siederà nel Comitato Portuale, potrà svolgere un ruolo di rilievo non solo per le problematiche contingenti o di medio termine, ma anche affrontando nelle sedi competenti, vedi ANCI, nel rapporto con la Regione e con il Governo, problemi di prospettiva che la passata amministrazione ha sottovalutato.

1) Livorno deve essere protagonista di un’azione che riesca a far prendere coscienza alla portualità italiana, che se non si andrà ad una regolamentazione internazionale che regoli i concentramenti che stanno definendosi nel settore del trasporto marittimo, specie nel settore dei contenitori (vedi P3), non solo è a rischio il ruolo di Livorno, ma nel giro di pochi anni l’intero Mediterraneo potrebbe soccombere al favore dei porti del Nord Europa.
2) L’iter di modifica alla L. 84/’94, i cui contenuti si basano più su un’ottica di riduzione della spesa, che non su una riorganizzazione funzionale del sistema portuale, sta andando nell’indirizzo di ridurre, accorpandole, alcune Autorità Portuali. Il questo ambito sta prendendo corpo l’ipotesi di far rientrare il nostro scalo nella giurisdizione di La Spezia, potendo sparire dalla scena l’Autorità Portuale di Livorno. Ciò comporterebbe un forte ridimensionamento del nostro scalo, in particolare del settore dei contenitori, che è l’attività a maggior valore aggiunto in termini di creazione di ricchezza ed occupazione. Va aggiunto che nei testi fino ad oggi proposti, il ruolo dei Comuni perderebbero il loro peso rispetto all’attuale ordinamento, sia sulla nomina dei Presidenti delle Autorità Portuali, sia sulla loro funzione in seno ai Comitati Portuali. Nella versione governativa, cioè quella hard, i Presidenti delle Autorità Portuali sarebbero una sorta di Amministratore Unico di questi Enti. Livorno su questi temi non ha più voce e idee da mettere in campo a livello nazionale. Noi pensiamo che Livorno debba ritornare ad avere una voce ed un ruolo propositivo in questo quadro.
3) Abbiamo più volte ribadito la necessità di mantenere e sviluppare il carattere commerciale del porto, dando risposte concrete anche alle esigenze delle attività crocieristiche in un’ottica di complementarietà. Il segnale che è passato fra i lavoratori del porto, che è costato caro in termini elettorali al PD, è stato quello opposto: cioè di dare centralità al settore crocieristico a detrimento di quello commerciale, non dando con ciò risposte adeguate ne all’uno ne all’altro settore.
4) Nell’immediato dovrà essere affrontata la crisi dell’ALP, la funzione dell’art.17 (lavoro portuale temporaneo), la sorte dei suoi dipendenti. Abbiamo ancora qualche giorno per sapere se i proprietari di Alp metteranno di nuovo in liquidazione questo azienda, se la “moral suasion” annunciata dall’Autorità Portuale per convincere tutte le imprese autorizzate ai sensi dell’art.16 ad entrare nella compagine sociale, ha prodotto risultati positivi.
5) Il lavoro portuale deve tornare ad essere il fattore su cui si misura non solo le condizioni sociali dei lavoratori del nostro scalo, ma anche i caratteri imprenditoriali che vogliamo sviluppare: nanismo imprenditoriale prevalentemente intermediario o dimensionamento “industriale”? Sta ora a Filippo Nogarin dimostrare di essere il Sindaco di tutti i livornesi. Noi non faremo sconti ma non abbiamo mai avuto nella nostra attività pregiudiziali ideologiche, anche se riteniamo che i teorici del superamento delle categorie della Destra e della Sinistra abbiamo prodotto molti dei guai degenerativi oggi causati in politica.

Indicazioni di voto di Sinistra Unita per il Lavoro per il secondo turno delle amministrative a Livorno

La nostra posizione sul risultato elettorale ed il secondo turno delle elezioni:

Sinistra Unita per il Lavoro

La lista Sinistra Unita per il Lavoro, insieme alle componenti politiche che l’hanno costituita, valuta in modo estremamente positivo il risultato elettorale della coalizione e delle singole liste che rappresenta un importante investimento per l’oggi e per il domani della sinistra della nostra città, e ringraziano le livornesi ed i livornesi che le hanno sostenute.

In una campagna elettorale fortemente polarizzata dal confronto tra PD e Movimento 5 Stelle, essere riusciti a guadagnare un ampio spazio elettorale e a convincere migliaia di persone sulla bontà del nostro progetto, fino a portare il PD al secondo turno e a sfiorare per poche migliaia di voti il ballottaggio, è un grande risultato politico che merita di essere consolidato.

Il nostro impegno primario sarà appunto quello di continuare a lavorare per far crescere quest’esperienza, valorizzando la pluralità delle sensibilità politiche e culturali che si sono espresse in questa campagna elettorale.

A fronte dell’appuntamento dell’8 giugno la nostra lista ritiene indispensabile chiarire la propria posizione.

Già dopo poche ore dallo spoglio entrambi i contendenti, PD e Movimento 5 Stelle, hanno espresso la propria autosufficienza, appellandosi direttamente agli elettori ed evitando di fare i conti con il fatto che i numeri usciti al primo turno dichiarano una debolezza delle proposte politiche in campo che il ballottaggio, per quanto decisivo, non potrà cancellare.

Questo dato, insieme alle nostre profonde differenze rispetto a PD e Movimento 5 Stelle ci lascia davanti una sola scelta: quella di non dare nessuna indicazione di voto, pur tenendo conto del bisogno che avrebbe la città di Livorno di un forte cambiamento di proposta e classe dirigente.

Che la città non sia in grado di sopportare la linea di continuità con le politiche fallimentari portate fin qui avanti dal PD e perfettamente incarnate nella figura del candidato Sindaco, è un fatto. Ma non riusciamo ad intravedere nel Movimento 5 Stelle la soluzione ai gravi problemi della città.

Livorno, amministrative 2014: Presentata la lista “Sinistra Unita per il Lavoro”

da “Il Tirreno”:

LIVORNO. È stata varata la lista comunista che insieme ad altre due liste di sinistra (Buongiorno Livorno e Altra Livorno) si presenterà alle elezioni con programma e candidato unico. Si chiama “Sinistra unita per il Lavoro” , formata da Rifondazione Comunista, Comunisti Italiani e l’associazione per il Partito del Lavoro.

Hanno partecipato alla presentazione del logo anche Marco Guercio e Umberto Tedeschi per Bl, Marcello Lenzi per Alba, e i dissidenti di Sel. IlSinistra Unita per il Lavoro segretario di Rifondazione, Lorenzo Cosimi, ha sottolineato l’«importanza di essere riusciti ad aggregare le forze politiche della sinistra livornese, ma anche nuovi movimenti che caratterizzano la loro azione sui problemi del lavoro, che per noi resta il tema centrale». «Un’operazione politica – ha detto – che non si conclude con le prossime elezioni, ma che andrà oltre. I motivi di creare una coalizione di sinistra, alternativa a quella del Pd, è la condizione per realizzare una rinascita della nostra città portata allo stremo da una politica economica di progressiva deindustrializzazione attuata dalle amministrazioni che si sono succedute in questi vent’anni». «La coalizione centrata sul Pd – attacca Cosimi – è la quintessenza del “continuismo” sia in fatto di candidature, sia sul piano programmatico». Sono intervenuti Stefano Cosmai (Comunisti italiani), Federica Demi (Bl), Valerio Melotti (Partito del Lavoro) e l’avvocato Gisella Seghettini, ex difensore civico del Comune, iscritta a Bl e già candidata per Rivoluzione civile. Di lei, come già riportato, si è parlato per giorni come possibile candidato a sindaco di Bl, quindi della coalizione. Di nomi ne sono spuntati anche altri, dalla dirigente Antonella Querci al prof Lamberto Giannini. Ma a decidere sarà l’assemblea di Bl sulla base dei nomi che saranno proposti dal direttivo che si è riunito ieri sera.